Roma, 20 dicembre 2025 – Il satellite europeo Sentinel-6B, lanciato il 17 novembre scorso dalla base di Vandenberg in California, ha inviato la sua prima immagine dettagliata delle variazioni del livello del mare nell’Atlantico settentrionale e della Corrente del Golfo. Un passo importante per il programma di osservazione della Terra Copernicus, guidato dall’Agenzia spaziale europea (ESA) e dalla Commissione europea. La prima raccolta dati, avvenuta il 26 novembre, offre una foto senza precedenti di una delle aree oceaniche più studiate e fondamentali per il clima mondiale.
Sentinel-6B: il nuovo volto dell’altimetria spaziale
Al centro di Sentinel-6B c’è l’altimetro Poseidon-4, un apparecchio che, secondo gli esperti ESA, assicura una precisione e una nitidezza superiori rispetto ai modelli precedenti. I dati raccolti sono stati subito messi a confronto e integrati con quelli del satellite gemello, il Sentinel-6 Michael Freilich, in orbita dal 2020. Insieme, i due satelliti garantiscono un controllo continuo e dettagliato delle variazioni dell’altezza della superficie marina, un parametro fondamentale per capire come sta cambiando il nostro clima.
“Portare avanti missioni capaci di misurare l’innalzamento del livello del mare con questa precisione e affidabilità nel tempo rispecchia appieno i valori e gli obiettivi dell’ESA”, ha dichiarato Simonetta Cheli, direttrice dei Programmi di osservazione della Terra dell’Agenzia spaziale europea. Le prime analisi confermano quanto detto: la qualità dei dati iniziali è già molto alta.
La Corrente del Golfo sotto la lente
La Corrente del Golfo, protagonista della prima immagine diffusa da Sentinel-6B, è una delle chiavi della regolazione climatica nell’emisfero nord. È una corrente calda che attraversa l’Atlantico settentrionale e influenza il tempo in Europa e Nord America. Oltre al suo ruolo climatico, la Corrente del Golfo è una delle rotte marittime più trafficate e un habitat essenziale per molte specie marine.
“È davvero incoraggiante vedere Sentinel-6B funzionare così bene subito dopo il lancio”, ha commentato Alejandro Egido, scienziato di missione dell’ESA. Ha aggiunto che nei prossimi mesi gli strumenti saranno calibrati, ma la qualità dei dati raccolti finora lascia ben sperare. “Quando questa fase sarà conclusa – ha spiegato – la missione potrà registrare le variazioni del livello del mare almeno fino al 2030”.
Perché questi dati contano davvero
Avere a disposizione dati affidabili e aggiornati sulle variazioni del livello del mare è fondamentale, dicono gli scienziati. Misurare con precisione l’altezza delle acque non serve solo a monitorare l’innalzamento causato dal riscaldamento globale, ma anche a prevedere eventi estremi come tempeste e uragani. Questo ha un impatto concreto: città costiere come Miami, Lisbona o Amburgo possono così organizzarsi meglio per affrontare i cambiamenti climatici.
Ma non è tutto. La Corrente del Golfo è anche una zona importante per la pesca. Cambiamenti nella sua forza o nel percorso possono spostare le specie marine, con effetti diretti sull’economia locale. Ora pescatori, operatori marittimi e ricercatori avranno dati più precisi per gestire risorse e rischi.
Copernicus e il futuro del monitoraggio ambientale
Il programma Copernicus, nato dalla collaborazione tra ESA e Commissione europea, punta a tenere sotto controllo i principali segnali ambientali. Con Sentinel-6B operativo, la comunità scientifica avrà a disposizione dati continui almeno fino al 2030. Questo permetterà di fare analisi più precise sulle tendenze in corso e su cosa ci aspetta.
Al momento, spiegano dall’ESA, resta da completare la calibrazione degli strumenti. Solo a quel punto Sentinel-6B potrà lavorare a pieno ritmo. Ma già oggi, nei corridoi dell’agenzia a Parigi e nelle sale di controllo in Europa e Stati Uniti, si respira un cauto ottimismo. “Siamo sulla strada giusta”, ha confidato un tecnico ESA durante una pausa caffè. E questa volta a parlare sono i dati.
