Milano, 23 dicembre 2025 – Un ragazzo di 15 anni è stato rapinato e tenuto sequestrato per quasi un’ora nel cuore di Milano, tra corso Buenos Aires e via San Gregorio, nella serata di domenica 21 dicembre. La svolta è arrivata da una telefonata al padre, che ha capito subito che qualcosa non andava e ha chiamato i carabinieri. In poco tempo quattro giovani – tre minorenni e un ventenne – sono stati fermati. La refurtiva è stata recuperata e restituita alla vittima.
Rapina in centro: la storia
Secondo gli investigatori, il 15enne, italiano e residente in città, era in zona verso le 20.30 quando un gruppo di coetanei lo ha avvicinato. “Mi hanno circondato in un attimo, non ho potuto fare niente”, ha detto il ragazzo ai carabinieri. Gli aggressori gli hanno preso prima il giubbotto, poi il maglione e infine le scarpe. Non si sono fermati qui: hanno voluto anche il cellulare e il portafoglio. Dentro non c’erano soldi, solo carte prepagate.
La vittima ha raccontato che il gruppo lo ha minacciato con un oggetto di ferro, forse una spranga o una barra trovata nelle vicinanze, e in alcuni momenti anche con una bottiglia di vetro presa da un cestino. “Erano agitati, urlavano”, ha aggiunto il ragazzo. Poi lo hanno costretto ad andare a uno sportello bancomat in via San Gregorio, per fargli prelevare soldi. Ma il tentativo è andato a vuoto: la carta non aveva fondi.
La telefonata che ha fatto scattare l’allarme
A quel punto, i rapinatori gli hanno imposto di chiamare i genitori per chiedere di ricaricare la carta. Una richiesta che ha subito insospettito il padre. “Mi ha detto che doveva avere soldi subito, la voce non era normale”, ha raccontato l’uomo ai militari. Solo allora ha capito che c’era qualcosa che non andava e ha chiamato il 112. I carabinieri del Nucleo Radiomobile sono arrivati in pochi minuti con diverse pattuglie.
L’intervento è stato veloce: i militari hanno trovato il gruppo vicino a piazza Lima, recuperando tutta la refurtiva – giubbotto, maglione, scarpe e cellulare – e la hanno restituita al ragazzo poco dopo. “Era ancora sotto shock”, ha raccontato uno degli operatori.
I fermati: chi sono
I quattro fermati sono un tunisino di 20 anni, una ragazza italiana di 15, un marocchino di 16 e un siriano di 17 anni. Il ventenne è finito in carcere a San Vittore, mentre i tre minorenni sono stati portati al centro di prima accoglienza del carcere minorile Beccaria. Secondo fonti investigative, tutti e quattro erano già noti alle forze dell’ordine per episodi simili avvenuti nelle ultime settimane vicino alla Stazione Centrale.
Prima del trasferimento, i giovani sono stati portati al pronto soccorso dell’ospedale Fatebenefratelli: i medici hanno riscontrato che erano sotto l’effetto di droghe. “Non erano lucidi”, ha detto uno degli infermieri di turno quella notte.
Le indagini non si fermano
Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire nel dettaglio cosa è successo e chi ha fatto cosa. “Stiamo controllando se ci sono altri episodi collegati”, ha detto una fonte della Questura. Le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona sono già al vaglio: potrebbero aiutare a capire meglio i movimenti della banda prima e dopo la rapina.
Nel quartiere la notizia si è sparsa in fretta. Alcuni commercianti hanno raccontato di aver visto gruppi di ragazzi aggirarsi tra corso Buenos Aires e via San Gregorio nelle ultime settimane, spesso la sera. “Non è la prima volta che succede qualcosa del genere”, ha ammesso un barista di via Tadino.
Centro Milano, torna la paura
Il fatto riporta sotto i riflettori il problema della sicurezza nel centro di Milano, soprattutto nelle zone frequentate da giovani e turisti. “Serve più presenza delle forze dell’ordine”, dice una residente. Il Comune ha promesso di aumentare i controlli durante le festività natalizie.
Intanto il 15enne, dopo una notte difficile, è tornato a casa con i genitori. “Sta bene fisicamente”, dicono dalla famiglia, “ma la paura resta”.
