Londra, 23 dicembre 2025 – Nonostante i suoi 77 anni e la battaglia in corso contro il cancro, Re Carlo III ha rafforzato nel 2025 il suo ruolo di protagonista all’interno della famiglia reale britannica. Oggi il Daily Mirror lo conferma come figura chiave negli impegni pubblici e istituzionali. Nel frattempo, il principe William, erede al trono, resta più in ombra. Questa differenza, sottolinea il tabloid, riapre il dibattito sul senso del dovere dentro casa Windsor.
Carlo III, un anno di impegno nonostante la malattia
Negli ultimi dodici mesi, Carlo III ha partecipato a ben 532 eventi ufficiali, un numero che lo mette davanti a tutti i membri più attivi della famiglia reale. Il Mirror lo definisce un re “instancabile”, che non si è tirato indietro nemmeno dopo la diagnosi di tumore arrivata all’inizio del 2024. Solo poche settimane fa, nel suo discorso alla nazione, ha parlato di “progressi” nelle cure e ha spiegato che i medici hanno deciso di ridurre le terapie a semplici trattamenti “cautelari”.
Il paragone con la madre, la regina Elisabetta II, è inevitabile. Fonti vicine a Buckingham Palace ricordano che Carlo ha più volte detto di voler seguire le orme della sovrana, morta nel 2022: “Mia madre non ha mai mollato di fronte al dovere”, avrebbe confidato a chi gli è vicino. Un modello che il re sembra deciso a rispettare, anche nei momenti più difficili.
William, tra famiglia e futuro incerto
Diversa la strada scelta dal principe William, 43 anni, che secondo il Mirror ha partecipato a circa 200 impegni ufficiali nell’anno appena passato. Una scelta motivata dalla volontà di garantire più “normalità” alla vita con Kate Middleton e i loro tre figli. “La famiglia viene prima di tutto”, avrebbe detto William in una chiacchierata con amici.
Ma la differenza tra i numeri di padre e figlio non passa inosservata. Alcuni osservatori notano che William sembra evitare un ruolo troppo centrale nella corte, anche ora che la principessa del Galles è tornata in parte alla vita pubblica dopo la sua battaglia contro il tumore, sempre nel 2024. “Non è ancora il suo momento”, commenta un ex consigliere reale, lasciando intendere che l’ascesa del principe potrebbe essere più lenta di quanto si pensi.
La salute del re e il futuro della corona
La salute di Carlo III resta al centro delle discussioni sulla successione. Nonostante i segnali incoraggianti – “sta rispondendo bene alle cure”, dicono fonti ospedaliere di Londra – resta un’incognita. Il Mirror riporta commenti secondo cui, se le condizioni del re dovessero peggiorare, l’avanzata di William potrebbe accelerare. Per ora, però, Carlo sembra deciso a tenere salda la guida della monarchia.
A corte si respira prudenza. Nessuno si sbilancia su possibili cambiamenti nell’agenda reale per il 2026. “Il re vuole andare avanti finché ce la fa”, riferisce un funzionario di palazzo. Intanto, i sudditi seguono ogni mossa dei Windsor con attenzione, tra speranze e dubbi sul futuro della corona.
Tra dovere e vita privata: il bilancio del 2025
Il 2025 si chiude con un quadro chiaro: Carlo III resta il punto di riferimento della monarchia britannica, mentre il principe William continua a dare priorità alla famiglia. Una scelta che divide l’opinione pubblica e la stampa: da una parte si applaude la dedizione del re, dall’altra si guarda con favore all’approccio più moderno dell’erede.
Solo il tempo dirà quale strada prenderà la casa reale. Per ora, tra cerimonie ufficiali e momenti familiari, la monarchia inglese si muove su un filo sottile tra tradizione e cambiamento.
