Milano, 23 dicembre 2025 – Le Borse europee hanno chiuso oggi con un nuovo record per l’indice Stoxx Europe 600, che ha guadagnato lo 0,2%. Un segnale che conferma il clima di prudenza e attesa che si respira tra gli operatori nella settimana che precede le festività natalizie. A Piazza Affari, invece, il listino principale ha mostrato un andamento altalenante, oscillando tra piccoli rialzi e cali senza una direzione chiara.
Stoxx Europe 600 tocca un nuovo massimo storico
Nel dettaglio, l’indice Stoxx Europe 600, che raggruppa le principali società quotate del continente, ha raggiunto un nuovo picco, aggiornando i già alti livelli delle scorse settimane. A Londra, il Ftse 100 ha chiuso quasi invariato (+0,03%), mentre a Parigi il Cac 40 ha perso lo 0,15%. Più marcata la flessione a Madrid, con l’Ibex 35 in calo dello 0,24%. A Francoforte, invece, il Dax ha messo a segno un rialzo dello 0,14%, spinto soprattutto dai titoli industriali e tecnologici.
Gli analisti delle principali banche d’affari sottolineano che “il mercato europeo si regge su fondamentali solidi, ma la volatilità resta alta in vista delle prossime decisioni sulla politica monetaria”. Oggi si è registrato un giro d’affari ridotto e scambi frammentati, tipici del periodo pre-natalizio.
Oro stabile ai massimi, gas in calo
Sul fronte delle materie prime, l’attenzione si è concentrata sull’oro, che resta sui livelli più alti dell’anno. Il prezzo dell’oncia si è fermato a 4.482 dollari, confermando la tendenza degli investitori a cercare rifugio in un momento di incertezza geopolitica e con l’inflazione ancora sopra gli obiettivi delle banche centrali. “L’oro è ancora il punto di riferimento per chi vuole proteggersi dalle turbolenze”, ha spiegato un trader della City contattato nel primo pomeriggio.
Diversa la situazione per il gas naturale, che ha registrato un nuovo calo: il prezzo è sceso dello 0,87%, a quota 27,45 euro per megawattora. Secondo gli esperti, il ribasso rispecchia sia le temperature miti in Europa occidentale sia le scorte ancora abbondanti nei principali centri di stoccaggio. “La domanda resta debole e le forniture stabili”, ha commentato un analista energetico di Francoforte.
Petrolio in lieve rialzo, mercato cauto
Il mercato del petrolio ha invece messo a segno un leggero recupero: il Brent ha chiuso a 58,08 dollari al barile, con un progresso dello 0,12%. Gli operatori spiegano che il movimento è stato spinto da alcune operazioni tecniche e da segnali contrastanti arrivati dall’OPEC+, che nei giorni scorsi aveva lasciato intendere una possibile revisione dei tagli alla produzione per il primo trimestre del prossimo anno.
In questo scenario, gli investitori restano prudenti. “Non ci sono segnali forti all’orizzonte – ammette un gestore milanese – e molti preferiscono mettere al sicuro i guadagni degli ultimi mesi”. Il clima resta quindi sospeso tra un cauto ottimismo per la tenuta dell’economia europea e i timori legati alle tensioni internazionali e alle prossime mosse delle banche centrali.
Mercati in stand-by prima delle feste
Con le festività alle porte, i volumi di scambio sulle principali piazze europee si sono ridotti già dalla mattina. A Piazza Affari, diversi operatori hanno parlato di “un clima quasi da chiusura anticipata”, con pochi scambi e movimenti limitati ai titoli più liquidi. Solo alcuni settori – come quello tecnologico e farmaceutico – hanno mostrato un po’ di vivacità.
Dalle prime indicazioni raccolte nei desk delle banche d’investimento, la settimana dovrebbe andare avanti su questi ritmi lenti fino a venerdì. Poi, si tornerà a fare sul serio solo dopo Capodanno. Nel frattempo, l’attenzione resta puntata sulle prossime mosse di BCE e Federal Reserve: “Tutto dipenderà dall’inflazione e dai tassi – conclude un analista romano – ma per ora ci godiamo la pausa”.
