Kiev, 20 dicembre 2025 – Nella notte tra il 19 e il 20 dicembre, le forze di difesa aerea ucraine hanno intercettato e abbattuto 31 droni su 51 lanciati dalla Russia contro diverse regioni dell’Ucraina. A darne notizia è stata l’aeronautica militare di Kiev, che ha confermato una nuova ondata di attacchi che ha colpito il nord, il sud e l’est del Paese.
Attacco notturno: droni e missili balistici in azione
L’attacco è partito poco dopo la mezzanotte, secondo l’aeronautica ucraina. Dalla Crimea occupata sono stati lanciati tre missili balistici Iskander-M, accompagnati da una flotta di 51 droni d’attacco di tipo Shahed, Herbera e altri modelli non specificati. Le sirene antiaeree hanno risuonato a Kiev e in altre città, mentre la gente si rifugiava nei bunker sotterranei. “Abbiamo risposto con tutto quello che avevamo a disposizione”, ha detto un portavoce delle forze armate ucraine, ammettendo la difficoltà di fronteggiare un attacco così coordinato e multiplo.
Difesa aerea: 31 droni abbattuti, 15 località colpite
I primi dati parlano chiaro: 31 droni sono stati neutralizzati dalle difese ucraine sparsi tra nord, sud e est del Paese. Ma non tutto è stato fermato. I missili balistici e altri 20 droni d’attacco hanno raggiunto 15 località, causando danni a strutture civili e militari. Al momento non ci sono notizie certe su vittime o feriti, ma le autorità locali stanno ancora facendo i conti con i danni. “Abbiamo sentito almeno tre esplosioni forti intorno alle due di notte”, racconta un residente di Kharkiv, una delle città colpite.
La strategia russa: tenere sotto pressione le città ucraine
L’attacco di stanotte rientra in una strategia ormai chiara delle forze russe, che da mesi alzano la pressione sulle grandi città ucraine con un mix di droni kamikaze e missili a lungo raggio. Secondo fonti militari ucraine, l’obiettivo è logorare le difese aeree e colpire le infrastrutture energetiche e logistiche. “Non si tratta solo di colpire obiettivi militari”, ha spiegato un ufficiale ucraino, “ma anche di mettere sotto stress la popolazione civile”.
La risposta internazionale e la situazione sul terreno
La comunità internazionale segue con attenzione gli sviluppi. Nelle ultime ore, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto ai partner occidentali di aumentare le forniture di sistemi antiaerei. “Ci servono più difese per proteggere le nostre città”, ha detto in un messaggio sui social. Nel frattempo, le squadre di emergenza – riferisce Ukrinform – sono al lavoro per ripristinare i servizi essenziali nelle zone colpite.
Bilancio provvisorio e cosa aspettarsi
Il bilancio resta ancora provvisorio. Le autorità ucraine stanno raccogliendo informazioni su eventuali vittime e sull’entità dei danni. In alcune zone, come Odessa e Dnipro, si segnalano blackout temporanei e interruzioni nei trasporti pubblici. “La notte è stata lunga”, confida un volontario della Croce Rossa locale, “ma la gente non si arrende”. La tensione rimane alta lungo tutta la linea del fronte, in attesa di nuove mosse russe nelle prossime ore.
In questo contesto, la capacità delle forze di difesa aerea ucraine di fermare una parte importante dei droni è un segnale da non sottovalutare. Ma la minaccia resta concreta. La guerra continua a segnare il ritmo delle giornate in Ucraina, tra allarmi improvvisi e la speranza – sempre viva – che la situazione possa cambiare.
