Renzo Iorio: la nuova guida di Federterme Confindustria per un futuro innovativo

Renzo Iorio: la nuova guida di Federterme Confindustria per un futuro innovativo

Renzo Iorio: la nuova guida di Federterme Confindustria per un futuro innovativo

Matteo Rigamonti

Dicembre 20, 2025

Roma, 20 dicembre 2025 – Renzo Iorio è il nuovo presidente di Federterme Confindustria, l’associazione che da oltre un secolo rappresenta il sistema termale italiano. Prende il posto di Massimo Caputi. La nomina è stata ufficializzata questa mattina a Roma, durante la riunione del consiglio direttivo. Un passaggio di testimone importante in un settore chiave per la salute pubblica e lo sviluppo turistico ed economico del Paese.

Le terme: un pilastro per l’Italia

Nel suo primo discorso da presidente, Iorio ha ribadito il valore delle terme come “un punto di riferimento economico e sociale fondamentale per le zone interne”. Un settore che crea lavoro qualificato e offre servizi essenziali alle comunità. “Federterme Confindustria – ha detto – è il fulcro per le politiche attive nel campo termale. Da qui in avanti, ci impegneremo a difendere le terme con vera acqua termale, proteggendo il loro valore terapeutico unico”.

Il termalismo italiano conta più di 320 stabilimenti e dà lavoro a circa 60mila persone, secondo i dati dell’associazione. Nel 2024 il settore ha fatto segnare un +7% rispetto all’anno precedente, con un boom di visitatori stranieri, soprattutto da Germania, Austria e Svizzera. “Le terme sono un motore di benessere, coesione sociale e sviluppo locale – ha aggiunto Iorio –. Vogliamo rafforzare il legame tra salute, turismo e sostenibilità”.

Ricerca e innovazione al centro

Uno dei primi impegni di Iorio è rilanciare la ricerca scientifica sulle proprietà curative delle acque termali. “Punteremo su un programma di ricerca ambizioso – ha spiegato – con studi clinici avanzati, trial randomizzati e collaborazioni con università e centri sanitari”. L’obiettivo è portare il termalismo italiano ai vertici della medicina basata su prove scientifiche, unendo cure tradizionali e nuove applicazioni cliniche.

Il presidente ha ribadito anche l’importanza di distinguere le terme autentiche da offerte meno qualificate. “Solo così – ha detto – garantiremo servizi efficaci ai cittadini e valorizzeremo un patrimonio unico in Europa”. In Italia, il settore termale è secondo solo alla Germania per numero di presenze e quinto a livello mondiale.

Chi è Renzo Iorio

Nato nel 1963, Renzo Iorio è consigliere di amministrazione con delega alle relazioni istituzionali e associative di Terme di Sirmione Spa dal 2017. Il suo percorso professionale spazia dalla consulenza aziendale alla finanza d’impresa, con esperienze in Italia e all’estero. Per oltre vent’anni ha guidato l’espansione della multinazionale Accor in Italia e nel Sud Europa, ricoprendo anche ruoli di vertice in Ferrovie dello Stato e Anas Spa.

Sul fronte associativo, Iorio è vicepresidente vicario di Federturismo Confindustria e membro del consiglio direttivo dell’Unione Industriali di Napoli. Ha guidato Aica Confindustria, Federturismo e il Gruppo Tecnico Cultura & Sviluppo. Dal 2021 insegna come Adjunct Faculty Member alla Luiss Business School.

Reazioni e attese dal settore

Non sono mancati i messaggi di sostegno. Giacomo Gnutti, Cavaliere del Lavoro e presidente di Terme di Sirmione Spa, ha commentato: “Auguro buon lavoro all’amico Renzo Iorio, con cui condividiamo da anni strategie aziendali. La sua esperienza nel turismo e nel mondo associativo sarà preziosa per dare nuova forza al termalismo italiano”.

Gnutti ha sottolineato come il comparto termale sia “un patrimonio economico, sanitario e turistico” che merita più attenzione dalle istituzioni. In Europa, l’Italia è seconda solo alla Germania per numero di stabilimenti e presenze, mentre nel mondo si piazza al quinto posto.

Sguardo al futuro: salute e turismo sostenibile

Nei prossimi mesi, Federterme punta a stringere rapporti più stretti con il Ministero della Salute e il Ministero del Turismo. L’obiettivo è promuovere politiche che sostengano le aree interne e le comunità locali. “Vogliamo che le terme diventino un modello di sviluppo sostenibile – ha concluso Iorio – capace di unire innovazione scientifica, rispetto per l’ambiente e crescita dell’occupazione”.

Ora la sfida è trasformare queste linee guida in fatti concreti. Il settore aspetta risposte su investimenti, formazione e riconoscimento delle cure termali tra i livelli essenziali di assistenza. Un percorso difficile, ma decisivo per il futuro del termalismo italiano.