Antonio Medugno denuncia Signorini: accuse shock di violenza sessuale

Antonio Medugno denuncia Signorini: accuse shock di violenza sessuale

Antonio Medugno denuncia Signorini: accuse shock di violenza sessuale

Matteo Rigamonti

Dicembre 23, 2025

Milano, 23 dicembre 2025 – Antonio Medugno, ex concorrente del Grande Fratello Vip, ha deciso di andare fino in fondo e annuncia una denuncia per violenza sessuale e tentata estorsione contro Alfonso Signorini, direttore di Chi e volto noto della tv italiana. La notizia è esplosa durante la seconda puntata di “Falsissimo”, il format online curato da Fabrizio Corona, che ha condiviso sui social ampi estratti dell’intervista a Medugno, portando alla luce dettagli mai resi pubblici prima.

Le accuse di Medugno: il racconto di una serata difficile

Medugno racconta che tutto è iniziato con un servizio fotografico per Chi. Da lì, messaggi privati su WhatsApp e un invito a casa di Signorini, dove sarebbe avvenuto l’episodio contestato. “Mi sono bloccato quando mi ha chiesto un bacio”, spiega, ripercorrendo quei momenti nella palestra privata dell’abitazione milanese del giornalista. “Ho cercato di spostarmi, ma lui mi ha girato il viso e mi ha dato un bacio a stampo. Poi si è scusato, ma poco dopo mi ha messo una mano sulle parti intime”.

La serata è proseguita con una cena in casa di Signorini, che avrebbe parlato del suo compagno a Londra e chiesto a Medugno di restare a dormire. “Ho tutte le prove”, assicura il giovane, che ha già consegnato materiale agli inquirenti tramite il suo avvocato. “Sono andato a fare il bagno, lui è entrato nudo con un asciugamano sulla spalla. Ho scattato una foto come prova, nel caso fosse successo qualcosa”.

Fabrizio Corona e la diffusione dell’intervista

La vicenda è stata rilanciata da Fabrizio Corona, che nel suo programma “Falsissimo” ha pubblicato l’intervista a Medugno e alcune chat, presumibilmente fornite da Alessandro Piscopo, ex manager del ragazzo. Molti contenuti, inizialmente riservati agli abbonati, sono presto finiti sui social, scatenando un acceso dibattito e sollevando dubbi sulla privacy e sulla gestione delle prove.

Corona, già indagato per il sospetto di revenge porn legato alla diffusione di questi materiali, sarà ascoltato oggi in procura a Milano dal sostituto procuratore Alessandro Gobbis e dall’aggiunto Letizia Mannella, responsabile dei reati a sfondo sessuale. La polizia è arrivata a casa sua proprio mentre si registrava la seconda puntata dell’inchiesta.

La denuncia e i tempi della legge

In Italia, la querela per violenza sessuale va presentata entro dodici mesi dal momento in cui la vittima scopre il reato, termine che può allungarsi in caso di aggravanti. Nel caso di Medugno, i fatti risalirebbero a circa tre anni fa. Ma l’avvocato del giovane è convinto che ci siano elementi validi per procedere comunque: “La violenza sessuale è chiara e abbiamo prove da mostrare agli inquirenti”. Il padre di Medugno ha confermato la versione del figlio, precisando che tra loro non ci sarebbero stati rapporti sessuali completi.

Le reazioni e cosa aspettarsi

La vicenda ha già scosso il mondo dello spettacolo e i fan. Medugno ha raccontato di essere in terapia da tre anni: “Non lo sapevano nemmeno i miei genitori”, ha ammesso nell’intervista. Corona ha aggiunto che il ragazzo ha fornito anche documenti sul percorso psicologico seguito dopo i fatti.

Al momento, Signorini non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali. Fonti vicine al conduttore dicono che sta valutando con i suoi legali come muoversi. Ora toccherà alla procura di Milano verificare le accuse e come sono stati diffusi i materiali online.

Un caso che scuote il mondo dello spettacolo

Antonio Medugno, nato nel 1998, è noto al pubblico per la partecipazione a “Uomini e Donne” nel 2019 e poi al Grande Fratello Vip tre anni dopo. L’inchiesta di Corona sul cosiddetto “Sistema Signorini” potrebbe aprire nuovi scenari giudiziari e mediatici. Le prossime ore saranno decisive per capire cosa succederà e se partirà un procedimento penale.

Nel frattempo, il caso continua a tenere banco sui social e in tv, accendendo il dibattito sulla tutela delle vittime e sulla responsabilità dei media quando si tratta di storie così delicate.