Kiev colpisce una nave da guerra russa nel Mar Caspio: un nuovo capitolo nel conflitto

Kiev colpisce una nave da guerra russa nel Mar Caspio: un nuovo capitolo nel conflitto

Kiev colpisce una nave da guerra russa nel Mar Caspio: un nuovo capitolo nel conflitto

Matteo Rigamonti

Dicembre 20, 2025

Mosca, 20 dicembre 2025 – Nella notte tra il 19 e il 20 dicembre, una serie di droni ucraini ha colpito una nave da guerra russa e una piattaforma petrolifera nel Mar Caspio. Lo riferiscono i media di Kiev, citando lo Stato maggiore ucraino. L’attacco, avvenuto in acque finora ritenute relativamente tranquille per la flotta russa, segna un nuovo capitolo nel conflitto che da quasi tre anni vede contrapposte Russia e Ucraina.

Droni ucraini colpiscono la nave Okhotnik

La nave colpita, la 22460 “Okhotnik”, era in pattugliamento vicino a un impianto petrolifero e del gas quando, secondo le prime ricostruzioni, è stata raggiunta da diversi droni. “Più droni l’hanno colpita, ma al momento non è chiaro l’entità dei danni”, si legge in una nota dello Stato maggiore ucraino rilanciata dai media di Kiev.

Da Mosca non arrivano conferme ufficiali sull’attacco. Tuttavia, alcune immagini non verificate circolate sui social mostrano fumo denso al largo della costa di Astrakhan, non lontano dal luogo dell’incidente. L’Okhotnik, lunga circa 62 metri e progettata per la sorveglianza costiera, operava nella zona da diversi mesi. Non si hanno dettagli sul numero di persone a bordo al momento dell’attacco.

Colpita anche una piattaforma petrolifera Lukoil

Non è stata risparmiata nemmeno una piattaforma di perforazione nel giacimento di Filanovsky, gestito dalla russa Lukoil. L’impianto si trova a circa 120 chilometri dalla costa ed è uno dei poli energetici principali del Caspio, dicono i media ucraini.

Interpellata telefonicamente nelle prime ore, Lukoil non ha voluto commentare. Un funzionario locale, che ha chiesto di restare anonimo, ha spiegato che “sono in corso controlli per valutare i danni e garantire la sicurezza del personale”. Al momento, non risultano feriti tra gli operatori, almeno secondo le informazioni disponibili alle 10:00 ora di Mosca.

Il fronte si sposta nel Mar Caspio

L’attacco di stanotte segna un salto di qualità per la strategia ucraina. Finora, il Mar Caspio era rimasto fuori dagli scontri diretti tra i due Paesi. L’area è cruciale per Mosca, sia sul piano militare che energetico. Qui passano navi da guerra, petroliere e piattaforme che alimentano buona parte dell’economia russa.

L’analista militare Pavel Felgenhauer, intervistato da Novaya Gazeta, spiega che “l’attacco dimostra che l’Ucraina può colpire obiettivi sensibili anche lontani dal fronte principale”. E avverte: “La vulnerabilità delle infrastrutture nel Caspio potrebbe spingere Mosca a cambiare le sue difese”.

Mosca tace, Kiev rilancia

Finora, il Ministero della Difesa russo non ha diffuso comunicati sull’attacco. Solo alcune fonti locali hanno parlato di “movimenti sospetti” nella notte tra mercoledì e giovedì. A Kiev, invece, il tono è molto diverso. Il consigliere presidenziale Mykhailo Podolyak ha scritto su X (ex Twitter) che “la guerra non ha confini quando si tratta di difendere la sovranità ucraina”.

La notizia ha fatto rumore anche tra gli operatori del settore energetico. Un trader di Baku, intervistato da alanews.it, ha sottolineato che “gli attacchi alle infrastrutture petrolifere nel Caspio sono rari e potrebbero influenzare i prezzi regionali del greggio”.

Un nuovo capitolo nella guerra dell’energia

L’attacco alla piattaforma Lukoil arriva in un momento in cui la pressione sulle risorse energetiche russe si fa sempre più intensa. Negli ultimi mesi, Kiev aveva già rivendicato azioni contro raffinerie e depositi di carburante in Crimea e nella regione di Belgorod. Ora il conflitto si allarga anche al Mar Caspio, con possibili ripercussioni sulla sicurezza delle rotte commerciali e sull’approvvigionamento energetico.

Resta da vedere se Mosca risponderà con nuove mosse militari o rafforzando le difese nelle acque interne. Per ora, la tensione è alta e la situazione – come spesso accade in questa guerra – potrebbe cambiare rapidamente nelle prossime ore.