Garlasco, nuova scoperta: l’impronta insanguinata di una scarpa potrebbe collegarsi a Sempio

Garlasco, nuova scoperta: l'impronta insanguinata di una scarpa potrebbe collegarsi a Sempio

Garlasco, nuova scoperta: l'impronta insanguinata di una scarpa potrebbe collegarsi a Sempio

Matteo Rigamonti

Dicembre 22, 2025

Garlasco, 22 dicembre 2025 – È stata trovata una nuova impronta insanguinata di una scarpa in cima alle scale della villetta di via Pascoli, lo stesso luogo dove il 13 agosto 2007 fu ritrovato il corpo senza vita di Chiara Poggi. La notizia, diffusa ieri sera dal Tg1, aggiunge un nuovo pezzo al puzzle di un’inchiesta che da mesi è tornata al centro dell’attenzione. Secondo gli investigatori, la posizione di questa impronta sarebbe in linea con la cosiddetta “traccia 33”, già presente sul muro e attribuita dalla procura a Andrea Sempio, amico del fratello minore della vittima.

L’impronta che cambia la scena del delitto

La scoperta della nuova impronta insanguinata arriva a pochi giorni dalla conclusione dell’incidente probatorio sul materiale genetico ritrovato sotto le unghie di Chiara Poggi. Gli inquirenti spiegano che chi ha aggredito la giovane si sarebbe fermato sulle scale, appoggiando la mano al muro – da qui la famosa “traccia 33” – mentre nello stesso momento ha lasciato l’impronta di scarpa appena individuata dagli esperti della scientifica. “La posizione è compatibile con qualcuno che si ferma a guardare verso il basso”, ha riferito una fonte vicina alle indagini.

Questo dettaglio non è passato inosservato ai legali delle parti coinvolte. La difesa di Sempio, indagato da mesi in questo nuovo filone, ha chiesto nuovi accertamenti tecnici. “Vogliamo vedere tutta la documentazione”, ha detto uno degli avvocati, ricordando che il giovane ha sempre ammesso di frequentare la casa dei Poggi.

Andrea Sempio nel mirino degli inquirenti

Andrea Sempio, oggi 35enne, era all’epoca amico di Marco Poggi, fratello minore di Chiara. Il suo nome era già emerso nel 2016, quando una consulenza di parte aveva segnalato tracce genetiche compatibili con lui. Ma fino a ora le indagini non avevano portato a novità decisive. Solo negli ultimi mesi, con la riapertura del caso e l’analisi dei reperti conservati, la procura ha iscritto Sempio nel registro degli indagati, con l’accusa di omicidio in concorso con ignoti o con Alberto Stasi, ex fidanzato di Chiara, condannato in via definitiva a 16 anni.

Fonti giudiziarie fanno sapere che la nuova impronta potrebbe aiutare a ricostruire i movimenti dell’aggressore dentro la casa. Gli investigatori stanno confrontando la misura e il modello della scarpa con quelli dei sospettati principali.

L’incidente probatorio e la tensione delle famiglie

L’ultimo incidente probatorio si è chiuso la scorsa settimana al Tribunale di Pavia. Ha riguardato l’analisi del DNA trovato sotto le unghie di Chiara. I consulenti scelti dal giudice hanno lavorato per settimane nei laboratori del RIS di Parma. “Aspettiamo i risultati ufficiali”, ha detto l’avvocato della famiglia Poggi, da anni in cerca di verità e giustizia.

Oggi, la villetta di via Pascoli è chiusa e silenziosa, ma resta un luogo carico di dolore per la comunità di Garlasco. I genitori di Chiara non hanno rilasciato dichiarazioni, ma fonti vicine a loro parlano di “speranza che finalmente si possa fare chiarezza”.

Un mistero che dura da diciotto anni

A quasi diciotto anni da quel delitto, il caso Garlasco continua a sollevare dubbi e polemiche. La condanna definitiva di Alberto Stasi non ha mai spento del tutto le incertezze sulla dinamica e sulle responsabilità. Ora, con questa nuova impronta e gli esami genetici in corso, gli inquirenti sperano di ricostruire con più precisione cosa è successo quella mattina d’estate.

“Ogni elemento va preso con serietà”, ha confidato un investigatore che segue il caso fin dall’inizio. Solo così – forse – si potrà dare una risposta definitiva a tante domande rimaste aperte dal 2007. Nel frattempo, la procura aspetta i risultati degli ultimi accertamenti per decidere come andare avanti.