Scoppia il caso a Campobasso: il video della pista di pattinaggio con “Faccetta nera” fa discutere

Scoppia il caso a Campobasso: il video della pista di pattinaggio con “Faccetta nera” fa discutere

Scoppia il caso a Campobasso: il video della pista di pattinaggio con “Faccetta nera” fa discutere

Matteo Rigamonti

Dicembre 16, 2025

Campobasso, 16 dicembre 2025 – Domenica pomeriggio, sulla pista di pattinaggio in Piazza Vittorio Emanuele II, nel cuore di Campobasso, è successo qualcosa che ha lasciato tutti di stucco. Tra i tradizionali canti natalizi, è spuntata la voce e le note di “Faccetta nera”, il celebre brano legato al fascismo. Un’improvvisa anomalia, ripresa in un video diventato subito virale sui social, dove il volto della città si è diviso tra sconcerto e proteste. Il tutto proprio davanti al municipio, là dove si celebra il clima delle feste.

Playlist fuori controllo e scuse immediate

Il gestore della pista ha parlato di un errore involontario. Ha raccontato di aver messo su una playlist generica di “canzoni italiane” da uno streaming popolare. “Non volevo assolutamente far partire quella canzone – ha detto – è partito tutto in automatico, non me ne sono accorto subito”. Le scuse sono arrivate pubblicamente, anche dopo l’intervento dell’Amministrazione comunale, che ha bollato l’episodio come “inaccettabile”. Il gestore ha promesso più attenzione in futuro: “D’ora in poi controlleremo ogni brano prima di farlo partire”.

La denuncia politica che scuote la città

A prendere posizione è stato il Circolo di Sinistra Italiana di Campobasso, con il segretario Matteo Fallica in prima fila. “Qui non si tratta di un incidente senza importanza o di uno scherzo – ha detto in una nota domenica sera – è un fatto grave, gravissimo. Prendiamo atto che, dopo la nostra segnalazione, qualcuno si sia mosso subito e che il gestore abbia chiesto scusa. Ma lo diciamo chiaro: la sensibilità democratica non è un optional”. Fallica ha ricordato i valori antifascisti sanciti dalla Costituzione italiana, che non ammettono passi falsi, nemmeno involontari.

Social in fermento e memoria che non si cancella

Il video ha fatto il giro del web, con centinaia di commenti. Molti hanno espresso indignazione per quello che è successo, sottolineando quanto sia importante scegliere con cura la musica nei luoghi pubblici. “Non è folklore, non è intrattenimento – ha ribadito Fallica – Il fascismo è una ferita aperta nella storia del nostro Paese. Ogni sua rievocazione, anche in musica, è un’offesa alla Costituzione e alla memoria”. Tra i presenti, c’è chi ha riconosciuto subito il brano e si è sentito a disagio. “Non mi aspettavo di sentire quella canzone proprio qui, davanti al Comune”, ha raccontato una signora.

Comune in allerta, promesse di controlli più severi

L’Amministrazione comunale ha chiesto spiegazioni rapide al gestore. Con una nota breve ma netta, il Comune ha definito “fuori luogo” l’episodio e ha chiesto che le playlist usate negli eventi pubblici vengano controllate con più rigore. Il gestore ha risposto garantendo un occhio più attento: “D’ora in poi vigileremo personalmente sulla musica che scegliamo”. Intanto, il Circolo di Sinistra Italiana ha avvertito che non abbasserà la guardia: “Saremo sentinelle della democrazia. Non tollereremo né banalizzeremo mai questi episodi”, ha scritto Fallica.

Una vicenda che riapre il dibattito sulla memoria

L’episodio di Campobasso riporta d’attualità il tema della memoria storica e della responsabilità in spazi pubblici. In città si discute tra chi parla di semplice errore tecnico e chi invece vede nella diffusione di certi brani un rischio serio, da non sottovalutare. Solo le prossime settimane diranno se l’allerta si tradurrà in nuove regole o in una maggiore attenzione nell’organizzazione degli eventi. Nel frattempo, la pista resta aperta, ma la musica viene scelta con molta più prudenza.