Il gas torna a salire: superati i 27 euro!

Il gas torna a salire: superati i 27 euro!

Il gas torna a salire: superati i 27 euro!

Matteo Rigamonti

Dicembre 17, 2025

Milano, 17 dicembre 2025 – Il prezzo del gas naturale chiude la giornata in rialzo, superando quota 27 euro al megawattora sul mercato di Amsterdam, il punto di riferimento per l’Europa. Alle 17.30 i contratti Ttf segnano un +2,2%, arrivando a 27,36 euro al megawattora. Dietro questa crescita ci sono sia i fattori stagionali sia le tensioni geopolitiche che continuano a pesare sulle forniture.

Gas in aumento: il prezzo vola ad Amsterdam

La giornata si è mantenuta stabile fino al primo pomeriggio, poi intorno alle 15 le quotazioni hanno preso slancio, salendo con decisione. Il mercato Ttf di Amsterdam è ormai la bussola del prezzo del gas in Europa: qui si stabiliscono i valori che poi influenzano bollette e costi energetici in tutta l’Unione. Oggi il rialzo del 2,2% riporta il prezzo sopra i 27 euro, un livello che mancava da qualche settimana.

Gli esperti di Refinitiv collegano il movimento anche alle previsioni del tempo: “Le temperature più basse attese nei prossimi giorni potrebbero far aumentare la domanda di gas per il riscaldamento”, spiega un operatore olandese. A pesare sono anche le tensioni in Medio Oriente e il rischio di problemi nelle forniture da alcuni paesi produttori.

Bollette più care, imprese in allarme

L’aumento del prezzo del gas si riflette subito sulle tasche di famiglie e imprese italiane. Secondo l’Arera, l’autorità per l’energia, ogni euro in più al megawattora può far lievitare di milioni la spesa complessiva delle utenze domestiche. “Siamo preoccupati per i prezzi in vista dell’inverno”, ammette un portavoce di Confartigianato Energia. “Molte piccole aziende stanno già rivedendo i loro programmi di produzione”.

Il governo tiene d’occhio la situazione. Fonti del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica confermano che si stanno valutando nuove misure per limitare i costi, anche se per ora non ci sono interventi immediati in vista. “Monitoriamo la situazione giorno per giorno”, dice un funzionario.

Dietro il rialzo: freddo e tensioni internazionali

Dietro il nuovo aumento del prezzo del gas ci sono due fattori chiave. Da un lato il freddo: le previsioni indicano un calo delle temperature in gran parte dell’Europa centrale e orientale, con possibili picchi di consumo tra Natale e Capodanno. Dall’altro, le tensioni internazionali: la situazione nel Mar Rosso e i dubbi sui passaggi attraverso il Canale di Suez riaccendono i timori su possibili ritardi nelle forniture.

“Il mercato resta molto nervoso a ogni segnale di rischio”, spiega un analista di S&P Global Commodity Insights. “Anche piccoli eventi possono far muovere molto i prezzi”. Gli stoccaggi europei, ora sopra l’80% secondo Gas Infrastructure Europe, danno un po’ di respiro, ma non bastano a calmare del tutto la volatilità.

Cosa aspettarsi nelle prossime settimane

Gli operatori prevedono che l’incertezza durerà almeno fino a gennaio. “Molto dipenderà dal tempo e dalla stabilità delle rotte commerciali”, commenta un trader della Borsa Energetica Italiana. Intanto, le famiglie italiane guardano con preoccupazione alle prossime bollette: secondo alcune simulazioni, se il prezzo resta sopra i 27 euro al megawattora per tutto l’inverno, la spesa annua potrebbe aumentare di oltre 200 euro per nucleo familiare.

Il mercato resta in allerta. Mentre ad Amsterdam si chiude una giornata segnata dalla prudenza, in Italia cresce la pressione su governo e autorità perché trovino soluzioni per alleggerire l’impatto dei rincari sulle tasche dei cittadini e sulla competitività delle imprese.