Dalla tassa sui pacchi alle banche: le novità che cambiano il nostro quotidiano

Dalla tassa sui pacchi alle banche: le novità che cambiano il nostro quotidiano

Dalla tassa sui pacchi alle banche: le novità che cambiano il nostro quotidiano

Giada Liguori

Dicembre 20, 2025

Roma, 20 dicembre 2025 – Ieri il governo ha portato in Parlamento le modifiche più importanti alla manovra economica per il 2026. Il confronto si è concentrato su pensioni, imprese, banche, assicurazioni e nuove tasse, con l’intento di trovare un equilibrio tra i conti pubblici e le esigenze delle varie forze politiche. Il dibattito a Montecitorio è andato avanti fino a tarda notte. Tra le novità spiccano la tassa sui pacchi, il bonus per le scuole paritarie, la Tobin tax e le norme sugli affitti brevi. Alcune misure annunciate nei giorni scorsi, invece, sono state messe da parte dopo un acceso scontro tra maggioranza e opposizione.

Pensioni e TFR: niente strette, rinvio per le forze dell’ordine

Dopo un acceso confronto notturno, il governo ha deciso di cancellare le “finestre mobili” che avrebbero fatto aumentare ancora l’età per andare in pensione. Una scelta che, dicono fonti di maggioranza, “rispetta le richieste dei sindacati e tutela chi è vicino al traguardo della pensione”. Non passa nemmeno la proposta di rendere meno conveniente il riscatto della laurea. Sul fronte del TFR per i neoassunti, per ora non si muove nulla, ma il tema potrebbe tornare in futuro.

Per le forze dell’ordine, l’aumento dell’età pensionabile slitta al 2028, con un mese in più da aggiungere nel 2029 e nel 2030. “Serveva un rinvio per non indebolire gli organici”, ha spiegato una fonte del Viminale.

Imprese e banche: agevolazioni e nuovi contributi

Dal 2026 arriva l’iperammortamento, un’agevolazione triennale che durerà fino a settembre 2028. È rivolta a chi investe in beni strumentali “Made in Italy” e sostituisce il credito d’imposta Transizione 4.0 e 5.0. Salta invece l’aumento al 220% per gli investimenti green. Previsti anche 1,3 miliardi per rifinanziare il credito d’imposta Transizione 4.0, i cui fondi si erano esauriti, e oltre 530 milioni per le aziende che hanno fatto domanda per la Zes unica.

Per le banche cambia la deducibilità delle perdite pregresse: dal 2026 si passa dal 43% al 35%, e nel 2027 dal 54% al 42%. Per le assicurazioni, dal 2026 l’aliquota sulle polizze rc auto per gli infortuni del conducente sale al 12,5%. Previsto anche un contributo di 1,3 miliardi dalle compagnie assicurative, raccolto tramite un acconto dell’85% sul premio dei veicoli e natanti.

Tasse sui pacchi, Tobin tax e rimesse dall’estero

Da gennaio arriva la nuova tassa sui pacchi: due euro per ogni spedizione extra Ue di valore fino a 150 euro. Il Ministero dell’Economia spiega che la misura “vuole difendere il commercio interno”, ma resta da capire come si concilierà con le regole europee.

Raddoppia la Tobin tax sulle transazioni finanziarie. Inoltre, le rimesse di denaro attraverso il money transfer saranno considerate nel calcolo dell’Isee per accedere alle agevolazioni fiscali.

Affitti brevi e Piano Casa: tagli e conferme

Nel settore immobiliare si torna alla legge attuale: aliquota al 21% per la prima casa affittata, al 26% dalla seconda. L’attività d’impresa scatterà solo dal terzo immobile locato. Le risorse per il Piano Casa scendono a 10 milioni per il 2026, anche se potrebbero arrivare nuovi fondi con un prossimo decreto.

Addio alla sanatoria edilizia generalizzata: la riapertura non ci sarà. Restano invece attivi gli incentivi ambientali e sismici per gli immobili già condonati.

Scuole paritarie, editoria e università: fondi e bonus

Le famiglie con Isee fino a 30 mila euro potranno ottenere un bonus fino a 1.500 euro per le scuole paritarie. Confermata anche l’esenzione Imu per questi istituti. Nel settore editoria e cinema, è stato scongiurato il taglio di 20 milioni previsto per il 2026, anche se restano riduzioni per gli anni successivi. Il governo ha annunciato 60 milioni per il fondo dedicato alla carta stampata e una riduzione dei tagli al cinema, da 150 a 90 milioni.

Per università e ricerca, arrivano fondi per i ricercatori precari (1,5 milioni), nuovi posti letto universitari e due milioni in due anni per lo sportello psicologico.

Altre misure: oro di Bankitalia, rottamazione cartelle e cittadini all’estero

Passa l’emendamento che ribadisce come le riserve auree della Banca d’Italia appartengano “al Popolo Italiano”, nel rispetto dei trattati europei. Via libera anche alla rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali: il tasso d’interesse scende dal 4% al 3%, e si potranno estinguere i debiti dal 2000 al 2023 in nove anni, con 54 rate bimestrali.

Cancellata infine la tassa da 250 euro per chi richiede la cittadinanza italiana dall’estero. La maggioranza ha inoltre annunciato un ordine del giorno per destinare una parte del fondo parlamentare a interventi locali.

La manovra resta aperta a ulteriori modifiche nelle prossime ore. “Siamo pronti ad ascoltare le richieste del Parlamento”, ha detto ieri sera il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.