Verona, 22 dicembre 2025 – Paura e caos venerdì sera al Fame House di San Giovanni Lupatoto. La festa per l’inaugurazione della nuova gestione è finita in un vero incubo. Erano circa le 23 quando, come racconta il titolare e confermano i carabinieri, un ragazzo egiziano tra i 20 e i 25 anni, residente in zona, ha cercato di entrare nel locale armato di machete. Dentro c’erano più di duecento persone che festeggiavano ignare di quello che stava per accadere.
Follia all’ingresso: machete e vetri rotti
I testimoni dicono che il giovane si è presentato all’ingresso in uno stato di forte agitazione. I buttafuori, che conoscevano i suoi precedenti, gli hanno chiuso la porta in faccia. “Urlava, minacciava, era fuori controllo”, ha raccontato uno degli addetti alla sicurezza. La tensione è salita subito quando ha sferrato un pugno a un bodyguard. Per qualche minuto sembrava che la situazione si fosse calmata: il ragazzo se n’era andato e la musica era ripartita.
Ma la calma è durata poco. Poco dopo è tornato, questa volta con un machete in mano. Ha cominciato a colpire la vetrata principale con forza, mandandola in frantumi sotto gli occhi sbigottiti di clienti e staff. “C’erano urla, gente che si nascondeva dietro il bancone”, ha detto una cameriera ancora sotto choc. I buttafuori si sono rifugiati dentro, mentre il ragazzo continuava a minacciare chiunque gli si avvicinasse.
La reazione della sicurezza e la fuga
Per fermarlo, la sicurezza ha usato lo spray al peperoncino. Il gas si è sparso anche dentro il locale, causando bruciore agli occhi e panico tra la gente. “Ho visto ragazzi piangere e scappare verso l’uscita”, racconta un testimone seduto vicino all’ingresso. In pochi minuti la sala si è svuotata. Quando i carabinieri sono arrivati, intorno alle 23.30, il ragazzo era già sparito. Nessuno si è fatto male gravemente, ma lo spavento è stato enorme.
Il titolare: “Non siamo protetti”
Il giorno dopo, sabato 20 dicembre, il titolare si è presentato in caserma per denunciare l’accaduto. Ha preferito restare anonimo, ma non ha nascosto la sua rabbia: “Non siamo protetti, siamo sempre noi a pagarne le conseguenze”, ha detto ai giornalisti fuori dalla caserma di via Garofoli. Il giovane che ha scatenato il caos è noto alle forze dell’ordine e avrebbe già creato problemi in altri locali della zona. “Non è la prima volta che succede qualcosa del genere qui a San Giovanni Lupatoto”, ha aggiunto il gestore.
L’impatto sui clienti, soprattutto i più giovani, è stato forte. “Quando ho detto che la serata era finita, alcuni ragazzi si sono messi a piangere”, ha confidato il titolare. “Volevano solo divertirsi e si sono trovati in una situazione che non auguro a nessuno”. Il locale resterà chiuso almeno per una settimana, sia per sicurezza sia come protesta contro quella che il gestore definisce “una situazione insostenibile”.
Indagini aperte e paura tra i cittadini
I carabinieri della compagnia di San Giovanni Lupatoto stanno raccogliendo testimonianze e controllando le immagini delle telecamere per identificare il ragazzo con certezza. Al momento non ci sono arresti né denunce ufficiali contro di lui, ma le indagini vanno avanti. Nel frattempo, tra i residenti cresce la preoccupazione per una serie di episodi simili avvenuti negli ultimi mesi.
“Serve più presenza delle forze dell’ordine”, ha detto un commerciante di via Monte Pastello. “Non possiamo vivere nel terrore ogni fine settimana”. Il video dell’assalto, che ha fatto il giro dei social, mostra chiaramente la scena: urla, vetri che si spaccano e clienti che cercano riparo dietro i tavoli.
Finché non si farà chiarezza su quanto successo, il Fame House resterà chiuso. E con lui si spegne, almeno per ora, uno dei pochi luoghi di ritrovo serali per i giovani della zona.
