Torino, 19 dicembre 2025 – Arrestata la “signora delle truffe”, una donna di 52 anni di Agropoli, in provincia di Salerno, con un lungo passato di 350 denunce per aver mangiato in ristoranti sparsi per l’Italia senza mai pagare. L’ultimo episodio, che ha portato all’arresto, è successo ieri sera al ristorante Chakramen di via XX Settembre, nel cuore di Torino. La donna, già conosciuta alle forze dell’ordine e con un foglio di via dal questore di Sondrio, è stata fermata dai camerieri mentre cercava di andarsene dopo una cena da circa 40 euro.
Mordi e fuggi a tavola: una serie infinita di truffe
I carabinieri hanno ricostruito il suo metodo, semplice e rodato: entrava nei ristoranti, ordinava senza esitare – spesso piatti abbondanti e qualche bicchiere di vino – e si gustava il pasto con calma. Poi, trovata la scusa giusta o approfittando di un momento di distrazione, si avviava verso l’uscita. Sempre dalla porta principale, spesso con un sorriso sulle labbra. E senza mai pagare. Un copione ripetuto decine di volte, da Milano a Firenze, da Bologna a Genova. Le denunce si sono accumulate negli anni, ma lei riusciva quasi sempre a far perdere le proprie tracce prima che arrivassero le forze dell’ordine.
La fuga bloccata a Torino: i camerieri dicono no
Ieri sera, però, la sua fuga è stata fermata sul nascere. Erano circa le 21 quando ha provato a uscire dal Chakramen senza pagare. I camerieri, insospettiti da alcuni suoi atteggiamenti nervosi e riconoscendola grazie a segnalazioni tra i ristoratori della zona, l’hanno bloccata proprio sulla soglia. “Abbiamo capito subito chi fosse – racconta uno dei dipendenti – e abbiamo chiamato i carabinieri prima che potesse scappare”. Quando è arrivata la pattuglia, però, è scoppiato un breve scontro: la donna ha cominciato a urlare, ha detto di non avere soldi e ha sferrato un calcio a un militare. Solo l’intervento di una seconda pattuglia e della Croce Verde ha calmato la situazione.
Colluttazione e pronto soccorso: arresto per resistenza
Durante la colluttazione la donna si è fatta qualche graffio ed è stata portata in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale Maria Vittoria. Anche in ambulanza ha mostrato atteggiamenti aggressivi verso il personale sanitario. Dopo le cure, è stata arrestata per resistenza a pubblico ufficiale. Il giudice ha disposto per lei l’obbligo di firma alla polizia giudiziaria, in attesa del processo.
Un passato segnato da bonifici fasulli e fughe last minute
Dai controlli dei carabinieri è emerso che la donna aveva già ricevuto diversi provvedimenti simili in altre città. A volte provava a giustificarsi mostrando ricevute di bonifici mai fatti, altre volte approfittava della confusione per sparire. “Era diventata una specie di leggenda tra i ristoratori – spiega un investigatore – molti locali avevano la sua foto appesa vicino alla cassa”. Nonostante le denunce e i fogli di via, però, lei ha continuato per anni a truffare.
Il racconto in tribunale: “Quando bevo cambio personalità”
Questa mattina davanti al giudice per la convalida dell’arresto, la donna ha fornito una spiegazione che lascia molti dubbi. “Avevo un negozio di articoli da regalo ad Agropoli”, ha detto. I suoi frequenti viaggi al nord, secondo lei, servivano a visitare amici lontani dalla Campania. Sui pranzi e le cene mai pagate ha ammesso: “Quando bevo cambio personalità”. Una giustificazione che non ha convinto gli inquirenti, ma che aggiunge un nuovo capitolo a una storia che, almeno per ora, si chiude con un’altra denuncia e una misura restrittiva.
Ristoratori in allarme: “Serve più protezione”
Intanto, tra i ristoratori torinesi cresce la richiesta di maggiore tutela contro episodi simili. “Non è solo una questione di soldi – confida il titolare del Chakramen – ma anche di rispetto per il nostro lavoro”. La vicenda della “signora delle truffe” riporta al centro del dibattito il problema delle piccole truffe ai locali, un fenomeno che, secondo le associazioni di categoria, negli ultimi mesi è aumentato, anche a causa delle difficoltà economiche diffuse.
