Un satellite cinese sfiora un Starlink: il brivido di un possibile impatto in orbita

Un satellite cinese sfiora un Starlink: il brivido di un possibile impatto in orbita

Un satellite cinese sfiora un Starlink: il brivido di un possibile impatto in orbita

Giada Liguori

Dicembre 17, 2025

Pechino, 17 dicembre 2025 – Un satellite Starlink e uno cinese sono passati a soli 200 metri l’uno dall’altro in orbita, rischiando un incidente che avrebbe potuto avere conseguenze gravi per la sicurezza nello spazio. L’episodio, avvenuto nei giorni scorsi, è stato raccontato dal vicepresidente di Starlink, Michael Nicolls, in un post su X. Nicolls ha messo in chiaro quanto sia urgente avere un sistema di coordinamento internazionale tra chi gestisce i satelliti. Con sempre più oggetti in orbita, diventa complicato tenere tutto sotto controllo e evitare rischi.

Satelliti in orbita: un problema che cresce e preoccupa

Secondo Starlink, il passaggio ravvicinato ha coinvolto uno dei nove satelliti lanciati il 10 dicembre con il razzo Kinetica 1 della cinese Cas Space. Quel lancio portava sei satelliti multifunzione cinesi, un satellite per l’osservazione della Terra degli Emirati Arabi Uniti, uno scientifico per l’Egitto e uno didattico per il Nepal. Nicolls non ha detto quale satellite fosse quello coinvolto, ma ha ribadito che “gran parte del rischio nello spazio nasce dalla mancanza di coordinamento tra chi opera”.

Il tema non è nuovo. Negli ultimi cinque anni, i satelliti in orbita bassa sono passati da 3.400 a circa 13.000, dicono i dati delle agenzie spaziali internazionali. Di questi, più di 9.000 sono proprio satelliti Starlink, il progetto di SpaceX per portare internet ovunque. Un numero che fa impressione: solo nei primi sei mesi del 2025, i satelliti Starlink hanno compiuto circa 145.000 manovre per evitare collisioni, cioè in media quattro manovre al mese per ogni satellite.

Coordinarsi o rischiare grosso

Non tutti i satelliti però hanno sistemi automatici per scansare i pericoli. “Anche gli Starlink – spiega Nicolls – possono trovarsi in difficoltà se non ricevono dati aggiornati sulle traiettorie degli altri oggetti in orbita”. Il rischio è reale: basta una collisione per creare una nuvola di detriti che può scatenare altri urti a catena, mettendo a rischio tanti altri satelliti e infrastrutture spaziali.

Gli scienziati di tutto il mondo chiedono da tempo regole condivise per gestire il traffico nello spazio. “Serve un sistema globale per scambiare dati e lanciare allarmi rapidi”, dice un ricercatore dell’International Astronautical Federation contattato da alanews.it. “Oggi ogni operatore fa da sé e spesso la comunicazione arriva tardi”.

Le reazioni e cosa succederà

La vicenda ha creato preoccupazione anche in Cina. Fonti vicine a Cas Space raccontano che l’azienda sta pensando a nuovi modi per migliorare il controllo delle traiettorie dei propri satelliti. Il governo cinese non ha rilasciato commenti ufficiali, ma nel settore si parla apertamente della necessità di lavorare insieme a livello internazionale.

Nel frattempo, le agenzie spaziali europee e americane seguono da vicino la situazione. L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha ribadito più volte che “la sicurezza in orbita dipende dalla trasparenza e dalla collaborazione tra tutti”. Lo stesso messaggio arriva da Bill Nelson, direttore della NASA, che ha definito “prioritario” sviluppare strumenti comuni per tenere sotto controllo il traffico orbitale.

Lo spazio è un equilibrio fragile

Il caso del quasi-scontro tra Starlink e il satellite cinese riporta al centro della scena la fragilità dello spazio vicino alla Terra. Con i lanci destinati a salire ancora – si prevedono oltre 20.000 nuovi satelliti entro il 2030, secondo Euroconsult – la questione della sicurezza orbitale diventa sempre più urgente.

“Non possiamo permetterci errori”, confida un ingegnere che segue le missioni a Houston. “Basta un attimo di distrazione o un’informazione mancata per mettere a rischio anni di lavoro e investimenti da miliardi”.

Forse solo allora si capirà davvero quanto sia importante avere regole chiare e strumenti condivisi. Perché nello spazio, come sulla Terra, la convivenza richiede attenzione continua e responsabilità di tutti.