Fitness in crescita: il franchising attrae il 22% degli italiani con risparmi fino al 67%

Fitness in crescita: il franchising attrae il 22% degli italiani con risparmi fino al 67%

Fitness in crescita: il franchising attrae il 22% degli italiani con risparmi fino al 67%

Matteo Rigamonti

Dicembre 22, 2025

Milano, 22 dicembre 2025 – Il prezzo dell’abbonamento in palestra continua a essere il primo scoglio per milioni di italiani che vorrebbero tenersi in forma, come ieri e come oggi. A dirlo è una recente indagine di Nomisma spa per Reting, che disegna un settore in rapida evoluzione: il mercato del fitness in Italia, con oltre 5 milioni di iscritti e un giro d’affari da 3,1 miliardi di euro, sta cambiando volto. Il motivo? Il costo, segnalato dal 53% degli utenti come fattore decisivo nella scelta del centro, spinge sempre più persone verso le catene in franchising, viste come più accessibili e flessibili.

Franchising e prezzi bassi: la nuova tendenza nel fitness

Lo studio racconta che oggi il franchising serve il 22% degli sportivi italiani, offrendo tariffe giudicate migliori dal 67% degli utenti rispetto ai centri indipendenti. Questo dato riflette un cambiamento nelle abitudini: “Non si tratta solo di prezzi più bassi, ma di un modello di business diverso che punta su efficienza, standard e tecnologia”, spiega Enrico Tosco, Ceo di Reting ed esperto del settore. Chi sono i clienti tipo? Giovani tra i 18 e i 35 anni (35%), quasi la metà nel Nord-Ovest (44%), spesso single (37%) e per lo più uomini (33%). Cercano soprattutto convenienza economica e orari flessibili: il 54% dà valore agli orari di apertura più ampi delle catene rispetto alle palestre tradizionali.

Il mercato cresce: numeri e trend

Non è un caso isolato. Nel 2024 il franchising ha visto il suo giro d’affari salire del 9,9%, toccando i 34 miliardi di euro complessivi in Italia. Solo nel 2023, i punti vendita in franchising sono aumentati del 7,6%, contribuendo all’1,8% del Pil nazionale. Sono numeri che raccontano un cambiamento profondo nel modo in cui gli italiani scelgono di fare sport. Ma non basta il prezzo: “La sfida per il franchising è trovare il giusto equilibrio tra costi e qualità dell’esperienza”, osserva Tosco. Il 46% degli iscritti resta fedele perché trova un ambiente motivante e positivo, mentre il 37% punta sui programmi personalizzati per non cambiare palestra.

Fitness digitale: la palestra si sposta online

La trasformazione non riguarda solo le palestre vere e proprie. Il settore del fitness digitale ha raggiunto nel 2024 un giro d’affari globale di 59 miliardi di dollari, con una crescita prevista del 7% fino al 2029. In Italia, quasi 10 milioni di persone hanno usato almeno un’app per salute e benessere; il 38% si concentra su fitness e yoga. “Unire palestra fisica e digitale è il futuro del settore. Le catene in franchising hanno più risorse per investire in tecnologia, un vantaggio importante”, sottolinea ancora Tosco.

Come cambiano le scelte degli italiani

Gli italiani stanno cambiando modo di scegliere la palestra. Il passaparola resta fondamentale per il 43% degli utenti, ma cresce l’importanza di internet: il 25% usa la rete per confrontare le offerte e uno su quattro si fa influenzare dalle recensioni online. Questo favorisce le catene organizzate, che possono investire in marketing digitale e presenza sui social. La percezione del valore del franchising è forte soprattutto su alcuni punti: il 48% degli utenti giudica superiore la qualità e la varietà dell’attrezzatura nelle catene. Su pulizia e qualità dei corsi, invece, molti non vedono differenze nette o preferiscono ancora i centri indipendenti.

Il futuro del fitness: tra efficienza e personalizzazione

Il mercato del fitness in Italia è a un bivio. Con circa 7.500 centri attivi e una domanda forte – l’84% degli utenti si allena per “sentirsi in forma” – la sfida tra modelli diversi si fa dura. “Il mercato si sta dividendo – conclude Tosco – Da una parte le grandi catene puntano su volumi, prezzi bassi e tecnologia; dall’altra i centri indipendenti devono giocarsi la carta della personalizzazione e dell’esperienza su misura”. Per chi si allena significa più scelta e prezzi più bassi; per chi lavora nel settore, la sfida è trovare l’equilibrio tra costi e qualità in un pubblico sempre più esigente e informato.