Roma, 17 dicembre 2025 – È ufficiale: il Ministero dell’Università e della Ricerca ha dato il via libera ai finanziamenti del terzo bando del Fondo Italiano per la Scienza (Fis 3), stanziando 27,5 milioni di euro per 20 progetti di enti pubblici di ricerca sotto la sua supervisione. Questa nuova tranche di risorse è pensata per sostenere la ricerca di base più innovativa nel nostro Paese. Solo con questa terza edizione, il Fondo ha superato i 432 milioni di euro investiti in 326 progetti d’eccellenza.
Fondi in arrivo a Cnr, Inaf, Ogs e Anton Dohrn
Il Mur ha comunicato oggi che i 27,5 milioni saranno distribuiti così: 15 progetti al Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), due all’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), due all’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (Ogs) e uno alla Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli. Questa ripartizione riflette la varietà degli ambiti di ricerca sostenuti, che spaziano dalla fisica teorica alle scienze ambientali, dalla biologia marina all’astrofisica.
“Il Fis 3, che quest’anno ha visto un finanziamento straordinario, fa parte di una strategia più ampia”, ha spiegato il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. Ha sottolineato che il sostegno alla ricerca è un pilastro centrale delle politiche del governo.
Un’iniezione di risorse senza precedenti per la ricerca italiana
Il Fondo Italiano per la Scienza nasce per aumentare la competitività dei ricercatori italiani a livello internazionale e attrarre talenti dall’estero. Nel 2025, secondo i dati del Mur, il totale dei finanziamenti arriverà a 460 milioni di euro, a cui si aggiungeranno altri 150 milioni per i Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale (Prin). Questi ultimi, come ha ricordato Bernini, sono ora bandi annuali con una dotazione minima garantita.
“Con la legge di Bilancio assicuriamo continuità e stabilità alle risorse”, ha detto il ministro. “Il nuovo Fondo unico per la ricerca dà certezze: regole chiare, bandi pubblicati entro il 30 aprile e fondi definiti”. Un cambio netto rispetto al passato, quando i finanziamenti arrivavano spesso a singhiozzo e con tempi incerti.
Regole chiare e scadenze precise: le novità del 2025
Tra le novità più importanti di quest’anno c’è proprio la definizione di criteri trasparenti per l’assegnazione dei fondi e la pubblicazione dei bandi entro il 30 aprile. Una scelta pensata per rendere più prevedibile la programmazione della ricerca e facilitare la partecipazione ai grandi progetti internazionali.
Fonti interne al Mur spiegano che questa impostazione dovrebbe favorire soprattutto i giovani ricercatori e le realtà emergenti. “Solo con regole chiare e risorse stabili possiamo trattenere i talenti migliori”, ha confidato un dirigente del ministero. L’obiettivo è fermare la fuga dei cervelli che negli ultimi anni ha indebolito il sistema scientifico italiano.
Il mondo della ricerca accoglie con favore lo stanziamento
Gli enti coinvolti hanno accolto con soddisfazione la notizia. Al Cnr, che riceve la maggior parte dei fondi, si respira un cauto ottimismo. “È un segnale importante”, commenta un ricercatore del Dipartimento di Scienze Chimiche e Tecnologie dei Materiali. “Questi finanziamenti ci permettono di pianificare a lungo termine e rafforzare le collaborazioni internazionali”.
Anche all’Inaf e all’Ogs si sottolinea l’importanza della continuità. “Solo così potremo competere con i grandi centri europei”, spiega un responsabile amministrativo dell’Istituto Nazionale di Astrofisica.
Il futuro della ricerca italiana passa da qui
Il governo punta a rafforzare il ruolo dell’Italia nella ricerca europea e mondiale. Il nuovo Fondo unico per la ricerca vuole essere uno strumento stabile per sostenere l’innovazione scientifica e tecnologica del Paese. “Il bando Fis 3 si inserisce in questa strategia complessiva per potenziare il sistema della ricerca”, ha ribadito Bernini.
Ora resta da vedere come questi investimenti si tradurranno in risultati concreti. Ma tra i corridoi degli enti pubblici di ricerca – da Roma a Trieste, passando per Napoli – si respira una nuova fiducia nelle possibilità offerte da questa stagione di finanziamenti pubblici.
