Milano, 19 dicembre 2025 – Nonostante il recente calo del prezzo del gas sui mercati europei, le bollette delle famiglie italiane resteranno ancora salate anche nell’inverno 2025/26. I costi saranno molto più alti rispetto ai livelli di prima della crisi energetica. A dirlo è l’analisi “Prezzo del gas: un altro caro inverno”, pubblicata oggi da Ecco, il think tank italiano sul clima. Il rapporto mostra che la spesa media per il riscaldamento domestico sarà circa il 40% più alta rispetto al periodo 2019-2020, anche se c’è stato un calo di circa il 15% rispetto allo scorso inverno, che aveva toccato cifre record.
Bollette del gas: ancora fuori controllo rispetto al periodo pre-crisi
I dati di Ecco raccontano una situazione che, seppur migliorata rispetto all’anno scorso, continua a pesare sui portafogli delle famiglie. A Milano, per esempio, una famiglia che vive in un appartamento di 70 metri quadrati spenderà quest’anno circa 1.080 euro per il gas. È un 31% in più rispetto a prima della crisi, ma comunque il 22% in meno rispetto all’inverno 2024/25. A Roma, la spesa per una casa simile si aggira intorno ai 1.100 euro, con un aumento del 43% rispetto al 2019/20 e una riduzione del 9% rispetto allo scorso inverno. A Palermo i costi sono più bassi, circa 680 euro, ma anche qui la bolletta supera del 45% i livelli pre-crisi, mentre il risparmio rispetto all’anno precedente è solo dell’8%.
Perché le bollette restano alte: trasporto e oneri pesano più del gas
Il prezzo più basso del gas sul mercato non si traduce automaticamente in bollette più leggere. Lo studio spiega che a far salire il conto finale sono soprattutto i costi di trasporto e gli oneri di sistema, che negli ultimi mesi sono aumentati tanto da compensare in parte la discesa del prezzo all’ingrosso. Nel rapporto si legge: “La riduzione del prezzo del gas viene in parte annullata dall’aumento delle altre voci che compongono la bolletta”. Una realtà confermata anche dalle parole dei consumatori. Marco, di Milano, ha raccontato: “Abbiamo visto scendere il prezzo del gas, ma la bolletta resta alta”, mostrando la sua fattura di novembre.
Pompe di calore ed elettricità: risparmi possibili, ma ostacolati da tasse
L’analisi di Ecco evidenzia come passare a soluzioni elettriche, in particolare le pompe di calore, possa tagliare i consumi energetici fino al 75-80%. Questo si traduce in risparmi in bolletta tra il 38% e il 53% rispetto alle caldaie a gas tradizionali. Però, gran parte di questi vantaggi economici viene assorbita da tasse e oneri che gravano sull’elettricità. Matteo Leonardi, co-fondatore e direttore esecutivo del think tank, spiega: “L’elettrificazione resta la strada più efficiente, ma oggi molte delle sue potenzialità vengono annullate dalle tasse che penalizzano l’elettricità”. Per Leonardi serve una riforma profonda della fiscalità e degli oneri sull’energia, “per rendere davvero conveniente la transizione per famiglie e imprese”.
Le richieste: una riforma fiscale per alleggerire le bollette
La richiesta di rivedere tasse e oneri energetici arriva anche da diverse associazioni di consumatori. Federica Rossi, portavoce di un comitato di quartiere a Roma, avverte: “Senza un intervento deciso su tasse e oneri rischiamo di buttare al vento i vantaggi delle nuove tecnologie”. Il governo, però, non ha ancora annunciato misure specifiche per l’inverno che sta arrivando. Nel frattempo, le famiglie si preparano a un’altra stagione di bollette pesanti, consapevoli che la transizione verso sistemi più efficienti richiederà tempo e investimenti.
Secondo Ecco, solo una riforma strutturale potrà davvero far decollare l’uso su larga scala delle soluzioni elettriche. Fino ad allora, il peso delle bollette resterà un problema concreto per tante famiglie italiane.
