Los Angeles, 17 dicembre 2025 – Michele Singer Reiner, fotografa newyorkese e moglie del regista Rob Reiner, è stata trovata morta insieme al marito nella loro casa di Brentwood, a Los Angeles. La notizia, arrivata ieri sera dalle autorità locali, ha colpito duro il mondo del cinema americano e non solo. Secondo le prime ricostruzioni, i due sarebbero deceduti per cause naturali. Ma la polizia di Los Angeles ha comunque aperto un’indagine per chiarire ogni dettaglio.
Michele Singer: lo sguardo dietro le quinte del cinema
Negli anni Ottanta, Michele Singer lavorava come fotografa a New York. Era il 1988 quando, quasi per caso, si ritrovò sul set di “Harry, ti presento Sally…”, una commedia romantica destinata a diventare un cult. In quei giorni, Rob Reiner dirigeva una scena importante tra Meg Ryan e Billy Crystal. “Ne fui subito colpito”, aveva detto il regista al New York Times nel 1989, ricordando il primo incontro con quella giovane donna che osservava da lontano il lavoro della troupe.
Un incontro che ha cambiato il finale
Qualche mese dopo quel primo incontro, Michele e Rob iniziarono a stare insieme. Il regista, reduce da un difficile divorzio con la sceneggiatrice Penny Marshall, trovò in lei una nuova serenità. Un cambiamento che, come ha raccontato lui stesso anni dopo, ha influenzato anche il suo modo di lavorare. “All’inizio, Harry e Sally non dovevano finire insieme”, ha confessato Reiner al Guardian nel 2018. “Poi ho conosciuto Michele”. Fu quell’amore a ispirare il lieto fine del film, oggi uno dei classici più amati della commedia americana. “Era il finale giusto”, gli aveva detto l’amica Nora Ephron, autrice della sceneggiatura e musa del personaggio di Sally.
Dal set all’impegno sociale
Dopo il matrimonio, celebrato nel 1989 a New York, Michele Reiner continuò a lavorare vicino al marito anche dietro le quinte. Nel 1990 fu fotografa di scena per “Misery non deve morire”, il thriller tratto dal romanzo di Stephen King. Negli anni successivi, il suo nome compare tra i produttori di “Spinal Tap II: The End Continues”, la commedia heavy metal uscita nel 2025. Ma Michele non si fermò al cinema: si impegnò anche in campagne sociali e politiche insieme a Rob Reiner. Tra queste, spicca “I Am Your Child”, un’iniziativa per sensibilizzare sull’importanza dello sviluppo nella prima infanzia e migliorare i servizi di supporto ai genitori.
Una coppia unita e riservata
Chi li conosceva li descrive come una coppia affiatata, spesso presente agli eventi pubblici di Los Angeles ma molto riservata nella vita privata. “Erano inseparabili”, ha raccontato un amico di famiglia raggiunto al telefono nella notte. La loro casa a Brentwood, immersa nel verde e lontana dai riflettori di Hollywood Boulevard, era diventata un punto di riferimento per amici e colleghi.
Un’eredità di amore e cinema
La scomparsa di Michele Singer Reiner segna la fine di un capitolo importante nella storia del cinema americano. Non solo per il suo lavoro dietro le quinte, ma anche per l’impatto che ha avuto su uno dei film più amati degli ultimi quarant’anni. “Se Harry e Sally sono finiti insieme – ha detto una volta Nora Ephron – è stato grazie a Michele”. Una frase che oggi suona diversa, quasi malinconica, mentre Hollywood si prepara a dire addio a due persone che hanno saputo unire vita e arte fino all’ultimo giorno.
