Tokyo, 19 dicembre 2025 – Le Borse asiatiche chiudono una giornata fiacca, trascinate al ribasso dai titoli tecnologici e da un clima di incertezza che pesa sugli investitori dopo il calo di Nvidia a Wall Street. L’avvio è stato prudente, con molti che guardano con sospetto agli investimenti nell’intelligenza artificiale, tema caldo sottolineato da diversi analisti nelle prime ore del mattino.
Tecnologia in rosso, l’effetto Nvidia si sente fino in Asia
Il settore tecnologico ha fatto da traino alle vendite, colpito soprattutto dal tonfo di Nvidia, che ieri ha toccato i minimi da settembre nel listino Usa. “Gli investitori sono ancora incerti sui ritorni reali degli investimenti nell’AI”, ha detto un gestore di portafoglio di Nomura Securities, contattato alle 8.30 ora locale. Il titolo Nvidia è stato seguito con attenzione anche in Asia, dove molti temono che il calo possa allargarsi a tutto il comparto tech.
Tokyo affonda, occhi puntati sulla Bank of Japan
A Tokyo, il Nikkei ha perso l’1,03%, appesantito dai ribassi di SoftBank e Advantest. Il mercato resta in attesa della riunione della Bank of Japan, che si chiuderà domani. “Si cerca qualche segnale sulla politica monetaria”, racconta un analista di Daiwa Capital Markets. Sullo sfondo, la volatilità sul mercato valutario: lo yen ha recuperato terreno sul dollaro, toccando quota 154,90, e sull’euro, appena sopra 182.
Piazza asiatiche divise tra rialzi e ribassi
La giornata è stata altalenante nelle principali borse. A Hong Kong l’Hang Seng è rimasto praticamente fermo (-0,05%) a metà seduta, mentre a Shanghai l’indice composito ha messo a segno un lieve guadagno (+0,16%). In calo invece Shenzhen (-0,7%) e soprattutto Seul, dove il Kospi ha lasciato sul terreno l’1,53%. In controtendenza, invece, Mumbai, che ha chiuso con un +0,16%. “Gli investitori stanno rivedendo le loro posizioni in vista dei nuovi dati macro dagli Stati Uniti”, spiega un trader di Singapore.
Tensioni geopolitiche e il ritorno di Trump nel dibattito
Non mancano le preoccupazioni per le tensioni geopolitiche nell’area del Pacifico e per le mosse di Donald Trump, che è tornato al centro del dibattito internazionale. Secondo diversi osservatori, la situazione resta incerta: “Le parole dell’ex presidente Usa stanno condizionando la percezione del rischio”, ammette un consulente finanziario di Hong Kong. Solo dopo l’uscita dei dati macro americani si capirà se questa volatilità resterà alta anche nei prossimi giorni.
Sguardo ai dati macro Usa, mercato in attesa
Sul fronte economico, oggi si aspettano i dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione e sull’inflazione negli Stati Uniti. Numeri che potrebbero indirizzare le prossime mosse delle banche centrali e influenzare l’umore dei mercati globali. “Se i dati sorprenderanno al rialzo, potremmo vedere nuovi realizzi sui mercati emergenti”, segnala un economista della HSBC.
Volatilità sui cambi, il mercato resta sulle spine
La volatilità resta alta anche sui cambi: lo yen ha guadagnato un po’ sia contro il dollaro sia contro l’euro. Un segnale di prudenza in vista delle decisioni della Bank of Japan. “Il mercato teme possibili sorprese dalla BoJ”, dice una fonte interna a Mizuho Bank. In questo clima, è probabile che la cautela continui almeno fino a fine settimana.
In breve, la seduta asiatica si chiude all’insegna dell’incertezza: tra timori sul comparto tecnologico, attese per i dati americani e tensioni geopolitiche ancora aperte, gli investitori preferiscono stare alla finestra.
