Bologna, 17 dicembre 2025 – L’Emilia-Romagna si fa largo agli Oscar con “Playing God”, un cortometraggio d’animazione in stop motion firmato dal bolognese Matteo Burani. Il film, prodotto proprio a Bologna e supportato dalla Emilia-Romagna Film Commission, è tra i quindici selezionati per la corsa al premio come Miglior Corto Animato agli Academy Awards 2025. Un traguardo che, come sottolinea la Regione, premia un progetto indipendente e a basso costo, frutto di un lungo percorso artistico e produttivo.
Un progetto bolognese che ha preso il volo in Europa
“Playing God” dura nove minuti e si avvale della tecnica della stop motion. Dietro c’è Studio Croma Animation, fondato da Burani insieme ad Arianna Gheller, che ha curato personalmente tutta l’animazione del corto. La storia è quella di uno scultore ossessionato dalla perfezione, che abbandona le sue creature perché imperfette. Ma nel buio del suo laboratorio, le sculture di argilla prendono vita e si mettono a cercare il loro creatore.
Il progetto è nato sette anni fa e ha coinvolto partner francesi e il sostegno di istituzioni culturali europee. La Regione Emilia-Romagna ha messo sul piatto 20mila euro su un budget totale di poco meno di 56mila. “Un risultato che parte da qui e ci rende davvero orgogliosi”, ha detto l’assessora alla Cultura Gessica Allegni. “Playing God nasce da un lavoro lungo e appassionato di un gruppo di giovani che inseguono un sogno fatto di arte, tecnica ed emozione. Siamo felici di sostenerli”.
Dal debutto a Venezia alla rincorsa agli Oscar
La prima mondiale del corto è stata alla Settimana Internazionale della Critica durante la Mostra del Cinema di Venezia. Da lì, “Playing God” ha girato festival in tutto il mondo, collezionando 180 selezioni ufficiali e ben 92 premi internazionali. Tra i riconoscimenti più importanti, il Grand Prix come miglior cortometraggio d’animazione al Tribeca Film Festival e ad Animayo, due eventi che danno accesso diretto agli Oscar. Il corto ha anche vinto il prestigioso Nastro d’Argento.
La candidatura agli Oscar è un altro passo importante per una produzione che, dicono i promotori, coniuga artigianalità e respiro internazionale. “Il sostegno della Regione è stato fondamentale – spiega Burani – ma senza la passione del nostro piccolo team non saremmo arrivati fin qui”.
Tutti con gli occhi puntati su Los Angeles
Il 22 gennaio saranno annunciati i cinque finalisti nella categoria Best Animated Short Film. Solo allora si saprà se “Playing God” sarà tra i candidati che si giocheranno la statuetta il 15 marzo a Los Angeles. Nel frattempo, in Emilia-Romagna cresce l’attesa e l’orgoglio per un’opera che porta il nome della regione tra i protagonisti dell’animazione mondiale.
“Per noi è già una vittoria essere arrivati a questo punto”, racconta Arianna Gheller, raggiunta al telefono nel laboratorio bolognese dove tutto è nato. “Abbiamo lavorato giorno e notte, spesso con risorse scarse, ma sempre convinti che questa storia meritasse di essere raccontata”.
Un segnale forte per il cinema indipendente italiano
Il caso di “Playing God” mette di nuovo sotto i riflettori il ruolo delle realtà indipendenti nel cinema italiano. La Regione Emilia-Romagna, tramite la sua Film Commission, ribadisce l’impegno a sostenere progetti innovativi e giovani talenti. “Questa candidatura dimostra che anche con pochi soldi si possono ottenere grandi risultati”, sottolinea Allegni.
In attesa del verdetto finale dell’Academy, il cortometraggio continua a girare tra festival e rassegne internazionali. Ma, ammettono gli autori, la soddisfazione più grande resta quella di aver dato vita a una piccola storia capace di parlare a spettatori in tutto il mondo.
