Ue approva il piano Casa: nuovi aiuti per migliorare gli alloggi

Ue approva il piano Casa: nuovi aiuti per migliorare gli alloggi

Ue approva il piano Casa: nuovi aiuti per migliorare gli alloggi

Matteo Rigamonti

Dicembre 16, 2025

Bruxelles, 16 dicembre 2025 – Sono oltre 40 milioni gli europei che faticano a riscaldare le proprie case e più di un milione vive senza un tetto. Numeri che hanno spinto la Commissione europea a presentare oggi il suo primo piano per alloggi accessibili. L’annuncio è arrivato in plenaria, a Strasburgo, dal commissario Ue per l’Energia e la Casa, Dan Jorgensen, poche ore dopo il via libera al nuovo programma. “Abbiamo semplificato gli aiuti di Stato e ora faremo di più, con nuovi fondi, anche grazie al sostegno della Bei”, ha detto rivolto ai parlamentari.

Emergenza abitativa e povertà energetica: numeri che allarmano

Le ultime stime della Commissione parlano chiaro: milioni di famiglie in Europa non riescono a coprire i costi minimi per riscaldare le proprie case durante l’inverno. La povertà energetica colpisce soprattutto i Paesi dell’Est e del Sud, ma non risparmia nemmeno le metropoli dell’Ovest. “Questo Natale, purtroppo, non tutti potranno permettersi il calore di una casa”, ha ammesso Jorgensen, sottolineando che la situazione è peggiorata rispetto agli anni passati.

Il problema si lega strettamente all’emergenza abitativa: oltre un milione di persone vive per strada o in alloggi di fortuna. Le cause sono molteplici: l’aumento degli affitti, la scarsità di case popolari e le difficoltà economiche, che colpiscono soprattutto giovani e lavoratori con contratti precari.

Il piano europeo per case a prezzi accessibili

Il nuovo piano Casa europeo vuole intervenire su più fronti. Tra le misure principali c’è l’allentamento delle regole sugli aiuti di Stato, per facilitare gli investimenti pubblici e privati nell’edilizia sociale. “Vogliamo rendere più facile per gli Stati aiutare chi soffre di più la crisi”, ha spiegato Jorgensen. In pratica, i governi potranno mettere più soldi nella costruzione e nella ristrutturazione di case a prezzi calmierati.

Altro punto chiave è l’accesso a nuovi fondi europei, anche con il coinvolgimento della Banca europea per gli investimenti (Bei). L’obiettivo è mobilitare “risorse senza precedenti” per affrontare la crisi abitativa e la povertà energetica. I dettagli sulle cifre arriveranno nelle prossime settimane, ma fonti interne parlano di un pacchetto pluriennale che potrebbe superare i 50 miliardi di euro.

Giovani e lavoratori, i più in difficoltà

Il piano punta soprattutto su due categorie: giovani e lavoratori. Negli ultimi anni sono aumentate le segnalazioni di studenti e giovani famiglie che non riescono a trovare una casa a prezzi accessibili nelle grandi città. “Vogliamo dare una risposta concreta a chi rischia di restare indietro”, ha detto Jorgensen.

Anche i lavoratori con redditi bassi o contratti temporanei sono tra i più a rischio di esclusione abitativa. Secondo uno studio Eurostat di ottobre, quasi il 10% dei lavoratori europei spende oltre il 40% del proprio reddito per l’alloggio. Una situazione che richiede interventi urgenti, sia per aumentare l’offerta che per proteggere i diritti degli inquilini.

Cosa succede adesso: attuazione e controllo

Ora che la Commissione ha dato il via libera, il piano passerà al vaglio dei governi nazionali e del Parlamento europeo. Le prime misure potrebbero partire già nei primi mesi del 2026. È stata annunciata anche la creazione di un osservatorio permanente sull’emergenza abitativa, che avrà il compito di monitorare i risultati degli interventi e raccogliere dati aggiornati sulle condizioni delle famiglie europee.

“Non possiamo lasciare che milioni di cittadini restino senza una casa dignitosa o senza riscaldamento”, ha concluso Jorgensen. Il dibattito è aperto. Tra chi chiede più investimenti pubblici e chi teme distorsioni del mercato immobiliare, l’accesso alla casa resta una delle sfide più importanti per l’Europa nei prossimi anni.