Leonardo Patroni Griffi: una nuova era come vice presidente dell’Abi

Leonardo Patroni Griffi: una nuova era come vice presidente dell'Abi

Leonardo Patroni Griffi: una nuova era come vice presidente dell'Abi

Giada Liguori

Dicembre 17, 2025

Roma, 17 dicembre 2025 – Leonardo Patroni Griffi, presidente della Banca Popolare di Puglia e Basilicata, è stato nominato oggi vice presidente dell’ABI. La scelta è arrivata nel pomeriggio, durante il consiglio dell’Associazione Bancaria Italiana, guidato da Antonio Patuelli, nella sede romana dell’organizzazione. Un segnale chiaro: il Sud Italia si fa più forte ai vertici dell’associazione di categoria.

La nuova vicepresidenza ABI prende forma

Il nome di Patroni Griffi si aggiunge a quello di altri big del settore bancario italiano. Con lui restano vice presidenti di peso come Gian Maria Gros-Pietro (presidente di Intesa Sanpaolo e vicario), Giampiero Maioli (Crédit Agricole Italia), Nicola Maione (Banca Monte dei Paschi di Siena), Massimo Tononi (Banco BPM) e Camillo Venesio (Banca del Piemonte). Una squadra che copre i principali centri finanziari del Paese, dal Nord al Sud.

L’ABI ha spiegato che la nomina di Patroni Griffi vuole rafforzare il legame tra le varie realtà territoriali del sistema bancario. “È un riconoscimento al ruolo crescente delle banche radicate nei territori”, ha detto una fonte interna subito dopo il voto. Il consiglio, riunitosi dalle 15 nella storica sede di Palazzo Altieri, ha approvato la nomina all’unanimità.

Chi è Leonardo Patroni Griffi

Nato nel 1964 a Bari, Leonardo Patroni Griffi guida dal 2015 la Banca Popolare di Puglia e Basilicata, con sede ad Altamura e filiali sparse tra Puglia, Basilicata e Campania. Laureato in giurisprudenza, ha costruito la sua carriera all’interno dell’istituto di famiglia, passando per ruoli via via più importanti fino a diventare presidente. Negli ultimi anni ha lavorato per rafforzare i conti della banca e allargare la rete di sportelli, puntando su innovazione digitale e supporto alle piccole imprese locali.

“Accolgo questo incarico con grande senso di responsabilità”, ha detto Patroni Griffi in una breve nota serale. “Farò del mio meglio per portare avanti le esigenze delle banche di territorio e favorire un dialogo costruttivo nell’associazione”. Gli altri vice presidenti non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma durante il consiglio hanno espresso soddisfazione per la nomina.

L’ABI e il suo peso nel sistema bancario

L’Associazione Bancaria Italiana rappresenta oltre 500 banche su tutto il territorio nazionale, dalle grandi realtà alle piccole cooperative. Fondata nel 1919, l’ABI coordina e rappresenta il settore di fronte alle istituzioni pubbliche, alla Banca d’Italia e alle autorità europee. In questo periodo, l’associazione è impegnata su più fronti: dalle nuove regole europee per la vigilanza bancaria alle trattative per il rinnovo del contratto dei bancari.

La nomina di Patroni Griffi arriva in un momento complicato per il settore. L’aumento dei tassi deciso dalla BCE, le tensioni sui mercati internazionali e le sfide della digitalizzazione stanno cambiando profondamente il volto delle banche italiane. “Serve una visione comune per affrontare i mesi che verranno”, ha sottolineato il presidente Patuelli durante l’incontro.

Le reazioni dal mondo bancario e istituzionale

La nomina è stata ben accolta anche in Puglia. Il presidente della Regione, Michele Emiliano, l’ha definita “un segnale importante per il Mezzogiorno”. Da Confindustria Bari arrivano parole positive: la presenza di Patroni Griffi ai vertici dell’ABI può portare più attenzione alle esigenze delle imprese del Sud.

Tra gli addetti ai lavori il nome circolava da settimane come possibile nuovo vice presidente. Oggi è arrivata però la conferma ufficiale.

Cosa aspetta Patroni Griffi

Nei prossimi mesi, Patroni Griffi dovrà seguire alcuni dossier caldi per l’ABI: dalla riforma delle banche popolari alla digitalizzazione dei servizi bancari, passando per il sostegno alle PMI e la gestione dei crediti deteriorati. Temi delicati che richiedono equilibrio tra innovazione e radicamento sul territorio.

Per ora, questa nomina apre un nuovo capitolo per l’associazione bancaria italiana. E dà al Sud una voce in più nelle decisioni che contano.