Mediobanca: le medie imprese del Mezzogiorno scommettono su internazionalizzazione e sostenibilità

Mediobanca: le medie imprese del Mezzogiorno scommettono su internazionalizzazione e sostenibilità

Mediobanca: le medie imprese del Mezzogiorno scommettono su internazionalizzazione e sostenibilità

Giada Liguori

Dicembre 17, 2025

Matera, 17 dicembre 2025 – Le medie imprese del Mezzogiorno guardano avanti con fiducia, puntando su internazionalizzazione e transizione ecologica. È quanto emerge dal rapporto “Scenario competitivo, ESG e innovazione strategica nelle medie imprese del Mezzogiorno”, presentato oggi a Matera dall’Area Studi di Mediobanca, dal Centro Studi Tagliacarne e da Unioncamere. Secondo l’analisi, queste aziende – 408 società produttive a controllo familiare italiano, con una forza lavoro tra 50 e 499 dipendenti e un fatturato tra 19 e 415 milioni di euro – mostrano segnali di crescita più forti rispetto al resto d’Italia.

Fatturato in crescita: il Sud sorpassa il resto del Paese

Nel 2024, il fatturato delle medie imprese del Sud è salito dell’1,8%, mentre nel resto d’Italia ha segnato un calo dell’1,7%. È un dato che conferma una tendenza positiva: nell’ultimo decennio la crescita complessiva ha raggiunto il 78,1%. Per il 2025, il 65,4% delle aziende del Sud prevede un altro aumento del giro d’affari, dieci punti in più rispetto al 55,4% delle imprese del Centro-Nord. “La crescita delle medie imprese del Mezzogiorno e la loro voglia di continuare a crescere indicano la felice combinazione tra la posizione geografica e un modello di impresa ben definito”, spiega Gabriele Barbaresco, direttore dell’Area Studi Mediobanca.

Estero e sostenibilità, le due sfide del futuro

Nei prossimi due anni, quasi l’80% delle aziende intervistate vuole espandersi in nuovi mercati internazionali. Un’apertura che spesso si accompagna a investimenti in innovazione e digitalizzazione. Sul fronte della transizione ecologica, tre imprese su quattro nel Sud puntano a ridurre l’uso di fonti fossili e a adottare energie rinnovabili. Nel resto d’Italia questa quota scende al 66,6%. “È una tendenza che va sostenuta, sia dalle istituzioni sia dai mercati finanziari”, sottolinea Barbaresco, indicando nei fondi di private equity un possibile motore di sviluppo.

Competenze e burocrazia: i nodi ancora da sciogliere

Non mancano però i problemi. Il 23,2% delle Mid-Cap meridionali segnala un divario tra le competenze richieste e quelle disponibili sul territorio. Spesso diventa difficile trovare personale qualificato, soprattutto nei settori più innovativi. La burocrazia resta un altro freno: il 41,3% delle aziende teme che rallenti il cammino verso la sostenibilità. A questi ostacoli si aggiungono la concorrenza sui prezzi e il caro-energia, fattori che negli ultimi mesi hanno eroso i margini.

Un modello familiare che tiene e guarda lontano

Le imprese analizzate condividono una caratteristica chiave: sono tutte a controllo familiare italiano. Secondo gli autori dello studio, questo modello ha garantito una certa flessibilità nelle scelte strategiche e un’attenzione particolare al territorio. “Penso soprattutto a quei fondi di private equity che portano una vera proposta imprenditoriale e non solo misure di taglio dei costi”, aggiunge Barbaresco durante la presentazione a Matera.

Il Mezzogiorno che vuole crescere

Dal rapporto emerge un tessuto imprenditoriale dinamico, capace di affrontare le sfide di oggi. Investire in innovazione, aprirsi ai mercati esteri e puntare sulla sostenibilità ambientale sono le basi su cui le medie imprese del Sud vogliono costruire il proprio domani. Ma serve ancora molto lavoro, soprattutto sulla formazione e sulla semplificazione amministrativa, per non sprecare il potenziale che si è visto negli ultimi anni.

Gli analisti avvertono: solo così il Mezzogiorno potrà rafforzare il suo ruolo nell’economia nazionale ed europea. E proprio tra le vie di Matera, questa mattina, l’ottimismo degli imprenditori era chiaro: “Siamo pronti a scommettere ancora sul nostro territorio”, ha detto uno di loro, a fine incontro.