Perseverance: il rover che esplorerà Marte fino al 2031

Perseverance: il rover che esplorerà Marte fino al 2031

Perseverance: il rover che esplorerà Marte fino al 2031

Giada Liguori

Dicembre 22, 2025

Washington, 22 dicembre 2025 – Il rover Perseverance della Nasa continuerà a esplorare Marte almeno fino al 2031, dopo quasi cinque anni e oltre quaranta chilometri percorsi sul Pianeta Rosso. La notizia è arrivata nelle scorse ore durante la riunione annuale dell’American Geophysical Union. I responsabili della missione hanno spiegato che i test fatti negli ultimi due anni sulla Terra hanno confermato che il rover è ancora pienamente operativo. “I test mostrano che il rover è in ottime condizioni. Tutti i sistemi possono sostenere una missione a lungo termine”, ha detto Steve Lee, vice-responsabile del progetto al Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa.

Perseverance: cinque anni tra rocce e crateri

Dal suo arrivo su Marte nel febbraio 2021, Perseverance ha attraversato il cratere Jezero, una vasta depressione che, secondo gli scienziati, ospitava un lago miliardi di anni fa. In questi anni, il rover ha raccolto molti campioni di roccia, utili a capire meglio le condizioni ambientali di allora e la possibile presenza di forme di vita. Gli strumenti a bordo hanno analizzato la composizione chimica delle rocce, trovando tracce di minerali come l’olivina.

Il cratere Jezero, largo circa 45 chilometri, è stato scelto proprio per la sua storia geologica. “Abbiamo trovato segni che indicano la presenza di acqua in passato”, ha ricordato uno dei ricercatori durante l’incontro a San Francisco. Le operazioni si sono svolte spesso in condizioni estreme, con temperature che scendono fino a -60 gradi Celsius e improvvise tempeste di polvere.

La nuova sfida: Lac de Charmes e l’olivina

Nei prossimi mesi, Perseverance si dirigerà verso una nuova zona chiamata Lac de Charmes. Qui dovrà raccogliere altri campioni di olivina, un minerale che si forma a temperature elevate e che può dare indizi sulle dinamiche interne del pianeta. “Studiare l’olivina in diverse zone ci aiuterà a capire meglio le differenze tra le regioni esplorate”, ha spiegato un ingegnere del Jpl.

Il confronto tra i campioni del cratere Jezero e quelli che arriveranno da Lac de Charmes potrebbe fornire nuove risposte sulle origini geologiche di Marte. Gli scienziati vogliono ricostruire la storia del pianeta, analizzando le variazioni nella composizione delle rocce e la presenza di minerali formatisi in condizioni diverse.

Navigazione autonoma: il cuore del sistema ENav

Uno degli aspetti più importanti della missione è il sistema di navigazione autonoma ENav, creato per far muovere il rover da solo su terreni difficili. Il software scansiona gli ostacoli fino a 15 metri di distanza e calcola il percorso più sicuro, inviando le indicazioni alle ruote. “Oltre il 90% degli spostamenti di Perseverance avviene con la guida autonoma”, ha spiegato Hiro Ono, ricercatore del Jpl. “Questo ci permette di raccogliere campioni molto più velocemente”.

ENav rappresenta un salto avanti rispetto alle missioni precedenti: grazie all’intelligenza artificiale, il rover può reagire subito a cambiamenti del terreno. “Con il futuro sbarco degli esseri umani sulla Luna e su Marte – ha aggiunto Ono – la guida autonoma su lunghe distanze sarà sempre più importante per esplorare questi mondi”.

Una missione che guarda avanti

La decisione di prolungare la missione fino al 2031 mostra la fiducia nelle capacità del rover e l’importanza dei dati raccolti. Nei laboratori del Jpl a Pasadena, i tecnici controllano ogni giorno lo stato di batterie, ruote e bracci robotici. “Riceviamo dati quotidiani che ci aiutano a capire come sta il veicolo”, ha detto Steve Lee.

Nel frattempo, la comunità scientifica aspetta con interesse i risultati delle prossime analisi. I campioni raccolti da Perseverance potrebbero essere recuperati in futuro da una missione con equipaggio o da un sistema automatico ancora in fase di sviluppo. Per ora, il rover prosegue il suo viaggio tra polvere rossa e rocce antiche, deciso a svelare i segreti di Marte e a preparare il terreno per le prossime esplorazioni umane.