Roma, 23 dicembre 2025 – The Voice of Hind Rajab, presentato lo scorso settembre alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, ha segnato una vera svolta nel cinema contemporaneo. Il film, che ha conquistato il Leone d’Argento e ha scatenato un acceso dibattito ben oltre i confini della laguna, si prepara ora a ricevere il Capri Humanitarian Award durante la nuova edizione di Capri Hollywood – The International Film Festival. Un premio che mette in luce la forza etica e civile di un’opera destinata a lasciare un segno nella coscienza collettiva.
Un film che fa pensare
Dopo il successo di Venezia, The Voice of Hind Rajab è diventato uno dei titoli più chiacchierati e attesi della stagione. La pellicola – diretta da una regista che ha scelto di restare nell’ombra per lasciare spazio solo alla storia – non si limita a raccontare, ma invita chi guarda a fermarsi, ascoltare e riflettere. “Non volevamo solo emozionare, ma aprire un momento di silenzio in cui lo spettatore potesse interrogarsi”, ha spiegato uno dei produttori durante la conferenza stampa a Capri. Il film, ambientato in una zona di conflitto e ispirato a fatti reali, racconta la voce e il coraggio di Hind Rajab, giovane protagonista diventata simbolo di resistenza e speranza.
Il valore umano premiato a Capri
Il Capri Humanitarian Award, assegnato con la collaborazione della Croce Rossa Italiana, celebra ogni anno opere che si distinguono per il loro impatto sociale e messaggio universale. Quest’anno la scelta è caduta su The Voice of Hind Rajab proprio per la sua capacità di “dare voce a chi non ne ha”, come ha sottolineato Rosario Valastro, presidente della Croce Rossa. La cerimonia di consegna si terrà il 28 dicembre al Cinema Paradiso di Capri, con la presenza di ospiti internazionali e rappresentanti delle istituzioni. “Questo film ci ricorda che l’umanità passa anche attraverso le storie che raccontiamo”, ha aggiunto Valastro.
Capri Hollywood, ponte tra culture
L’edizione 2025 di Capri Hollywood conferma il suo ruolo centrale nella stagione dei premi internazionali. Organizzato dall’Istituto Capri nel Mondo con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Campania, il festival propone quest’anno una serie di incontri dedicati al dialogo e alla pace. In programma, appuntamenti con registi, attori e operatori umanitari: un’occasione per riflettere su come il cinema possa essere uno strumento di empatia e consapevolezza. “Il festival nasce proprio per costruire ponti tra cinema e sensibilità diverse”, ha ricordato Pascal Vicedomini, direttore artistico della manifestazione.
Verso la corsa agli Oscar
Intanto cresce l’attenzione intorno a The Voice of Hind Rajab anche in vista degli Oscar. Secondo le prime voci raccolte nel mondo del cinema, il film potrebbe rientrare tra i favoriti nella categoria Miglior Film Straniero. La critica internazionale, dal New York Times a Le Monde, ha già messo in luce la forza della narrazione e l’urgenza del messaggio. “Un’opera che non lascia indifferenti”, ha scritto Variety dopo la proiezione a Venezia. Ma al di là dei premi, resta la sensazione che questo film abbia già lasciato un segno profondo.
Il cinema come impegno
Con The Voice of Hind Rajab, il festival di Capri ribadisce una certezza: il cinema può ancora cambiare il modo in cui guardiamo il mondo. E quando lo fa con sincerità e coraggio – come in questo caso – traccia una linea netta tra prima e dopo. “Non basta raccontare, bisogna anche far riflettere”, ha confidato uno degli sceneggiatori durante un incontro con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. In un’epoca spesso sopraffatta dal rumore, il silenzio che rimane dopo i titoli di coda è forse la risposta più vera.
La stagione dei festival entra così nel vivo, con Capri pronta a fare da sfondo a un confronto che va oltre la semplice celebrazione del cinema. E con un film – quello su Hind Rajab – che continua a far parlare di sé, dentro e fuori dalle sale.