Milano, 18 dicembre 2025 – Il panettone, re indiscusso del Natale italiano, torna a far festa sulle tavole di tutta Italia, ma quest’anno, come ormai da qualche stagione, lo fa con un volto nuovo. Da Milano a Palermo, tra botteghe artigiane e grandi pasticcerie, i maestri pasticceri si sfidano a colpi di creatività, ingredienti inediti e tecniche raffinate. L’obiettivo è chiaro: rinnovare la tradizione senza snaturarla, regalando a chi lo gusta un’esperienza che sa di festa e di sorpresa.
Panettone 2025: tradizione che si reinventa
La base resta quella di sempre: farina, uova, burro, zucchero e, soprattutto, il lievito madre. Ma ogni anno la ricetta si arricchisce con nuovi tocchi. “Non si tratta di stravolgere i pilastri”, spiega Dario Loison, pasticcere veneto noto per le sue sperimentazioni, “ma di trovare un equilibrio tra memoria e novità”. Loison ha presentato il PeachMary, un panettone che mette insieme la dolcezza della pesca e il profumo deciso del rosmarino. “Sono serviti due anni di prove”, racconta lui, per bilanciare frutto ed erba aromatica. Il risultato? Un dolce che porta un po’ d’estate in pieno inverno, racchiuso in una scatola verde salvia firmata Sonia Design.
Da Nord a Sud, il gusto si fa originale
Non solo frutta e spezie. A Vignola, in Emilia-Romagna, la storica azienda Toschi ha lanciato il suo primo panettone all’amarena, con le amarene candite che sono il loro marchio di fabbrica. Lievitazione lenta, impasto soffice e un cuore ricco di frutta: “Volevamo portare il nostro sapore anche nel mondo dei lievitati”, spiegano dall’azienda.
A Porto Ercole, invece, lo chef Francesco Ferretti del ristorante Scirocco ha scelto il pomodoro come protagonista. Il suo panettone al pomodoro, arricchito da cioccolato al lampone e pomodori canditi, è una edizione limitata che celebra la cucina mediterranea. “Il pomodoro è parte della nostra storia – confida Ferretti – e volevo dimostrare che può diventare anche dolce”.
Collaborazioni di qualità e sapori regionali
In Piemonte, la collaborazione tra Giulio Cocchi e Albertengo ha dato vita al primo panettone al Vermouth Storico di Torino. Il celebre vino aromatizzato entra sia nell’impasto che nella canditura degli agrumi, insieme a zenzero fresco e gocce di cioccolato. La lievitazione naturale dura 48 ore. “Lo consigliamo con un calice di Vermouth Cocchi ben freddo”, suggeriscono dall’azienda.
In Toscana, il laboratorio Opera Waiting di Poggibonsi ha creato per Fèlsina un panettone al Vin Santo del Chianti Classico. L’impasto viene bagnato con questo vino dolce, ottenuto da uve Trebbiano, Malvasia e Sangiovese fatte appassire per mesi. Il risultato è un dolce profumato e identitario, che racconta la storia della regione.
Mixology e pasticceria: le nuove tendenze
A Milano si rafforza la collaborazione tra CiaccoLab e DryMilano: da qui nasce un panettone che richiama i profumi del cocktail Clear Colada. Burro di cocco, ananas candita, rum dominicano e cioccolato Tanzania sono gli ingredienti che lo distinguono. “Abbiamo voluto unire la nostra esperienza nei cocktail con la maestria nei lievitati”, spiega Stefano Guizzetti.
A Roma, invece, lo chef Fulvio Pierangelini firma per Café Ginori un panettone ispirato ai sapori orientali e alle porcellane della collezione Ginori 1735 ‘Oriente Italiano’. Un viaggio di gusto che unisce tecnica e armonia in una cornice di eleganza moderna.
Un omaggio ai territori: Campania e Calabria in primo piano
Il maestro pizzaiolo Marco Quintili, campano trapiantato a Roma, debutta con una edizione limitata da 200 pezzi: il suo panettone richiama i profumi della pastiera napoletana, con ricotta, arancia e mandarino canditi. “Volevo portare la mia terra anche nel dolce delle feste”, dice Quintili.
Dal Sud arriva anche la proposta di Don Nino, realtà calabrese guidata da Francesco Mastroianni. Tre versioni: Don Lievitato al bergamotto; Panettone Zibibbo e Zabaione con cioccolato bianco e vino Zibibbo; Panettone al Pistacchio con arancia candita. Non manca una versione moderna con cioccolato bianco e frutti rossi.
Il panettone, un rito che unisce
Dai laboratori artigianali alle grandi aziende, il panettone resta il protagonista delle feste. Ma è anche un terreno aperto dove chef e pasticceri cercano nuove strade senza dimenticare le radici. “Alla fine – riflette Loison – quello che conta è il piacere di condividere una fetta di dolce con chi si ama”. Forse è proprio questo il segreto che tiene il panettone sempre vivo e attuale.
