Milano, 19 dicembre 2025 – Terna ha stretto oggi un nuovo accordo con UniCredit: una linea di credito ESG-linked da 300 milioni di euro, valida per cinque anni e legata a precisi obiettivi ambientali, sociali e di governance. La notizia, diffusa questa mattina con un comunicato ufficiale, rafforza le casse del gruppo guidato da Giuseppina Di Foggia e conferma la strada intrapresa verso una crescita sostenibile.
Linea di credito ESG-linked: cosa cambia per Terna
Da oggi, 19 dicembre, parte ufficialmente questa nuova credit facility con un tasso variabile, che si muoverà in base ai risultati di Terna su alcuni indicatori ESG ben definiti. In pratica, il costo del prestito potrà salire o scendere a seconda del rispetto di obiettivi legati a sostenibilità ambientale, inclusione sociale e trasparenza nella governance. “È uno strumento che ci aiuta a mettere i criteri di sostenibilità al centro della gestione finanziaria”, ha spiegato una fonte interna.
La linea di credito durerà cinque anni, fino a dicembre 2030. Chi ha seguito da vicino l’operazione racconta che la struttura finanziaria è stata pensata per dare a Terna più margine di manovra nella gestione della liquidità, in un momento economico ancora incerto.
La sostenibilità come leva per crescere
L’intesa con UniCredit si inserisce in un quadro più ampio, dove Terna punta a fare della sostenibilità il cuore del proprio modello di business. Negli ultimi mesi, il gruppo ha aumentato gli investimenti in infrastrutture “verdi” e progetti per la transizione energetica, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale. “Vogliamo creare valore per tutti i nostri stakeholder, integrando i criteri ESG in ogni fase del lavoro”, ha detto Giuseppina Di Foggia in un recente incontro con gli analisti.
Nel bilancio 2024, oltre il 70% degli investimenti programmati riguarda progetti che puntano a migliorare l’ambiente e la società. Questa nuova linea di credito ESG-linked conferma un trend chiaro: Terna manda un segnale forte al mercato e agli investitori istituzionali.
UniCredit e la finanza sostenibile
Per UniCredit, questa partnership con Terna è un passo avanti nel mercato dei finanziamenti sostenibili. “Crediamo che la finanza abbia un ruolo chiave nella transizione verso un’economia più responsabile”, ha detto Andrea Orcel, amministratore delegato della banca, commentando l’accordo. Solo nell’ultimo anno, UniCredit ha firmato contratti ESG-linked per oltre 10 miliardi di euro con grandi imprese italiane ed europee.
Anche tra le utility europee cresce l’uso di strumenti finanziari legati ai parametri ESG. Secondo Refinitiv, nel 2025 il volume delle emissioni ESG-linked nel settore energia ha superato i 60 miliardi di euro, con un aumento del 15% rispetto al 2024. In questo scenario, l’accordo tra Terna e UniCredit si fa notare come esempio concreto di collaborazione tra industria e finanza per spingere la transizione ecologica.
Cosa cambia per Terna e cosa ci aspetta
Questa nuova linea di credito garantirà a Terna una buona riserva di liquidità per portare avanti i piani di sviluppo della rete elettrica nazionale nei prossimi anni. Tra le priorità del gruppo ci sono il potenziamento delle interconnessioni internazionali e l’inserimento delle energie rinnovabili nel sistema elettrico italiano. “Solo con strumenti nuovi e innovativi possiamo affrontare le sfide della decarbonizzazione”, ha ammesso un dirigente finanziario dell’azienda.
Gli analisti seguono con attenzione questa scelta di Terna. “L’integrazione tra finanza sostenibile e infrastrutture energetiche sarà sempre più importante in futuro”, ha commentato Marco Ferrario, esperto di sostenibilità di Prometeia. Il mercato sembra apprezzare: nelle ultime settimane il titolo Terna si è mantenuto stabile sopra i 7 euro, segno di fiducia da parte degli investitori.
In sintesi, l’accordo siglato oggi a Milano è un passo avanti nella strategia di Terna verso una crescita responsabile, in linea con le aspettative del mercato e con le sfide della transizione energetica.
