La moneta dell’anno 2025: trionfa quella dedicata a Capitanerie di Porto e Guardia Costiera

La moneta dell'anno 2025: trionfa quella dedicata a Capitanerie di Porto e Guardia Costiera

La moneta dell'anno 2025: trionfa quella dedicata a Capitanerie di Porto e Guardia Costiera

Giada Liguori

Dicembre 17, 2025

Roma, 17 dicembre 2025 – È la moneta dedicata al 160° anniversario delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera a portarsi a casa il titolo di Moneta dell’Anno 2025, come annunciato oggi dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. La premiazione si è svolta stamattina nella storica sede della Zecca di Roma, in via Gino Capponi, dove si sono radunati appassionati, istituzioni e addetti ai lavori per scoprire il risultato di una votazione pubblica durata dal 1° al 14 dicembre. Il pubblico ha scelto tra le emissioni più significative dell’anno.

La moneta che celebra la Guardia Costiera

Disegnata dall’incisore Marta Bonifacio e realizzata in versione fior di conio, la moneta è un tributo a un corpo fondamentale per la sicurezza in mare e la protezione dell’ambiente marino. “Con l’arte numismatica volevamo raccontare il valore di chi ogni giorno sorveglia i nostri mari”, ha spiegato Bonifacio durante la presentazione. Sul dritto si vede un’imbarcazione della Guardia Costiera in azione, con dettagli che richiamano le onde e la costa italiana. Sul retro spicca il logo ufficiale del 160° anniversario, affiancato da decorazioni che richiamano la tradizione marinara.

Una sfida tra identità e innovazione

La corsa alla Moneta dell’Anno ha coinvolto tutte le emissioni numismatiche del 2025, raccontando l’identità, la cultura e le novità del Paese. Secondo i dati dell’Ipzs, sono state oltre 18mila le preferenze espresse online da appassionati e collezionisti. “Vogliamo avvicinare il pubblico al nostro lavoro e far conoscere un patrimonio spesso poco noto”, ha detto il direttore della Zecca, Giovanni Mazzotta.

Al secondo posto si è piazzata la moneta dedicata al Tour mondiale 2023-2025 della Nave Scuola Amerigo Vespucci, firmata da Emanuele Ferretti. È una moneta da 10 euro in nickel brass, con una forma a ciambella che ha attirato molte curiosità. “Abbiamo voluto provare una geometria nuova, che richiama il timone e la ruota della nave”, ha raccontato Ferretti.

Terzo posto per un messaggio forte

Sul gradino più basso del podio c’è la moneta da 5 euro “Contro la violenza, Insieme alle Donne”, disegnata da Claudia Momoni. L’emissione combina colori vivaci e i versi della poetessa Alda Merini con un messaggio civile chiaro, dedicato alla lotta contro ogni forma di violenza sulle donne. “Abbiamo voluto dare voce a chi spesso non ce l’ha”, ha confidato Momoni. Il pubblico ha apprezzato sia l’impatto visivo sia il significato profondo dell’opera.

Tra tradizione e tecnologia

L’iniziativa “Vota la Moneta dell’Anno” nasce per far conoscere il patrimonio numismatico contemporaneo e avvicinare cittadini e collezionisti al lavoro della Zecca dello Stato. Qui, tra macchinari storici e tecnologie moderne, si mescolano tradizione artistica e innovazione tecnica. “Solo così possiamo creare monete che non siano solo denaro, ma anche custodi della memoria collettiva”, ha sottolineato Mazzotta.

Durante la cerimonia, alcuni visitatori hanno potuto vedere da vicino le fasi di lavorazione delle nuove monete. Tra loro anche molti studenti delle scuole romane, invitati a scoprire i segreti di un mestiere antico ma ancora vivo.

Cresce l’interesse per la numismatica italiana

Gli organizzatori parlano di un’edizione 2025 con un’attenzione in crescita rispetto agli anni passati. “Abbiamo ricevuto segnalazioni da tutta Italia e anche dall’estero”, ha detto un portavoce dell’Ipzs. L’obiettivo è che iniziative come questa aiutino a far conoscere meglio la numismatica italiana e a rafforzare il legame tra cittadini e istituzioni.

La moneta vincitrice ora partirà per una serie di eventi celebrativi in diverse città portuali, da Genova a Palermo. Un viaggio simbolico lungo le coste italiane, per ricordare – attraverso un piccolo oggetto di metallo – l’importanza della memoria e dell’identità nazionale.