Due italiani in corsa per l’Oscar: la sorpresa della shortlist dei corti animati

Due italiani in corsa per l'Oscar: la sorpresa della shortlist dei corti animati

Due italiani in corsa per l'Oscar: la sorpresa della shortlist dei corti animati

Giada Liguori

Dicembre 17, 2025

Roma, 17 dicembre 2025 – L’annuncio delle shortlist degli Oscar ha acceso emozioni contrastanti nel cinema italiano. Il film Familia di Francesco Costabile non ce l’ha fatta a entrare tra i finalisti per il miglior film internazionale. Ma a risollevare gli animi ci hanno pensato due cortometraggi animati, scelti tra i migliori 15 al mondo: Playing God di Matteo Burani e Éirù di Giovanna Ferrari. Ora puntano alla nomination ufficiale, che sarà svelata il 22 gennaio.

Due corti italiani che fanno il salto mondiale

Playing God, diretto da Matteo Burani e realizzato allo Studio Croma di Bologna, è un racconto breve di sette minuti. La storia segue un artista tormentato, ispirato alle figure di terracotta di Niccolò dell’Arca, che prova a creare una creatura umana perfetta. Ma alla fine si arrende, sconfitto dal proprio fallimento. “Entrare nella top 15 è già un grande risultato”, racconta Burani, raggiunto per telefono nel suo laboratorio bolognese. Il corto è stato scelto su 113 opere provenienti da ogni parte del mondo, un segno chiaro di quanto sia dura la selezione.

Accanto a lui c’è Éirù, firmato da Giovanna Ferrari. Nata a Bologna nel 1979, Ferrari vive dal 2015 in Irlanda, a Kilkenny, dove lavora come head of story e disegnatrice per il noto studio d’animazione Cartoon Saloon. Il suo corto racconta la storia di una bambina dai capelli color fuoco, ambientata nell’Irlanda celtica. “È la prima volta che dirigo e scrivo un corto”, confessa Ferrari. Dietro la produzione c’è Nora Twomey, già candidata all’Oscar per “The Breadwinner” e collega della regista nello stesso studio.

Italia fuori dalla gara per il miglior film internazionale

Nonostante le buone notizie dall’animazione, l’Italia resta fuori dalla corsa per il premio come miglior film internazionale. La nostra candidatura era Familia di Francesco Costabile, che però non ha superato la selezione dell’Academy. Tra i titoli scelti ci sono “Sentimental Value” del norvegese Joachim Trier, considerato uno dei favoriti, e “Un Semplice Incidente” dell’iraniano Jafar Panahi, presentato dalla Francia. In lista anche “L’Agente Segreto” dal Brasile e “No Other Choice” dalla Corea del Sud. La shortlist internazionale è stata stilata partendo da ben 86 Paesi.

Una nota italiana nelle canzoni e nei documentari

Un piccolo spiraglio per l’Italia arriva dalla categoria delle canzoni originali. Tra le 15 selezionate c’è “Sweet Dreams of Joy”, tratta dal documentario “Viva Verdi” di Yvonne Russo. Il film racconta la vita degli ospiti della Casa di Riposo per Musicisti di Milano, la celebre Casa Verdi, simbolo della musica italiana. Tra le canzoni più forti in questa fase figurano anche “Sinners” e “Wicked: For Good”, mentre il brano spagnolo “Sirât” si fa notare per il buon piazzamento.

Per quanto riguarda i documentari, l’Academy ha scelto 15 titoli su 201 candidati. Tra questi “The Alabama Solution”, “Apocalypse in the Tropics”, “The Perfect Neighbor” e “2000 Meters to Andriivka”. Nessun film italiano è riuscito a entrare in questa selezione.

Tecnica e speranze: cosa resta all’Italia

Nelle categorie tecniche – dal trucco alla fotografia, fino alle musiche – sono stati selezionati titoli come “Frankenstein”, “Hamnet”, “Marty Supreme”, “Una Battaglia Dietro l’Altra” e “Sentimental Value”. L’Academy ha reso noti oggi i nomi dei finalisti in 12 categorie.

Per l’Italia, la vera speranza ora si concentra sui due corti animati. Il 22 gennaio sarà il giorno in cui si conosceranno le candidature ufficiali agli Oscar. Solo allora sapremo se Playing God e Éirù potranno davvero inseguire il sogno della notte delle stelle al Dolby Theater di Los Angeles, il 15 marzo. Intanto, la soddisfazione per essere entrati tra i migliori al mondo è già grande tra gli autori italiani.