Colpo di scena a Palermo: 33enne ferita per errore in un agguato tra la movida

Colpo di scena a Palermo: 33enne ferita per errore in un agguato tra la movida

Colpo di scena a Palermo: 33enne ferita per errore in un agguato tra la movida

Matteo Rigamonti

Dicembre 22, 2025

Palermo, 22 dicembre 2025 – Una donna di 33 anni, Valentina Peonio, è rimasta ferita la scorsa notte da un colpo di fucile in via Quintino Sella, nel cuore della movida palermitana. È successo poco dopo l’una e ha messo in allarme chi vive e frequenta quei locali. Dalle prime indagini della polizia, sembra che Valentina non fosse il vero bersaglio: chi ha sparato, a bordo di una Smart, avrebbe voluto colpire un’altra persona.

Notte di paura in via Quintino Sella: sparatoria tra i locali

La scena si è consumata in un attimo. Valentina aveva appena lasciato un bar, con il bicchiere vuoto ancora in mano, e stava andando verso la sua auto parcheggiata lì vicino. A un certo punto, dicono alcuni testimoni, si sono sentiti colpi secchi sparati da piazza Nascè. “Abbiamo visto una Smart ferma, poi gli spari e la macchina che scappava via”, racconta un ragazzo che lavora in un locale vicino.

La polizia scientifica ha rilevato che i colpi sono stati sparati con un fucile caricato a pallini. Le radiografie fatte all’ospedale Villa Sofia mostrano che Valentina ha ricevuto una trentina di frammenti metallici, soprattutto tra collo e schiena. Alcuni hanno causato fratture alle costole, ma – come spiegano i medici – non ci sono lesioni ai vasi sanguigni e la prognosi è buona.

In fuga dopo la sparatoria: caccia alla Smart e ai due a bordo

Ora gli investigatori stanno passando al setaccio le immagini delle telecamere di sicurezza tra via Quintino Sella e piazza Nascè. Da quei video emerge un dettaglio importante: sulla Smart c’erano due persone, probabilmente un uomo e una donna. Dopo gli spari, l’auto è scappata a tutta velocità verso piazza Don Bosco.

Durante la fuga, raccontano alcuni testimoni e conferma la polizia municipale, la Smart ha investito due pedoni all’incrocio con via Mazzini. I feriti sono stati soccorsi dal 118 e, fortunatamente, non sono in pericolo di vita. La macchina invece è riuscita a sparire nelle vie laterali del quartiere Libertà.

La vittima parla: “Non ho visto nulla, solo un dolore improvviso”

Valentina Peonio, ancora sotto choc ma fuori pericolo, sarà ascoltata nelle prossime ore dalla squadra mobile. “Non ho visto niente, ho solo sentito un dolore forte alla schiena”, ha detto ai medici del pronto soccorso. Gli agenti cercano di capire dove fosse e cosa stesse facendo nei minuti prima della sparatoria, per capire se ha visto qualcosa di utile.

Gli investigatori non escludono nessuna pista. Per ora, però, l’ipotesi più accreditata è quella di un errore di persona: Valentina sarebbe stata colpita per sbaglio durante un regolamento di conti tra gruppi rivali o per una vendetta legata alla movida notturna. “Stiamo lavorando su più fronti”, spiega una fonte della questura. “Le telecamere potrebbero aiutarci a identificare i responsabili”.

La paura dei residenti: “Qui non era mai successo niente del genere”

La notizia della sparatoria si è diffusa in fretta tra chi vive e lavora nel quartiere. Stamattina tanti si sono fermati davanti al nastro che chiude la zona dei rilievi. “Abbiamo paura – racconta una barista di via Quintino Sella – qui c’erano solo piccoli furti o risse, ma una cosa così mai”. Alcuni abitanti chiedono più controlli durante la notte: “Qui ci sono tanti ragazzi fino a tardi, servono più pattuglie”, dice un uomo che abita sopra uno dei locali.

Intanto la caccia alla Smart e ai suoi occupanti continua. Gli inquirenti stanno controllando tutte le telecamere, pubbliche e private, lungo le possibili vie di fuga. La speranza è di trovare un dettaglio – una targa, un volto – che porti a una svolta nelle prossime ore. Nel frattempo, l’episodio scuote la città e riaccende il dibattito sulla sicurezza nelle zone della movida.