Il semestre decisivo: 22.500 studenti pronti per la Medicina

Il semestre decisivo: 22.500 studenti pronti per la Medicina

Il semestre decisivo: 22.500 studenti pronti per la Medicina

Matteo Rigamonti

Dicembre 23, 2025

Roma, 23 dicembre 2025 – Sono 22.500 gli studenti che, secondo i dati raccolti nelle ultime ore, hanno ottenuto l’idoneità – cioè hanno superato almeno una delle prove previste – nei due appelli per entrare a Medicina. Il numero, diffuso da fonti vicine al Ministero dell’Università, arriva a pochi giorni dalla chiusura delle correzioni e mostra un netto scarto rispetto ai 17.278 posti disponibili per il prossimo anno accademico. Un divario che, ancora una volta, riaccende il dibattito su come si selezionano gli studenti per le facoltà mediche italiane.

Idonei in aumento, posti sempre pochi

Da quanto si apprende, la selezione per entrare a Medicina ha registrato quest’anno una partecipazione molto alta. Gli studenti idonei – cioè quelli che hanno superato almeno un esame tra i due appelli – sono stati circa 5.200 in più rispetto ai posti disponibili. Un dato che, dicono fonti universitarie, “conferma la pressione crescente sulle facoltà mediche e la necessità di rivedere i criteri di accesso”.

Il Ministero dell’Università, guidato da Anna Maria Bernini, non ha ancora commentato ufficialmente i numeri. Tra i rettori però si respira una certa preoccupazione. “Ogni anno ci troviamo davanti a tanti giovani motivati che però rischiano di restare fuori”, racconta un docente della Sapienza di Roma. “Il sistema attuale non regge la domanda e crea inevitabilmente frustrazione”.

Chimica batte Biologia: cosa dicono i risultati

Un aspetto interessante riguarda la differenza tra i risultati nelle varie materie d’esame. Stando a quanto si è saputo, i promossi in Chimica sono stati più numerosi rispetto a quelli in Biologia. Una tendenza già vista in passato che si è confermata anche questa volta: “La prova di Chimica è stata più accessibile per molti candidati”, spiega un membro della commissione d’esame di Milano. “In Biologia invece abbiamo visto più errori, soprattutto nelle domande sulla genetica”.

I dati precisi non sono stati resi noti, ma la differenza tra le due materie è stata definita “significativa” dagli addetti ai lavori. Alcuni studenti, uscendo dalle aule della Federico II di Napoli, hanno raccontato di aver trovato “più facili” i quesiti di Chimica rispetto a quelli di Biologia, dove “le domande erano molto specifiche”.

Studenti divisi tra soddisfazione e ansia

La pubblicazione dei risultati ha scatenato reazioni diverse tra i candidati. Molti sono felici di aver superato almeno una prova, ma non mancano le preoccupazioni per il passo successivo: la graduatoria nazionale. “Essere idonei non vuol dire avere il posto garantito”, ricorda Chiara, 19 anni, che ha fatto gli esami a Bologna. “Ora bisogna vedere come si muoveranno le graduatorie e se ci saranno scorrimenti”.

Le associazioni studentesche hanno già chiesto al Ministero di aumentare i posti, almeno per coprire il reale fabbisogno del sistema sanitario. “Servono più medici”, dice il portavoce della Rete degli Studenti Medi. “Non possiamo lasciare fuori migliaia di giovani preparati”.

Un sistema sotto la lente

Il tema dell’accesso a Medicina resta al centro del dibattito. I numeri di quest’anno – con 22.500 idonei contro 17.278 posti – rilanciano la discussione su un sistema che molti considerano superato. Il Ministero ha annunciato che nei prossimi mesi avvierà un confronto con università e associazioni per valutare possibili cambiamenti.

Intanto, per migliaia di studenti l’attesa continua. Solo con la pubblicazione delle graduatorie definitive – prevista per metà gennaio – si saprà chi potrà davvero indossare il camice bianco e iniziare il percorso per diventare medico. Nel frattempo, tra speranze e timori, il futuro di molti resta appeso a pochi punti e a un sistema che fatica a stare al passo con le ambizioni delle nuove generazioni.