Roma, 18 dicembre 2025 – Fabio Bellini, presidente di Risorse per Roma, ha messo in luce oggi un doppio obiettivo: “Seguire le proprie passioni, mettendo in campo i propri talenti”, ma anche affrontare con decisione il problema del divario tra domanda e offerta di lavoro. L’occasione è stata l’edizione 2025 di Labordì, l’evento promosso dalle Acli di Roma che mette in contatto i giovani con il mercato del lavoro. L’iniziativa si è svolta in via Prospero Alpino, nel quartiere Ostiense, a partire dalle 9.30 del mattino, tra stand informativi, workshop e colloqui diretti.
Labordì 2025: giovani e lavoro, faccia a faccia
Nel cuore di Roma, tra i corridoi pieni di gente della sede Acli, si sono intrecciate storie e speranze. Ragazzi appena usciti da scuola, universitari, neolaureati: tutti alla ricerca di un’opportunità reale. “Non basta il talento – ha detto Bellini – serve anche un sistema che sappia riconoscerlo e valorizzarlo”. Per il presidente di Risorse per Roma, la città ha fatto passi avanti sul fronte lavoro: “Abbiamo fatto molta strada negli ultimi anni e vogliamo continuare così”, ha aggiunto, sottolineando come la società partecipata dal Comune abbia ampliato i progetti per l’inserimento lavorativo.
Il nodo del mismatch tra domanda e offerta
Nonostante i segnali incoraggianti, resta forte il problema del mismatch tra le competenze richieste dalle aziende e i profili disponibili. “Il divario esiste ed è evidente – ha ammesso Bellini – ma anche noi possiamo dare una mano, come società”. Un dato che trova conferma nei numeri di Unioncamere: nel Lazio, nel 2024, oltre il 38% delle imprese ha segnalato difficoltà a trovare personale qualificato. Una difficoltà che riguarda soprattutto i settori tecnici e digitali, ma che si allarga anche ai servizi e al turismo.
Le Acli e le istituzioni: una rete di sostegno
Nel corso della giornata, le Acli di Roma hanno presentato nuovi percorsi di orientamento e formazione. “Cerchiamo di accompagnare i ragazzi fin dal loro primo incontro con il lavoro”, ha spiegato Chiara Tommasini, responsabile del progetto Labordì. Tra i partner dell’iniziativa ci sono anche aziende locali e agenzie per l’impiego. “La collaborazione con realtà come Risorse per Roma è fondamentale – ha aggiunto Tommasini – perché crea ponti concreti tra scuola e imprese”.
Il Comune di Roma, rappresentato dall’assessora alle Politiche giovanili Monica Lucarelli, ha ribadito l’impegno a sostenere progetti per l’occupazione giovanile. “Sappiamo che non è facile – ha detto Lucarelli – ma crediamo che eventi come questo possano fare la differenza”.
Le voci dei giovani: tra speranze e incertezze
Tra i partecipanti, tanti hanno mostrato entusiasmo ma anche qualche timore. Marco, 23 anni, laureando in ingegneria gestionale alla Sapienza, ha raccontato: “Ho mandato decine di curriculum, ma spesso non ricevo risposta. Qui almeno posso parlare direttamente con chi cerca personale”. Simile la storia di Giulia, 19 anni, diplomata al liceo linguistico: “Vorrei lavorare nel turismo, ma non so da dove partire. Oggi ho raccolto informazioni utili”.
Secondo una ricerca dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo, il 62% dei ragazzi tra i 18 e i 29 anni a Roma teme di non trovare un lavoro stabile nei prossimi due anni. Un dato che racconta un clima di incertezza diffuso, ma anche tanta voglia di mettersi in gioco.
Guardando avanti: l’impegno di tutti
Al termine della giornata, intorno alle 17, il bilancio è stato positivo. “Abbiamo visto tanti giovani motivati – ha commentato Bellini – e questo ci spinge a fare ancora di più”. Le istituzioni locali hanno promesso nuovi investimenti in formazione e orientamento. Le aziende presenti hanno raccolto decine di candidature.
Il problema resta: colmare quel divario tra domanda e offerta che continua a penalizzare molti giovani. Ma la sensazione – tra strette di mano, scambi di contatti e qualche sorriso – è che occasioni come Labordì possano essere un primo passo concreto verso un legame più stretto tra scuola, università e lavoro.
