Milano, 20 dicembre 2025 – Quasi nove italiani su dieci spenderanno fino a 300 euro per i regali di Natale. E cresce, anche se di poco, chi supererà questa cifra: dal 13% del 2024 al 13,2% di quest’anno. È quanto emerge dall’ultimo sondaggio sui consumi natalizi realizzato da Confcommercio insieme a Format Research, diffuso questa mattina. La spesa media prevista si attesta a 211 euro. Un dato che racconta come si preparano le feste in un momento ancora incerto dal punto di vista economico, con le famiglie che guardano con attenzione al portafoglio.
Natale, quanto e come si spende davvero
L’indagine rivela che l’81,5% degli italiani farà almeno un regalo, una percentuale in lieve aumento rispetto al 79,9% dello scorso anno. Per gli esperti di Format Research, è un segnale di una “leggera ripresa della fiducia”, anche se le spese restano contenute. Tra chi riceve la tredicesima, il 22,8% la userà per le spese di casa e famiglia, mentre un altro 22,1% la metterà da parte. Poco più del 20% la destinerà a tasse e bollette, mentre quasi il 18% la riserverà ai regali di Natale. “Le famiglie continuano a fare molta attenzione a come gestiscono i soldi – spiega Mariano Bella, direttore dell’Ufficio Studi Confcommercio – ma il Natale resta un momento in cui si cerca di non rinunciare a qualche dono”.
I regali più amati: cibo e benessere in testa
A dominare la lista dei regali più scelti sono ancora i prodotti enogastronomici, vini e liquori compresi, con il 19,7% delle preferenze. Seguono i prodotti per la cura della persona e i trattamenti di bellezza (15,2%), mentre abbigliamento, scarpe e articoli sportivi si fermano al 13,2%. Più indietro, ma comunque presenti nelle scelte degli italiani, ci sono abbonamenti a servizi streaming, biglietti per spettacoli e concerti, smartphone, elettronica di consumo, gioielli e orologi. “Il cibo resta al centro delle tradizioni natalizie italiane – sottolinea Bella – ma cresce anche l’attenzione verso il benessere personale”.
Dove si comprano i regali: negozi e web si dividono la scena
Due italiani su tre faranno acquisti sia nei negozi fisici sia online. Il 23,6%, invece, sceglierà solo i negozi tradizionali. Un segnale chiaro di come si stia affermando la multicanalità: “La comodità dello shopping online va di pari passo con il piacere di comprare dal vivo”, racconta una commessa della Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, dove fin dalle prime ore del mattino si formano code davanti alle vetrine illuminate. Anche in centro a Roma, in via del Corso, e a Napoli, in via Toledo, il via vai di clienti sembra tornato ai livelli pre-pandemia, dicono le prime stime delle associazioni di categoria.
Economia e Natale: tra rincari e prudenza
Nonostante l’aumento dei prezzi degli ultimi mesi – l’Istat segnala un’inflazione all’1,3% a novembre su base annua – la voglia di spendere durante le feste sembra reggere. “Le famiglie fanno attenzione, ma non rinunciano al Natale”, commenta Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio. Chi spenderà più di 300 euro resta una minoranza, stabile nel tempo: un segno che solo alcuni possono permettersi spese più alte. Per molti, invece, il budget è più stretto. “Quest’anno mi sono imposta un tetto massimo di 200 euro – racconta Laura, impiegata milanese – tra figli e parenti bisogna fare i conti e non esagerare”.
Tradizioni che resistono, ma con più cautela
In sostanza, il quadro che emerge dall’indagine Confcommercio-Format Research è quello di un Paese che vuole tenere vive le tradizioni natalizie, ma senza fare passi falsi. I regali restano un rito per la maggior parte degli italiani, anche se le scelte sono più ponderate e meno d’impulso rispetto al passato. “Il Natale è sempre il Natale – dice un commerciante romano – anche se oggi si guarda più al portafoglio”.
