Spread Btp-Bund: un’analisi del trend a 70,5 punti base

Spread Btp-Bund: un'analisi del trend a 70,5 punti base

Spread Btp-Bund: un'analisi del trend a 70,5 punti base

Matteo Rigamonti

Dicembre 17, 2025

Roma, 17 dicembre 2025 – Lo spread tra Btp e Bund ha chiuso oggi a 70,5 punti base, leggermente sopra i 69,8 punti di ieri. Un aumento minimo, ma che continua a tenere alta l’attenzione di operatori e analisti, soprattutto in un momento in cui i mercati sono molto sensibili ai movimenti dei tassi e alle prospettive economiche dell’Eurozona.

Spread Btp-Bund, il quadro di oggi

Il rendimento del Btp decennale italiano si è fermato al 3,56%, mentre il Bund tedesco ha chiuso al 2,86%. La differenza tra i due titoli, appunto lo spread, è uno degli indicatori più seguiti per capire quanto gli investitori si fidano del debito italiano rispetto a quello tedesco. Un valore sotto i 100 punti, come quello attuale, indica una certa stabilità, anche se qualche dubbio rimane.

A Piazza Affari la giornata è stata tranquilla, con volumi bassi e un clima di prudenza in vista delle prossime mosse della Banca Centrale Europea. “Il mercato aspetta segnali più chiari dalla BCE per il 2026”, ha detto un trader di una banca d’investimento milanese, evidenziando come la volatilità sia rimasta contenuta.

Analisti: un piccolo aumento, nulla di preoccupante

Gli esperti vedono il leggero aumento dello spread come un fatto normale, in un momento in cui le economie europee stanno ancora assorbendo gli effetti delle politiche monetarie restrittive degli ultimi mesi. “Non ci sono tensioni particolari sui titoli di Stato italiani”, ha spiegato Marco De Santis, responsabile della ricerca obbligazionaria di una società di gestione romana. “Il differenziale resta basso rispetto alla media degli ultimi anni”.

Questa stabilità riflette anche la fiducia degli investitori internazionali nella capacità dell’Italia di tenere sotto controllo i conti pubblici. Ma non mancano i segnali di attenzione: il quadro politico interno e le incertezze globali potrebbero far cambiare rapidamente il clima sui mercati. “Basta poco per far salire la tensione”, ha ammesso un gestore di fondi a Londra. “Un dato debole sulla crescita o una sorpresa dalla BCE potrebbero far tornare la volatilità”.

Spread e impatto sulla vita quotidiana

Il livello dello spread Btp-Bund non è solo un numero per gli addetti ai lavori. Influisce direttamente sul costo del debito per lo Stato e, di riflesso, sui tassi di mutui e prestiti per famiglie e imprese. Un differenziale basso aiuta il Tesoro a collocare nuovi titoli a tassi più bassi, risparmiando sulla spesa per interessi. Al contrario, un aumento improvviso si traduce in costi maggiori per chi deve chiedere un finanziamento.

Secondo il Ministero dell’Economia, ogni punto percentuale in più sul rendimento dei Btp può costare allo Stato diversi miliardi all’anno. “Per ora la situazione è sotto controllo”, ha detto un funzionario del MEF nel pomeriggio. “Ma la prudenza non guasta mai”.

Cosa aspettarsi nelle prossime settimane

Nei prossimi giorni, tutti guardano alle decisioni della BCE e ai dati economici in arrivo da Bruxelles e Berlino. L’attenzione è soprattutto sulle previsioni di crescita per il 2026 e sulle possibili modifiche alle politiche di bilancio dei principali Paesi europei.

Intanto, il Tesoro si prepara alle ultime aste dell’anno. Fonti vicine al Ministero sottolineano l’importanza di mantenere alta la fiducia degli investitori con una gestione chiara e prudente delle emissioni. “La credibilità si costruisce giorno dopo giorno”, ha ricordato un dirigente del Dipartimento del Debito Pubblico.

In sintesi, lo spread chiude oggi a 70,5 punti base, confermando una fase di calma relativa sui mercati obbligazionari italiani. Ma la partita resta aperta: tra attese per le mosse della BCE e variabili geopolitiche ancora da capire, la prudenza non può mancare.