Santiago del Cile, 18 dicembre 2025 – Al Paranal Observatory dell’ESO, in Cile, è stato acceso il nuovo spettrografo SOXS (Son of X-Shooter), uno strumento pensato per catturare al volo i più sfuggenti eventi astronomici. Nato da una collaborazione internazionale guidata dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), SOXS promette di cambiare il modo di studiare fenomeni come supernove, lampi di raggi gamma e gli asteroidi che si avvicinano alla Terra.
SOXS, il cacciatore di fenomeni lampo
A spiegare il cuore del progetto è stato Sergio Campana, responsabile scientifico di INAF-Osservatorio Astronomico di Brera. SOXS è stato creato con l’idea di poter reagire in fretta a eventi che durano pochi secondi o minuti. “Dieci anni fa abbiamo immaginato quello che oggi chiamiamo astronomia dei fenomeni transienti”, ha raccontato Campana. E ha aggiunto: “La rapidità con cui lo strumento si attiva è fondamentale per non perdere dati preziosi”.
I cosiddetti transienti sono fenomeni che cambiano aspetto o luminosità in tempi rapidissimi: una supernova che esplode, una stella risucchiata da un buco nero supermassiccio, un lampo gamma che attraversa l’universo o un asteroide che sfreccia nel Sistema Solare. La finestra per osservarli può durare pochi minuti, a volte solo millisecondi. Solo strumenti come SOXS, capaci di entrare in azione in tempi record, possono raccogliere dati decisivi.
Un salto tecnologico e una rete che unisce continenti
SOXS nasce dall’esperienza con X-shooter, spettrografo già in uso sul Very Large Telescope (VLT) dell’ESO. Ma questa nuova versione porta una novità importante: può osservare allo stesso tempo nella banda ottica e nel vicino infrarosso. Così gli astronomi ottengono subito uno spettro completo, senza perdere tempo a cambiare strumenti.
Il progetto ha coinvolto università e centri di ricerca da tutta Europa e Sud America. L’INAF ha guidato il lavoro, coordinando team in Italia, Spagna, Regno Unito e Cile. “La sfida era costruire uno strumento flessibile e affidabile, capace di rispondere alle allerte in tempo reale”, ha spiegato Campana. Dietro ogni dettaglio tecnico c’è la passione di decine di ricercatori che hanno seguito passo passo la nascita di SOXS.
Allerta e risposta in pochi minuti
Una delle novità più importanti di SOXS è la sua capacità di integrarsi con le reti internazionali di allerta. Quando un telescopio individua un possibile evento transiente — per esempio una supernova appena scoppiata in una galassia lontana — arriva subito una segnalazione. SOXS può essere programmato in pochi minuti per puntare il telescopio verso quella zona e raccogliere dati spettroscopici dettagliati.
“Spesso abbiamo solo poche ore per osservare questi fenomeni prima che spariscano”, ha raccontato un tecnico dell’ESO durante la presentazione a Paranal. In sala si respirava un mix di tensione ed entusiasmo: ogni nuova scoperta può cambiare la nostra comprensione dell’universo.
Cosa cambia per la ricerca e cosa ci aspetta
Con SOXS l’astronomia osservativa fa un salto in avanti. Finalmente si potranno studiare in modo sistematico eventi troppo rapidi o imprevedibili per essere analizzati fino ad oggi. Secondo l’INAF, lo strumento potrebbe contribuire a centinaia di osservazioni all’anno, offrendo spettri dettagliati utili sia per la fisica di base sia per applicazioni pratiche.
Non si parla solo di supernove o lampi gamma: SOXS potrà anche tenere d’occhio oggetti pericolosi per la Terra, come gli asteroidi vicini. “La rapidità di risposta è fondamentale anche per la sicurezza del nostro pianeta”, ha sottolineato Campana.
Il debutto operativo di SOXS segna così l’inizio di una nuova fase nell’osservazione dei fenomeni più fugaci del cosmo. Mentre il cielo sopra il deserto di Atacama si prepara a nuove scoperte, la comunità scientifica italiana si conferma protagonista della ricerca internazionale.
