Roma, 23 dicembre 2025 – Giorgia Meloni ha scelto il cortile d’onore di Palazzo Chigi per rivolgere gli auguri di Natale ai dipendenti della Presidenza del Consiglio. Era una mattina limpida, con un’aria frizzante che sembrava risvegliare l’atmosfera. Erano le 11.30 quando la premier, con un tono diretto e qualche sorriso, ha preso la parola davanti a funzionari, segretarie, addetti alla sicurezza e personale amministrativo. “Oltre a ringraziarvi per il vostro lavoro, vi voglio bene. Siamo una famiglia, combattiamo tutto l’anno”, ha detto Meloni, mostrando una certa confidenza con chi l’ascoltava.
Un anno che ha messo tutti alla prova
Nel suo discorso, la presidente del Consiglio non ha nascosto le difficoltà del 2024. “È stato un anno duro per tutti noi”, ha ammesso, accennando senza troppi dettagli alle tante sfide politiche ed economiche che hanno segnato il Paese. Dalla gestione delle emergenze internazionali alle tensioni sociali, passando per la manovra economica e i rapporti con Bruxelles: un periodo fatto di “pressioni continue”, come ha raccontato un funzionario presente.
Meloni non ha cercato di addolcire la realtà. “Non preoccupatevi, perché il prossimo anno sarà ancora più difficile”, ha scherzato, strappando qualche risatina nervosa tra i presenti. Una battuta, certo, ma anche un chiaro avvertimento: il 2025 si annuncia pieno di appuntamenti importanti, dalle elezioni europee alle riforme istituzionali ancora in sospeso.
Un invito a ricaricare le batterie
“Vi consiglio di riposarvi bene durante queste feste”, ha continuato Meloni, sottolineando quanto sia importante recuperare energie per affrontare i mesi che verranno. Il messaggio è stato chiaro: “Dobbiamo continuare a dare risposte a questa nazione straordinaria”. Un richiamo forte al senso di responsabilità che, secondo la premier, deve guidare il lavoro della macchina governativa, anche quando la pressione aumenta.
Tra i dipendenti, qualcuno ha commentato a bassa voce: “Non si era mai vista una premier così diretta con noi”. Altri hanno apprezzato il tono più informale e la scelta di condividere apertamente le difficoltà vissute nel corso dell’anno. “Ci sentiamo coinvolti”, ha detto una collaboratrice del cerimoniale.
Palazzo Chigi: tra fatica e spirito di squadra
La cerimonia degli auguri a Palazzo Chigi è diventata negli anni un momento informale di incontro tra i vertici politici e il personale. Quest’anno, però, l’atmosfera era più tesa del solito. “Siamo una famiglia”, ha ribadito Meloni, quasi per rassicurare chi teme nuove ondate di straordinari o cambiamenti.
Secondo fonti interne, il 2024 è stato un anno con un carico di lavoro senza precedenti: crisi energetica, emergenza migranti, rapporti con l’Unione Europea. “Spesso abbiamo lavorato fino a tardi”, ha raccontato un impiegato dell’ufficio legislativo. Eppure, nonostante la fatica, la premier ha chiesto uno sforzo in più per il 2025.
Guardando avanti: tra sfide e determinazione
L’allarme su un 2025 “ancora più duro” non è passato inosservato. Nei corridoi di Palazzo Chigi si parla già delle sfide che attendono il governo: dalla legge di bilancio alle riforme costituzionali, fino alla gestione dei rapporti internazionali in un mondo sempre più instabile. “Sarà un anno impegnativo”, ha ammesso un consigliere politico al termine della cerimonia.
Meloni ha chiuso il suo intervento con un messaggio di fiducia: “Questa nazione straordinaria merita tutto il nostro impegno”. Un augurio che suona anche come promessa – o forse come monito – per chi lavora ogni giorno dietro le quinte della politica italiana.
Intanto, nel cortile, qualcuno si è fermato a scambiarsi gli auguri tra colleghi, prima di rientrare negli uffici. Il Natale a Palazzo Chigi arriva quest’anno con un carico di aspettative e qualche preoccupazione in più.
