Edimburgo, 22 dicembre 2025 – The Glenrothes, storica distilleria scozzese nata nel cuore di Rothes nel 1879, si presenta oggi con un volto nuovo. La casa ha svelato una nuova immagine e un packaging completamente rinnovato, un passo importante per valorizzare l’eccellenza dello Speyside. Dietro questa scelta, spiegano dall’azienda, c’è la voglia di “restare fedeli alla tradizione, ma guardando avanti”, in un settore che negli ultimi vent’anni ha visto una vera rinascita.
Un restyling che punta sulla sostenibilità
Il restyling è stato affidato all’agenzia londinese Lewis Moberly, che ha ripensato l’immagine di The Glenrothes per farla emergere con forza sugli scaffali internazionali. La bottiglia, da sempre riconoscibile per la sua forma tondeggiante, è stata rivista: ora è più alta, con un collo più slanciato e dettagli che raccontano la cura artigianale della distilleria. “Volevamo raccontare la nostra storia senza perdere un tocco moderno”, ha detto Laura Rampling, Master Whisky Maker.
Il nuovo packaging secondario, un cilindro a doppio strato che si apre per mostrare la bottiglia, prende ispirazione dai colori e dai materiali della Tenuta di Glenrothes. Dal verde lichene del 15 anni alle tonalità più scure dei 18 e 25 anni, ogni particolare richiama i legni usati per la maturazione. Il messaggio è chiaro: “Zero plastica, zero metallo, zero pelle”, sottolineano dall’azienda. Tutto è fatto di carta e cartone, con pochissima lamina, per garantire un prodotto 100% riciclabile, in linea con l’impegno green del gruppo Edrington.
Qualità al centro della nuova gamma
La nuova linea non punta ai grandi numeri del mercato di massa. Vuole invece rafforzare il ruolo di The Glenrothes come punto di riferimento per chi cerca qualità e autenticità nel mondo del Single Malt Scotch Whisky. “Ci rivolgiamo a chi sa riconoscere la differenza”, si legge in una nota della distilleria. La gamma parte ora dal 15 anni – una novità assoluta per Rothes – e prosegue con le versioni da 18 e 25 anni.
Il The Glenrothes 15 Years Old diventa così il nuovo prodotto fisso della distilleria. Invecchia solo in botti di rovere europeo ex sherry, scelte personalmente da Laura Rampling. Il profilo aromatico? Frutta matura, spezie delicate e una profondità che, secondo gli esperti, è il segno distintivo di tutta la gamma Glenrothes. Nessun colorante aggiunto: il colore naturale è parte della sua identità.
Tradizione e innovazione a braccetto
Dietro ogni bottiglia c’è una filiera curata in ogni minimo dettaglio. La distilleria usa acqua di sorgente a basso contenuto minerale, una caratteristica tipica dello Speyside, e segue un processo di distillazione lento, con alambicchi particolarmente alti. Il risultato è un distillato fragrante e fruttato, apprezzato per la sua finezza.
Un altro punto di forza è il laboratorio interno di bottai: pochi produttori possono vantare una squadra di artigiani che ogni anno restaurano e preparano migliaia di botti. “La cura del legno è fondamentale per mantenere la qualità che ci distingue”, racconta uno degli artigiani storici. La filiera del legno è seguita direttamente dalla casa madre Edrington, dall’albero fino alla botte.
Il tesoro nascosto dello Speyside
Considerata dagli esperti un vero “tesoro nascosto dello Speyside”, The Glenrothes si distingue per la capacità di rinnovarsi senza perdere il legame con le proprie radici. L’eliminazione delle versioni da 10 e 12 anni – una scelta non scontata in un mercato spesso orientato ai numeri – segna la volontà di puntare su prodotti più maturi e complessi.
Gli appassionati potranno trovare la nuova gamma nei principali mercati europei già nelle prossime settimane. I prezzi? Non ancora ufficiali, ma secondo indiscrezioni raccolte tra i distributori italiani, il 15 anni dovrebbe posizionarsi nella fascia medio-alta del segmento premium.
Solo allora, davanti a un bicchiere di Glenrothes, si potrà davvero capire il senso di questa trasformazione: restare fedeli a se stessi, ma con il coraggio di cambiare.
