Roma, 18 dicembre 2025 – Enrico Varriale, volto un tempo familiare di Rai Sport, torna sotto i riflettori per una nuova vicenda giudiziaria. Il giornalista, già condannato per lesioni e stalking nei confronti di una ex compagna, rischia ora una seconda condanna per lesioni personali. Questa volta, le accuse riguardano un’altra ex fidanzata. Il prossimo 22 dicembre, al tribunale di Roma, si terrà l’udienza che potrebbe portare a una pena fino a sei mesi di carcere. La procura ha chiesto l’archiviazione per il reato di atti persecutori, ma mantiene la richiesta di processo per le presunte violenze fisiche.
Ancora tensioni e una lite finita male
Secondo gli investigatori, la relazione tra Varriale e la nuova compagna – nata dopo la fine del precedente rapporto – è stata segnata da continui litigi. Il punto di rottura sarebbe arrivato l’8 dicembre 2021. Quel giorno, come ha raccontato la vittima, una discussione più accesa del solito è degenerata. Il giornalista l’avrebbe spintonata, strattonata e colpita con uno schiaffo in volto. La donna, visibilmente scossa, ha lasciato la casa e si è recata al pronto soccorso. I medici hanno riscontrato lesioni compatibili con quanto denunciato.
L’episodio ricorda molto quello che aveva già portato alla prima condanna di Varriale nell’estate del 2021. In quell’occasione, l’ex volto Rai era stato accusato di aggressione e stalking verso un’altra ex compagna. La vicenda gli era costata il licenziamento dall’azienda pubblica nel mese di ottobre e una condanna a dieci mesi a giugno.
Minacce telefoniche e posizione della procura
Le accuse non si fermano alle violenze fisiche. Dieci giorni dopo la lite, la donna avrebbe ricevuto una telefonata minacciosa. Secondo lei, dall’altro capo del telefono c’era proprio Varriale, che con voce alterata le avrebbe detto che l’avrebbe uccisa. Il giornalista, però, nega tutto. Durante l’interrogatorio ha spiegato: “Le ho detto ‘sono Enrico e sono in Rai’, non ‘morirai’”.
La procura di Roma ha ritenuto credibile la versione di Varriale. Per questo ha chiesto di archiviare l’accusa di stalking, giudicandola non sostenibile in tribunale. Restano invece le accuse per lesioni personali, basate sui referti medici e sulle testimonianze raccolte.
Un passato giudiziario che pesa
Per Enrico Varriale, 65 anni, questa nuova vicenda si aggiunge a un passato già segnato da conseguenze pesanti, sia a livello personale che professionale. Il licenziamento dalla Rai, dopo più di trent’anni di carriera, è stato uno dei primi effetti della prima condanna. “Ho sempre lavorato con correttezza”, aveva dichiarato subito dopo la sentenza che lo aveva visto imputato per stalking e lesioni verso la precedente compagna.
Ora si profila il rischio di una seconda condanna. La procura chiede sei mesi di reclusione. Il tribunale dovrà decidere il 22 dicembre se accogliere la richiesta o assolvere il giornalista.
Sentenza in arrivo e reazioni
Negli ultimi giorni, il caso ha diviso il mondo dell’informazione e i colleghi di Varriale. C’è chi ha preferito restare in silenzio, chi invece ha espresso preoccupazione per l’immagine della categoria. “Siamo tutti responsabili delle nostre azioni”, ha detto un cronista sportivo romano che conosce da tempo l’ex vicedirettore di Rai Sport.
Intanto, la difesa continua a sostenere l’innocenza di Varriale. “Non c’è stato alcun gesto violento”, ha ribadito il suo avvocato in una nota diffusa ieri sera. Tra pochi giorni si saprà se il tribunale darà ragione all’accusa o se deciderà per l’assoluzione. L’attesa è alta, anche perché il caso tocca temi delicati come la violenza nelle relazioni e la responsabilità di chi è sotto i riflettori.
