Giovani protagonisti: il vice ministro Bellucci lancia il progetto ‘Co-programmare’ a Salerno

Giovani protagonisti: il vice ministro Bellucci lancia il progetto 'Co-programmare' a Salerno

Giovani protagonisti: il vice ministro Bellucci lancia il progetto 'Co-programmare' a Salerno

Matteo Rigamonti

Dicembre 19, 2025

Salerno, 19 dicembre 2025 – Al Grand Hotel Salerno prende il via oggi, e proseguirà fino al 20 dicembre, un evento che promette di cambiare il modo in cui istituzioni e giovani si parlano in Italia. È il meeting nazionale per presentare il progetto “Co-programmare con i giovani”, guidato da Moby Dick Aps e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per il 2024. L’intento è chiaro: mettere insieme operatori e ragazzi da ogni parte del Paese per un percorso fatto di partecipazione vera, ascolto e progettazione condivisa delle politiche per i giovani. Un tentativo concreto di avvicinare le nuove generazioni alle decisioni che riguardano il loro futuro.

Giovani e istituzioni: un dialogo senza filtri

Nel pomeriggio, nelle sale con vista sul Lungomare Clemente Tafuri, sono iniziati i lavori con i saluti ufficiali. Il momento più atteso è stato il confronto tra il viceministro del Lavoro, Maria Teresa Bellucci, e il giornalista Fabio Paluccio di Adnkronos. “Dobbiamo ascoltare davvero i giovani, non limitarci a consultarli,” ha detto Bellucci, spiegando che il governo vuole mettere i ragazzi al centro delle politiche pubbliche. Un dialogo serrato con Paluccio, che ha toccato temi cruciali come l’ingresso nel mondo del lavoro, la formazione e la necessità di servizi più vicini alle esigenze reali.

Le voci dai territori: tra sfide e collaborazioni

Alle 16, il primo panel ha puntato i riflettori sulla co-programmazione tra pubblica amministrazione e terzo settore. Tra i protagonisti: Alessandro Lombardi, capo del dipartimento politiche sociali del Ministero; Virgilio D’Antonio, rettore dell’Università di Salerno; Paola de Roberto, assessore comunale; Mario Di Spirito, consulente per il Terzo Settore; e Walter Ra, sindaco di Corleone. “La collaborazione tra enti pubblici e associazioni è la strada per politiche che funzionano davvero,” ha detto D’Antonio. Di Spirito ha ricordato invece le tante difficoltà burocratiche che spesso frenano le iniziative sul territorio.

Alle 17:30, il secondo incontro si è concentrato sulle politiche giovanili e le differenze tra regioni. Insieme a Giuseppe Pierro, capo dipartimento politiche giovanili, hanno preso la parola Federica Celestini Campanari (Agenzia italiana per la gioventù), Maria Cristina Pisani (Consiglio nazionale giovani), Domenico Carbone (Anci Giovani) e Don Roberto Faccenda, responsabile della pastorale giovanile di Salerno. “Non esiste una soluzione uguale per tutti,” ha ammesso Pisani, “ma serve una rete nazionale che valorizzi le esperienze locali.” Hanno raccontato le loro storie anche giovani volontari impegnati all’estero: Antonio Scicolone e Paolo Giovanni Maria De Prezzo dal Kenya, Mahmood Mustafa dall’Egitto e Stefania Daniele dall’Argentina. Racconti fatti di sfide ma anche di grande entusiasmo.

Europa e legalità: lo sguardo verso il domani

La giornata di venerdì 19 dicembre sarà dedicata al ruolo dell’Europa nella partecipazione dei giovani. Alle 12, nella Sala Tafuri, si terrà il panel “Le voci dei giovani nell’Europa di domani” con Lucia Pecorario (Parlamento Europeo), Andreea Alexandra Stan (Europe Direct Salerno), Vincenzo Girfatti (Europe Direct Caserta), Valentina Tamburrelli (Europe Direct Napoli), Michele De Luca (Europe Direct Vesuvio), Domenico Baldino e Douae Chitaouy (Corpo Europeo di Solidarietà). “L’Europa offre opportunità concrete ai giovani,” ha spiegato Pecorario, “ma serve informazione capillare.” Nel pomeriggio, l’incontro con operatori internazionali si sposterà alla Gff multimedia valley di Giffoni Valle Piana.

Sabato 20 dicembre, la chiusura sarà tutta su due temi importanti: legalità e talento. Si parte alle 9:30 con un dibattito sui beni confiscati alla criminalità organizzata e sul ruolo delle associazioni del terzo settore. Tra gli ospiti: Maria Rosaria Laganà (Anbsc), Ismaele La Vardera (deputato Ars), Don Aniello Manganiello (prete anticamorra), Sebastiano Vitale in arte RevMan (poliziotto rapper), Anthony Lo Bianco (Valentia Aps) e i Ragazzi di Via D’Amelio. “I beni confiscati devono tornare a essere risorse per la collettività,” ha ribadito Laganà.

Talenti in primo piano e gran finale

A seguire, spazio alla “Generazione potenziale e talenti”, con interventi che vanno dallo sport alla cultura: Michele Sciscioli (Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato), Claudio Gubitosi (fondatore del Giffoni Film Festival), Linton Jhonson (ex Nba), Francesco Fiore e Roberta Borrelli (nazionale italiana tennis trapiantati), Pierluigi Gigante (attore). “Il talento va coltivato anche fuori dai grandi centri,” ha confidato Gubitosi.

La chiusura ufficiale è fissata per le 12:15 con gli interventi di Ciro Castaldo (Fondazione Banco di Napoli), Domenico Credendino (Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana) e Francesco Piemonte (Moby Dick Ets). Il progetto coinvolge associazioni da tutta Italia: Tdm 2000 dalla Sardegna, Valentia Aps dalla Calabria, Fattoria pugliese diffusa dalla Puglia, Piazza Viva dal Trentino Alto Adige, Campus Salute dalla Campania, Festival della Filosofia in Magna Grecia sempre dalla Campania, Senza confini dalla Liguria, Amici del Villaggio dal Veneto, Mo.d.a.v.i. dal Lazio, Sciara Progetti dall’Emilia Romagna e Opes dalla Toscana.

Un percorso che, almeno sulla carta, vuole dare ai giovani un ruolo centrale nelle scelte pubbliche. E che ora a Salerno prova a trasformare in realtà.