Washington, 22 dicembre 2025 – Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha fatto un passo indietro. Ieri sera, dopo le proteste dei democratici e delle associazioni delle vittime di Jeffrey Epstein, è stata ripubblicata la foto di Donald Trump che era stata tolta dal sito ufficiale. L’immagine, scattata anni fa, mostra un cassetto di una scrivania con alcune fotografie, tra cui una raffigura l’ex presidente insieme a Ghislaine Maxwell e ad altre persone. La vicenda ha riacceso il dibattito sulla trasparenza e sulla gestione delle prove nei casi che coinvolgono personaggi pubblici.
Foto sparita e poi riapparsa: cosa è successo
Gli eventi si sono susseguiti rapidamente. Venerdì scorso, il Dipartimento di Giustizia aveva pubblicato sul proprio sito una serie di immagini legate all’inchiesta su Jeffrey Epstein, compresa quella in questione. Ma solo un giorno dopo, la foto era sparita senza spiegazioni precise. La rimozione ha subito attirato l’attenzione dei media americani e dei parlamentari democratici, che hanno chiesto chiarimenti immediati.
In una nota pubblicata su X (ex Twitter), il Dipartimento ha spiegato che la decisione di togliere temporaneamente la foto era stata presa “per verificare se fossero necessarie ulteriori censure a tutela delle vittime”. Una giustificazione che non ha convinto tutti. “Non si può oscurare la verità per ragioni politiche”, ha detto la deputata democratica Alexandria Ocasio-Cortez, tra le prime a denunciare la vicenda.
Le vittime e la politica: le reazioni
La pressione è arrivata anche dalle associazioni delle vittime di Epstein, che hanno chiesto chiarezza e rispetto per chi ha subito. “Abbiamo diritto a sapere tutto quello che riguarda questa storia”, ha detto Annie Farmer, una delle donne che hanno testimoniato contro Epstein. “Togliere la foto ci è sembrato un tentativo di nascondere qualcosa”.
Sul fronte repubblicano, invece, sono arrivate risposte più moderate. Alcuni membri del partito hanno invitato a non usare la vicenda per scopi politici: “Le indagini devono andare avanti senza pressioni esterne”, ha detto il senatore Lindsey Graham. Ma intanto la questione si è subito trasformata in uno scontro politico, con i democratici che accusano l’amministrazione di voler proteggere figure importanti.
Trump e Maxwell: cosa c’è dietro la foto
Non è la prima volta che spuntano foto di Donald Trump e Ghislaine Maxwell insieme. In passato erano già emerse immagini che li ritraevano in contesti mondani. Ma ogni nuovo dettaglio riporta l’attenzione sull’inchiesta Epstein e su quello che è successo davvero. Maxwell, condannata nel 2022 per traffico sessuale di minori, è una figura chiave in tutto il sistema di abusi organizzato da Epstein.
Trump, invece, ha sempre negato di aver avuto un ruolo diretto nelle attività criminali dell’ex finanziere. Ha più volte detto di aver interrotto ogni rapporto con Epstein anni prima dell’arresto. “Non ho nulla da nascondere”, aveva detto ai giornalisti nel 2019.
La gestione delle prove: un equilibrio difficile
La storia della foto tolta e poi rimessa fa tornare al centro il tema di come vengono gestite le prove sensibili da parte delle autorità federali. Secondo alcuni esperti, la scelta del Dipartimento di Giustizia mostra la difficoltà di trovare un equilibrio tra proteggere le vittime e garantire trasparenza al pubblico.
“Ogni documento o immagine legata a un’indagine così delicata va valutata con attenzione”, ha spiegato l’avvocato penalista Alan Dershowitz, già consulente in casi simili. “Ma la trasparenza resta un punto fermo”.
Una vicenda ancora aperta
Al momento, il Dipartimento di Giustizia non ha fornito altri dettagli sulle ragioni precise della rimozione temporanea della foto. La vicenda però continua a far discutere, sia in politica che tra le associazioni delle vittime. Solo nelle prossime settimane si capirà se spunteranno nuovi elementi o se tutto finirà qui.
Intanto, la foto – quella del cassetto con le immagini di Trump e Maxwell – è di nuovo visibile sul sito ufficiale del Dipartimento. Per molti osservatori, però, questa è solo una tappa in una storia che è tutt’altro che chiusa.
