Tragedia in Val Venosta: bimbo di 4 anni perde la vita dopo una settimana dall’incidente in piscina appena inaugurata

Tragedia in Val Venosta: bimbo di 4 anni perde la vita dopo una settimana dall'incidente in piscina appena inaugurata

Tragedia in Val Venosta: bimbo di 4 anni perde la vita dopo una settimana dall'incidente in piscina appena inaugurata

Matteo Rigamonti

Dicembre 23, 2025

Curon Venosta (Bolzano), 23 dicembre 2025 – Un bimbo di quattro anni è morto ieri all’ospedale San Maurizio di Bolzano, dopo una settimana di lotta tra la vita e la morte. Tutto è iniziato il 16 dicembre, quando il piccolo è stato trovato privo di sensi nella piscina coperta di Curon, in Val Venosta, una struttura appena inaugurata. I soccorsi sono scattati subito, ma la comunità è sotto choc. Intanto i carabinieri continuano a indagare per capire cosa sia davvero successo.

Tragedia nella piscina nuova: pochi minuti fatali

Il dramma si è consumato nel primo pomeriggio all’interno della piscina comunale “Curunes”, aperta solo da qualche settimana. Secondo i soccorritori, il bambino è rimasto sott’acqua per diversi minuti senza che nessuno se ne accorgesse. Solo quando alcuni presenti hanno notato il corpo immobile sono partiti i primi tentativi di rianimarlo.

Un testimone che si trovava nella zona relax ha raccontato: “Ho sentito urla e visto gente correre verso la vasca. Poi sono arrivati subito i soccorritori”. Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118 e il personale della piscina. Le manovre di rianimazione sono durate a lungo, fino a quando il bimbo è stato stabilizzato e portato in elicottero all’ospedale di Bolzano.

Sette giorni di speranza e poi il cuore si ferma

Arrivato al San Maurizio, il quadro clinico del piccolo è apparso subito gravissimo. I medici hanno fatto di tutto, ma le sue condizioni sono rimaste critiche per una settimana intera. Ricoverato in terapia intensiva pediatrica, è stato assistito dai genitori e dal personale sanitario. Solo ieri mattina, dopo sette giorni di lotta, il suo cuore ha smesso di battere.

La notizia si è sparsa in fretta a Curon e nei paesi vicini. In tanti si sono stretti attorno alla famiglia per portare conforto. “Siamo tutti sconvolti – ha detto una vicina – qui ci conosciamo tutti, non ci sono parole”.

Carabinieri al lavoro per ricostruire l’incidente

I carabinieri di Silandro, con la procura di Bolzano, stanno cercando di capire esattamente cosa sia successo in piscina. Hanno già ascoltato diversi testimoni e raccolto i filmati delle telecamere di sicurezza. Al momento non è chiaro come il bambino sia finito in acqua senza che gli adulti se ne accorgessero.

Le prime ipotesi dicono che il piccolo si sarebbe allontanato per pochi istanti dal gruppo familiare. Forse è scivolato o ha perso l’equilibrio. Gli investigatori stanno anche verificando se erano rispettate le norme di sicurezza e se c’era abbastanza personale addetto alla sorveglianza in quel momento.

Il cordoglio del sindaco e il lutto della comunità

Il sindaco di Curon, Franz Prieth, ha voluto esprimere il dolore di tutta la comunità: “Siamo vicini alla famiglia in questo momento così difficile. È una tragedia che tocca tutti noi”. La piscina, un investimento importante per il paese e le famiglie, è ora chiusa in attesa degli esiti dell’inchiesta.

Nella chiesa parrocchiale è stato organizzato un momento di preghiera. Davanti alla piscina, molti hanno lasciato fiori e messaggi. Un volontario della Croce Bianca ha detto: “Non ci sono parole, solo tanto dolore”.

Sicurezza nelle piscine: un tema che torna al centro

Questa tragedia riporta l’attenzione sulla sicurezza nelle piscine pubbliche, soprattutto quelle nuove frequentate da famiglie con bambini piccoli. Gli esperti sottolineano quanto sia fondamentale una sorveglianza attenta e personale qualificato per evitare incidenti così gravi. Nei prossimi giorni la procura deciderà se ci siano responsabilità da accertare.

Nel frattempo, la comunità della Val Venosta si stringe attorno ai genitori del bambino, in attesa che le indagini facciano chiarezza su quel pomeriggio fatale nella piscina comunale.