Milano, 23 dicembre 2025 – Lo spread tra i Btp e i Bund tedeschi ha chiuso ieri in lieve calo, scendendo a 68,7 punti base contro i 70 punti della giornata precedente. Un piccolo movimento, ma che non è passato inosservato tra gli operatori e gli analisti, soprattutto in un periodo come questo, a ridosso delle feste, quando i volumi sul mercato sono bassi e la volatilità si riduce. Il rendimento del titolo di Stato italiano a dieci anni è sceso al 3,54%, rispetto al 3,59% di lunedì.
Spread in calo, cosa dicono i mercati
Il dato sullo spread, arrivato nel tardo pomeriggio da Piazza Affari, conferma un lieve allentamento delle tensioni sui titoli italiani. La differenza tra il rendimento del decennale italiano e quello del Bund – che resta il termometro della fiducia degli investitori sul debito pubblico italiano – si è ridotta di poco più di un punto base. Un segnale, secondo chi segue il mercato, che riflette sia la stabilità politica interna sia un clima tranquillo sui mercati internazionali.
“Il clima è sereno, nonostante le incertezze globali,” ha spiegato un trader di una banca d’investimento milanese, che ha preferito restare anonimo. “I volumi sono bassi, ma la domanda per i titoli italiani resta costante.” La seduta di ieri, martedì 22 dicembre, è passata senza scossoni, con gli investitori già con la mente alla pausa natalizia.
Rendimento Btp ai minimi di dicembre
Il calo del rendimento del Btp a dieci anni al 3,54% è uno dei livelli più bassi toccati nel mese. Per gli analisti di Intesa Sanpaolo, questo dato “riflette sia una minore pressione sui conti pubblici italiani sia l’attesa per le prossime mosse della Banca Centrale Europea.” La BCE, nelle ultime settimane, ha adottato un atteggiamento prudente sui tassi, lasciando intendere che eventuali aumenti saranno graduali e legati all’andamento dell’inflazione nell’Eurozona.
Non sono mancati i commenti dalle istituzioni. “La fiducia degli investitori verso l’Italia resta solida,” ha detto ieri pomeriggio il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, rispondendo a una domanda a margine di un evento a Roma. “Il calo dello spread è un segnale positivo che ci incoraggia a mantenere la strada della responsabilità fiscale.”
Mercati europei e scenari per il futuro
Il movimento dello spread Btp-Bund si inserisce in un quadro europeo segnato da una relativa calma sui mercati obbligazionari. Negli ultimi giorni anche i rendimenti dei titoli tedeschi hanno leggermente ceduto, con il Bund decennale che si è assestato intorno al 2,85%. Gli operatori ricordano come la fine dell’anno porti spesso a movimenti tecnici nei portafogli degli investitori istituzionali.
Una nota di Mediobanca Securities, diffusa ieri sera, sottolinea come “la stabilità dello spread sotto i 70 punti base sia un segnale rassicurante per il Tesoro italiano in vista delle aste di gennaio.” Il calendario delle emissioni per il primo trimestre 2026 sarà reso noto nei prossimi giorni dal Ministero dell’Economia.
Mercati in attesa del 2026
I principali mercati finanziari europei hanno chiuso la giornata con variazioni contenute. A Milano, il Ftse Mib ha chiuso praticamente invariato, mentre nel settore bancario si sono viste più compravendite in acquisto. “Gli investitori guardano già al 2026,” ha raccontato un gestore di fondi obbligazionari contattato da alanews.it. “La vera sfida arriverà nei primi mesi del nuovo anno, quando saranno più chiari i segnali sull’economia e sulle mosse delle banche centrali.”
Per ora, il calo dello spread tra Btp e Bund viene letto come un segnale di tranquillità. Ma tutti restano con gli occhi puntati sulle prossime decisioni della BCE e sull’andamento dell’economia europea. Solo allora si capirà se la pausa natalizia sui mercati potrà trasformarsi in una fase più lunga di fiducia verso il debito pubblico italiano.
