Udine, 19 dicembre 2025 – Il reparto verniciatura della Snaidero di Majano, in provincia di Udine, chiuderà a febbraio 2026, con la perdita di 28 posti di lavoro. L’azienda ha comunicato la decisione ai sindacati il 17 dicembre. Oggi le sigle FenealUil, Filca Cisl e Fillea Cgil ne hanno dato notizia. I rappresentanti sindacali – Massimo Minen, Sonia Quatrida e Carlo Cimenti – chiedono a gran voce l’intervento urgente delle istituzioni regionali e nazionali per evitare la chiusura di un reparto che considerano “strategico” per il tessuto produttivo locale.
Snaidero Majano, la verniciatura chiude: addio a 28 posti di lavoro
La notizia è arrivata con una lettera ufficiale inviata ai rappresentanti dei lavoratori. Snaidero, storica azienda friulana dell’arredamento, spiega che la scelta di esternalizzare la verniciatura fa parte di un piano di riorganizzazione interna. I sindacati confermano che la chiusura porterà a 28 esuberi, tutti nel reparto da anni attivo nello stabilimento di Majano.
“Abbiamo preso questa notizia con grande preoccupazione”, dice Massimo Minen della FenealUil. “Parliamo di lavoratori esperti, molti con una vita intera passata qui”. Sonia Quatrida (Filca Cisl) aggiunge: “Questa decisione rischia di indebolire ancora di più il tessuto industriale della zona”. Carlo Cimenti (Fillea Cgil) sottolinea che “il reparto verniciatura è sempre stato un punto di forza per la qualità dei prodotti Snaidero”.
Sindacati in allarme: serve un tavolo di confronto subito
I sindacati chiedono un incontro urgente con la Regione Friuli Venezia Giulia e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Vogliono evitare la chiusura di un reparto che considerano fondamentale e aprire un dibattito su un possibile piano di rilancio industriale per Snaidero.
“Non si può lasciare che una realtà così radicata sul territorio venga smantellata senza un confronto serio”, spiega Quatrida. I sindacati chiedono chiarezza sulle ragioni dell’azienda e sul futuro dei lavoratori coinvolti. “La Regione deve fare la sua parte – aggiunge Cimenti – per proteggere non solo i posti di lavoro, ma anche le competenze che rischiano di andare perdute”.
Snaidero, una storia di crisi e cambiamenti
Fondata nel 1946 da Rino Snaidero, l’azienda è stata per anni un punto di riferimento del Friuli. Lo stabilimento di Majano ha prodotto cucine e arredamenti su misura per decenni. Negli ultimi tempi, però, la concorrenza è aumentata, così come i costi di energia e materie prime.
Fonti interne spiegano che la decisione di esternalizzare la verniciatura nasce dalla necessità di ridurre i costi e riorganizzare la produzione. Ma i sindacati non ci stanno: “Non si può pensare solo a risparmiare – dice Minen – bisogna investire nelle persone e nell’innovazione”.
In fabbrica si respira tensione
Negli ultimi giorni, nello stabilimento di Majano l’atmosfera è tesa. Alcuni operai raccontano di aver saputo della chiusura solo dai colleghi. “Non ce lo aspettavamo così, di colpo”, confida uno di loro. La preoccupazione non riguarda solo il lavoro, ma anche l’impatto sulla comunità che da sempre vive intorno alla fabbrica.
Anche il sindaco di Majano, Roberto Zannier, ha espresso vicinanza ai lavoratori: “Snaidero fa parte della nostra storia. Speriamo si trovi una soluzione condivisa”.
Il futuro è nelle mani delle istituzioni
Per ora, non ci sono incontri ufficiali tra azienda e istituzioni. I sindacati annunciano che nelle prossime settimane organizzeranno assemblee e iniziative per tenere alta l’attenzione sulla vicenda. “Non molleremo”, assicura Minen. Ora si aspetta una risposta da Regione Friuli Venezia Giulia e Ministero.
La vertenza Snaidero si inserisce in un quadro più ampio di trasformazioni industriali nel Nordest. Per i 28 lavoratori del reparto verniciatura, il futuro è incerto. Ma dentro lo stabilimento di Majano c’è ancora chi spera in un’uscita che possa salvare posti di lavoro e competenze costruite in anni di fatica.
