Scoperte sorprendenti: il più antico caso di incesto della storia in Calabria

Scoperte sorprendenti: il più antico caso di incesto della storia in Calabria

Scoperte sorprendenti: il più antico caso di incesto della storia in Calabria

Giada Liguori

Dicembre 23, 2025

Cosenza, 23 dicembre 2025 – Un caso di incesto risalente a oltre 3.500 anni fa, il più antico mai documentato al mondo, è stato scoperto in Calabria, nella Grotta della Monaca sui monti dell’Orsomarso, nel territorio di Sant’Agata d’Esaro. La scoperta, pubblicata sulla rivista Communications Biology, arriva da uno studio internazionale guidato dall’Università di Bologna e dall’Istituto Max Planck per l’antropologia evolutiva di Lipsia. Gli esperti hanno esaminato il DNA antico di più di venti individui sepolti nella grotta, portando nuova luce sulla storia genetica e sociale della Calabria preistorica.

Un caso senza precedenti nella preistoria europea

Gli archeologi hanno ricostruito che i resti appartenevano a una comunità dell’Età del Bronzo che usava la grotta come miniera, rifugio e luogo di sepoltura. Tra questi è emersa la traccia genetica di un ragazzo preadolescente, figlio di un’unione incestuosa tra un uomo adulto e sua figlia. “Abbiamo trovato un caso straordinario di riproduzione tra genitore e figlio, la prima prova genetica di questo tipo mai vista in un contesto archeologico”, ha spiegato Francesco Fontani, primo autore dello studio.

I ricercatori sono riusciti a ricostruire solo in parte l’albero genealogico: il corpo della madre, cioè la figlia dell’uomo adulto, non è stato ritrovato. Però, confrontando i profili genetici, hanno potuto confermare senza dubbi il legame diretto tra padre e figlia. Un dato che, secondo Fontani, “non va letto solo in termini biologici, ma anche culturali”.

Tra biologia e società: un enigma da decifrare

La scoperta di un caso simile in una comunità dell’Età del Bronzo apre molte domande sulle regole sociali di allora. “Potrebbe essere stato un atto di violenza, oppure un comportamento accettato o legato a qualche tradizione”, ha aggiunto Fontani. “Di certo si tratta di un’eccezione molto forte rispetto alla norma. Di unioni così strette tra parenti, e in particolare tra genitore e figlio, non avevamo mai avuto traccia”.

Gli studiosi invitano comunque a non saltare a conclusioni affrettate: il dato genetico è chiaro, ma non dice nulla sulle ragioni o sulle circostanze di quell’unione. Solo nuovi scavi e ricerche antropologiche potranno chiarire se si trattava di un caso isolato o di qualcosa di più diffuso.

Genetica e spostamenti: una rete più ampia del previsto

L’analisi del genoma antico ha mostrato che la popolazione della Grotta della Monaca era molto simile a quella della prima Età del Bronzo in Sicilia, ma senza influenze genetiche orientali, che invece si trovano nelle popolazioni siciliane coeve. Questo suggerisce contatti selettivi tra diverse zone del Mediterraneo.

Nonostante la grotta si trovi a più di 600 metri di quota, in un’area difficile da raggiungere dei monti calabresi, le persone sepolte lì mostrano segni di mobilità e legami genetici con popolazioni dell’Italia centro-settentrionale. “Questo dimostra che anche comunità apparentemente isolate erano parte di reti di scambio ben più vaste”, ha sottolineato Fontani.

La Grotta della Monaca, crocevia della preistoria calabrese

La Grotta della Monaca, già conosciuta per essere stata usata a lungo come miniera e necropoli, si conferma un sito fondamentale per studiare la preistoria in Calabria. I resti umani – ossa, denti e manufatti – raccontano storie complesse di vita, migrazioni e rapporti sociali.

Il nuovo studio apre nuove strade per capire le dinamiche familiari e culturali di quelle comunità antiche. Gli autori annunciano che continueranno con altre analisi genetiche e archeologiche, per provare a ricostruire con più precisione la storia di chi abitava queste montagne più di tremila anni fa.

Per ora resta un dato certo: in una grotta nascosta tra le rocce dell’Orsomarso, la scienza ha riportato alla luce il più antico caso noto di incesto padre-figlia. Un pezzo di storia umana oscuro e sorprendente.