Milano, 19 dicembre 2025 – Le Borse europee hanno chiuso in rialzo oggi, spinte da dati rassicuranti sull’inflazione americana e dalle mosse delle principali banche centrali. A dare la scossa è stato il dato diffuso nel primo pomeriggio da Washington: l’inflazione americana è cresciuta meno del previsto, alimentando ottimismo tra gli investitori. Nel frattempo, la Banca Centrale Europea ha lasciato i tassi fermi, mentre la Bank of England li ha tagliati di un quarto di punto. Un quadro che, secondo gli esperti, potrebbe segnare un cambio di passo nelle politiche monetarie dei prossimi mesi.
Inflazione Usa più bassa del previsto: i mercati rimbalzano
La giornata è partita con un po’ di prudenza sui mercati europei, ma tutto è cambiato con la pubblicazione del dato sull’inflazione negli Stati Uniti. Il Dipartimento del Lavoro americano ha comunicato alle 14.30 ora italiana che l’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,2% rispetto al mese precedente, meno dello 0,3% atteso dagli analisti. Su base annua, l’aumento si è fermato al 3,1%, anche questo sotto le stime. “Il rallentamento dell’inflazione apre la strada a una politica monetaria meno dura”, ha spiegato a Reuters Mark Chandler, strategist di Bannockburn Global Forex. Di qui la reazione degli operatori: acquisti diffusi su tutti i principali indici europei.
Bce conferma i tassi: Lagarde avverte, “serve prudenza”
A Francoforte, la riunione della Banca Centrale Europea si è chiusa senza sorprese: i tassi d’interesse restano invariati. La presidente Christine Lagarde, in conferenza stampa alle 15.45, ha sottolineato che “la situazione è ancora incerta” e che “bisognerà guardare con attenzione ai prossimi dati economici”. L’obiettivo resta il controllo dell’inflazione nell’Eurozona, che a novembre è arrivata al 2,4%. “Non possiamo permetterci passi falsi”, ha avvertito Lagarde, lasciando intendere che eventuali tagli saranno valutati solo nelle prossime settimane.
Bank of England taglia i tassi: prima mossa dopo due anni
Diversa invece la scelta della Bank of England, che oggi ha deciso di ridurre i tassi di interesse di 25 punti base, portandoli al 4,75%. È il primo taglio dal 2023. La decisione, arrivata alle 13 ora locale, ha sorpreso molti osservatori. Andrew Bailey, governatore della BoE, ha spiegato che “le pressioni sull’inflazione si stanno allentando” e che “ora è il momento di dare una mano alla ripresa economica”. La sterlina ha reagito con un leggero calo rispetto a euro e dollaro.
Mercati in rialzo: Francoforte guida la ripresa
Sul fronte azionario, la giornata si è chiusa con il segno più su tutte le piazze europee principali. Il Dax di Francoforte ha guadagnato l’1%, spinto soprattutto dai titoli industriali e bancari. A Parigi il Cac40 è salito dello 0,8%, mentre a Londra il Ftse100 ha chiuso a +0,65%. Gli investitori hanno premiato soprattutto i settori più sensibili ai tassi: banche e assicurazioni in testa. A Milano, il Ftse Mib ha segnato un +0,7%, con volumi in aumento nel corso del pomeriggio.
Cosa aspettarsi nei prossimi mesi
Gli analisti di Goldman Sachs vedono nella combinazione di inflazione sotto controllo e politiche monetarie più morbide un sostegno per i mercati azionari europei nel primo trimestre del 2026. Ma restano dubbi legati all’andamento dell’economia globale e alle tensioni geopolitiche. In serata, a Milano come nelle altre piazze finanziarie europee, l’atmosfera è prudente: molti gestori preferiscono aspettare le prossime mosse delle banche centrali prima di puntare su titoli più rischiosi.
Insomma, anche se nessuno lo ammette apertamente, oggi le Borse europee sembrano aver imboccato una strada nuova, guardando con più fiducia ai mesi che verranno. Ma la parola d’ordine resta sempre la prudenza.
