La misteriosa perdita di contatto con la sonda Maven in orbita attorno a Marte

La misteriosa perdita di contatto con la sonda Maven in orbita attorno a Marte

La misteriosa perdita di contatto con la sonda Maven in orbita attorno a Marte

Matteo Rigamonti

Dicembre 22, 2025

Washington, 22 dicembre 2025 – La NASA ha perso i contatti con Maven, la sonda che da undici anni gira intorno a Marte e che ha giocato un ruolo fondamentale nello studio dell’atmosfera del pianeta rosso. Il segnale si è interrotto il 6 dicembre, ha annunciato l’agenzia spaziale americana, che in queste ore sta cercando in tutti i modi di ristabilire la comunicazione. Lancata nel 2013 e arrivata a orbitare Marte nel settembre 2014, Maven ha aiutato a capire come il pianeta abbia perso i suoi mari nel tempo e ha fatto da ponte radio essenziale per i rover Curiosity e Perseverance.

Maven: undici anni di scoperte su Marte

Nel corso della sua lunga missione, Maven (Mars Atmosphere and Volatile EvolutioN) ha raccolto dati preziosi sull’atmosfera superiore e sulla ionosfera di Marte. Gli scienziati della NASA raccontano che la sonda ha mostrato come il vento solare spazzi via l’acqua dall’atmosfera marziana, contribuendo alla scomparsa dei mari che un tempo c’erano sul pianeta. “Abbiamo scoperto una specie di coda magnetica attorno a Marte”, ha detto uno dei ricercatori, “e trovato un nuovo meccanismo che spiega le aurore polari”. Queste osservazioni hanno messo in luce le grandi differenze tra la storia di Marte e quella della Terra, due pianeti simili per dimensioni ma molto diversi nella capacità di mantenere condizioni adatte alla vita.

Maven, il ponte tra Terra e Marte

Oltre al valore scientifico, Maven ha avuto un ruolo pratico e decisivo: per anni ha garantito le comunicazioni tra la Terra e i rover sulla superficie marziana. Insieme ad altri satelliti come MRO (Mars Reconnaissance Orbiter) e il più recente TGO (Trace Gas Orbiter) della missione europea ExoMars, Maven ha fatto da ponte radio, trasmettendo dati e immagini raccolti da Curiosity e Perseverance. La perdita del segnale è quindi un problema concreto per la gestione delle missioni robotiche su Marte. “Stiamo cercando di capire cosa sia successo”, spiegano i tecnici della NASA, “e valutando se ci saranno ripercussioni sulle comunicazioni con i rover”.

Gli ultimi momenti prima del blackout

Secondo quanto riferito dalla NASA sul sito ufficiale, la telemetria di Maven mostrava che tutti i sistemi funzionavano normalmente prima che la sonda passasse dietro Marte, in una zona dove la comunicazione con la Terra si interrompe temporaneamente. “Dopo che Maven è riemersa da dietro il pianeta”, si legge nella nota, “il Deep Space Network non ha più captato nessun segnale”. Da allora, i tecnici stanno analizzando i dati per capire cosa ha causato la perdita di contatto. Al momento non ci sono aggiornamenti sulle possibili cause del guasto.

Cosa succederà alle missioni su Marte?

La perdita di Maven arriva in un momento delicato per l’esplorazione marziana. I dati della sonda hanno aiutato a definire le strategie per le missioni future, sia robotiche sia, un giorno, umane. Senza il suo supporto diretto per le comunicazioni, la NASA dovrà affidarsi agli altri satelliti ancora in orbita attorno al pianeta rosso. “Condivideremo ulteriori aggiornamenti appena li avremo”, promette la nota ufficiale. Intanto, la comunità scientifica segue con attenzione gli sviluppi, consapevole di quanto Maven abbia già dato – e possa ancora offrire – per capire come Marte sia diventato un mondo arido e ostile.

Per ora, resta solo l’attesa. E la speranza che il collegamento si possa riaccendere, anche solo per un ultimo saluto a una sonda che ha cambiato il modo di guardare al nostro vicino nello spazio.