Milano, 22 dicembre 2025 – Lo spread tra i Btp italiani e i Bund tedeschi a 10 anni ha chiuso oggi in leggero aumento, salendo a 70 punti base dai 68 punti segnati all’apertura. Il dato, registrato alle 17:30 sui terminali di Piazza Affari, conferma una tendenza che si vede da settimane: oscillazioni contenute ma continue. Il rendimento del Btp decennale di riferimento si è fermato al 3,59%.
Spread Btp-Bund: il segnale dalla piazza e l’Europa che osserva
Il differenziale tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi – che gli addetti ai lavori seguono come termometro della fiducia nell’Italia – ha mostrato un lieve rialzo nella seduta di lunedì. Secondo i dati di Bloomberg e della Banca d’Italia, lo spread è rimasto in un range stretto, senza grandi scossoni. “Il mercato resta prudente, aspetta di vedere cosa farà la Banca Centrale Europea”, ha spiegato un analista di Intesa Sanpaolo, sottolineando che la volatilità è stata contenuta nonostante le incertezze sull’economia europea.
La Germania, con il suo Bund a 10 anni, continua a essere il punto di riferimento per la stabilità finanziaria nell’Eurozona. Oggi il rendimento del Bund si è mantenuto intorno al 2,89%, lasciando al Btp italiano un margine di differenza tra i più bassi degli ultimi anni. “Non si vedono particolari tensioni – ha aggiunto la stessa fonte – ma il clima resta guardingo”.
Rendimento del Btp decennale: numeri e reazioni dal mercato
Il rendimento del Btp a 10 anni ha raggiunto il 3,59%, leggermente più alto rispetto ai giorni scorsi. Un segnale che riflette la cautela degli investitori e le aspettative sulle prossime mosse della politica monetaria. “Il mercato è in attesa”, ha commentato un gestore di fondi di Milano, “gli operatori preferiscono mantenere posizioni difensive in vista delle festività e delle prime riunioni BCE del 2026”.
Secondo i dati di Tradeweb, la domanda per i titoli italiani resta solida, anche se gli investitori puntano soprattutto su scadenze medio-brevi. “Gli investitori istituzionali guardano all’Italia con interesse, ma senza correre rischi eccessivi”, ha spiegato un trader di una grande banca d’affari europea.
Cosa pesa sullo spread e cosa aspettarsi
A influenzare l’andamento dello spread nelle ultime ore sono state soprattutto le attese sui dati dell’inflazione nell’Eurozona e le parole dei vertici BCE. Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea, ha ribadito nei giorni scorsi l’importanza di restare vigili sull’andamento dei prezzi. “Non possiamo permetterci passi falsi”, ha detto Lagarde in una conferenza a Francoforte, “la stabilità finanziaria è la nostra priorità”.
In Italia, il Tesoro ha confermato il calendario delle aste di titoli di Stato per gennaio 2026. Gli operatori aspettano con attenzione l’emissione dei nuovi Btp a medio termine, che potrebbe dare indicazioni importanti sulla domanda internazionale e sulla fiducia verso il debito pubblico italiano.
Che effetti per risparmiatori e imprese
Per i risparmiatori italiani, il leggero aumento dello spread e del rendimento dei Btp decennali significa un ritorno un po’ più alto sugli investimenti obbligazionari. Ma, secondo gli esperti di alanews.it, la situazione resta sotto controllo e non ci sono segnali di tensione come in passato. “Siamo lontani dai livelli di allarme”, ha rassicurato un consulente finanziario di Roma, “ma è sempre bene tenere d’occhio l’evoluzione dei mercati”.
Le imprese italiane, soprattutto quelle più esposte al costo del credito, seguono con attenzione l’andamento dei tassi. Un differenziale stabile o in lieve crescita non dovrebbe avere un impatto immediato sui prestiti bancari, ma resta un dato da monitorare nei prossimi mesi.
Bilancio finale: scenario da tenere d’occhio
In chiusura, la giornata si è conclusa con uno spread Btp-Bund in lieve rialzo e un rendimento del decennale italiano al 3,59%. Gli operatori restano prudenti, in attesa delle mosse della BCE e dei dati macroeconomici europei. Per ora, dicono gli analisti, il quadro è stabile, ma la guardia resta alta.
