Mercati europei in attesa di Wall Street: la BoJ influenza i bond

Mercati europei in attesa di Wall Street: la BoJ influenza i bond

Mercati europei in attesa di Wall Street: la BoJ influenza i bond

Giada Liguori

Dicembre 19, 2025

Milano, 19 dicembre 2025 – Le Borse europee chiudono la giornata senza grandi scossoni, oscillando appena sopra la parità in attesa dell’apertura di Wall Street. La giornata è stata piuttosto tranquilla, senza dati economici di rilievo, ma a far parlare sono stati i rialzi nei rendimenti dei titoli di Stato europei, spinti dalla decisione della Banca del Giappone di alzare i tassi ai livelli più alti degli ultimi trent’anni.

Borse europee ferme, tutti gli occhi su Wall Street

A metà mattina, Piazza Affari ha guadagnato lo 0,3%, con il FTSE Mib che si è mantenuto sopra i 30.000 punti. Francoforte ha segnato un +0,2%, mentre Parigi ha chiuso poco sopra lo 0,1%. Più stabile Londra, che è rimasta praticamente ferma. Gli operatori spiegano questa prudenza con l’attesa delle contrattazioni a New York, dove i future sono in rialzo: l’S&P 500 cresce dello 0,3%, il Nasdaq dello 0,4%. “La frenata dell’inflazione negli Stati Uniti ha fatto tornare la speranza di un taglio dei tassi Fed,” ha detto un analista di una banca d’investimento milanese.

Rendimenti in salita dopo la mossa della Banca del Giappone

Sul fronte dei bond, i rendimenti europei sono saliti in modo netto. Il rendimento del Btp decennale italiano ha guadagnato quasi 4 punti base, arrivando al 3,57%. La decisione della Banca del Giappone, che ha portato i tassi ai massimi dal 1995, ha avuto un impatto anche sui mercati europei. “Era una mossa attesa, ma il segnale è chiaro: le banche centrali non mollano la presa contro l’inflazione,” ha commentato un gestore romano. Lo spread tra Btp e Bund è rimasto stabile a 69 punti base.

Piazza Affari: Tim e Ferrari brillano

Tra i titoli principali di Piazza Affari, spiccano Tim (+2,2%), sostenuta da nuove indiscrezioni sul dossier rete e da acquisti speculativi. Bene anche Buzzi Unicem (+1,7%), Ferrari (+1,6%), Diasorin (+1,3%) e FinecoBank (+1,2%). In calo, invece, Campari (-1,1%), penalizzata dalle prese di beneficio dopo l’ultimo rally, insieme a Brunello Cucinelli (-1%) e Amplifon (-0,7%). “Il mercato resta selettivo: premia chi ha risultati chiari all’orizzonte,” ha confidato un trader milanese poco prima delle 13.

Petrolio debole, Ue approva nuovo aiuto per l’Ucraina

Sul fronte materie prime, il petrolio continua a mostrare segni di debolezza: il Wti si è fermato poco sotto i 56 dollari al barile (-0,3%), mentre il Brent è sceso sotto i 60 dollari (-0,1%). Gli operatori parlano di domanda ancora bassa e scorte abbondanti. Intanto, a Bruxelles è arrivato il via libera a un accordo per finanziare l’Ucraina con 90 miliardi di euro attraverso un debito comune europeo. Fonti diplomatiche sottolineano che questa decisione “rafforza l’unità dell’Unione, ma mette sul tavolo nuove sfide per la sostenibilità finanziaria”.

Lagarde non placa i timori sui tassi europei

Ieri, la presidente della Bce Christine Lagarde non ha dato segnali di allentamento sui tassi in Europa. “La battaglia contro l’inflazione è ancora aperta,” ha detto durante una conferenza stampa a Francoforte. Le sue parole hanno mantenuto alta la tensione sui mercati obbligazionari.

Mercati in attesa, ma con prudenza

Con pochi dati all’orizzonte e le banche centrali pronte a muoversi, gli investitori restano cauti. “La situazione è incerta: tra tensioni geopolitiche e politiche monetarie, la volatilità potrebbe tornare a farsi sentire,” ha ammesso un gestore di portafoglio milanese. Per ora, però, le Borse europee tengono nonostante le incertezze globali.