Borsa asiatica in ripresa: scommesse su un finale d’anno brillante

Borsa asiatica in ripresa: scommesse su un finale d'anno brillante

Borsa asiatica in ripresa: scommesse su un finale d'anno brillante

Giada Liguori

Dicembre 22, 2025

Milano, 22 dicembre 2025 – Le Borse asiatiche chiudono la giornata in rialzo, mentre oro, argento e rame toccano nuovi picchi. Il petrolio guadagna terreno dopo le ultime decisioni degli Stati Uniti contro il Venezuela. Gli investitori guardano con fiducia alla fine dell’anno, spinti dal recente slancio dei titoli tecnologici americani e dall’atmosfera di attesa che si respira sui mercati globali.

Tokyo spinge in alto le Borse asiatiche

La giornata è stata dominata da Tokyo, che ha chiuso con un rialzo netto: il Nikkei ha guadagnato l’1,81%. Secondo gli esperti locali, il movimento riflette la spinta arrivata venerdì da Wall Street, soprattutto dal settore tecnologico del Nasdaq, oltre alle speranze di un buon finale d’anno. “C’è un clima di ottimismo diffuso, soprattutto tra gli investitori istituzionali”, ha raccontato un trader della Nomura Securities, contattato questa mattina alle 9.30 ora locale.

Non sono salite solo le azioni: anche i rendimenti dei titoli di Stato giapponesi hanno raggiunto i livelli più alti degli ultimi anni, dopo la decisione della Banca del Giappone di alzare i tassi venerdì scorso. Per molti osservatori, è un segnale di crescente fiducia nella ripresa economica del Giappone. Intanto, lo yen si è rafforzato contro le principali valute, arrivando a 142,50 nei confronti del dollaro intorno alle 11 a Tokyo.

Hong Kong e Shanghai in positivo, Shenzhen accelera

Il buon umore si è diffuso anche negli altri mercati della regione Asia-Pacifico. Hong Kong ha chiuso con un +0,3%, mentre Shanghai ha segnato un +0,69%. Più decisa la crescita a Shenzhen, dove il listino tecnologico è salito dell’1,13%. Gli operatori locali spiegano che la buona performance cinese nasce dalla tenuta dei consumi interni e dalle aspettative di nuovi stimoli da parte del governo di Pechino.

“Il mercato è concentrato sulle prossime mosse della People’s Bank of China”, ha detto un gestore di fondi di Shanghai, che ha chiesto di restare anonimo. “C’è la sensazione che il peggio sia passato e che il 2026 possa iniziare con una fase più stabile”.

Metalli preziosi e petrolio volano ai massimi

Sul fronte delle materie prime, è stata una giornata di record per i metalli preziosi. L’oro ha superato i 2.250 dollari l’oncia nelle contrattazioni asiatiche del mattino, mentre l’argento ha superato i 29 dollari. Anche il rame ha raggiunto nuovi massimi annuali, spinto dalla domanda industriale e dalle tensioni geopolitiche.

A dare una spinta ai prezzi ci ha pensato anche il rialzo del petrolio, dopo che il presidente americano Donald Trump ha annunciato un inasprimento delle sanzioni contro il Venezuela. La notizia, arrivata nella notte italiana con una nota della Casa Bianca, ha avuto un effetto immediato sui mercati energetici: il Brent è salito a 84 dollari al barile intorno alle 7 di questa mattina.

Verso la chiusura d’anno: fiducia ma occhi aperti

Gli investitori puntano a chiudere l’anno in positivo per le Borse mondiali, sostenuti dal rally dei titoli tecnologici statunitensi e dalla percezione di una maggiore stabilità dell’economia globale. “La volatilità resta sotto controllo e i flussi di denaro in entrata sono robusti”, ha commentato un analista di Morgan Stanley Asia.

Resta da vedere se il trend continuerà anche negli ultimi giorni del 2025. Tutti gli sguardi sono puntati sulle prossime mosse delle banche centrali e sull’evolversi delle tensioni geopolitiche, in particolare tra Stati Uniti e Venezuela. Per ora, però, il clima sui mercati asiatici è rilassato: “C’è voglia di chiudere l’anno con il segno più”, ha confidato un operatore di Hong Kong poco prima della chiusura delle contrattazioni.